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Hyunjin mi riaccompagnò a casa e non fu come le solite volte, percepivo una sensazione diversa, forse perché finalmente eravamo diventati qualcosa di più di due semplici ragazzi che si piacciono e si frequentano nella speranza di creare qualcosa: quel qualcosa era davvero successo e non poteva fare altro che riempirmi interamente di gioia dalla testa ai piedi!

Ero così grata per tutto ciò, per tutte quelle emozioni che passeggiai con lui in silenzio, senza dire parola alcuna, di tanto in tanto mi soffermavo soltanto a guardare ogni suo dettaglio, la sua mano che stringeva la mia, quel piccolo neo che aveva sulle dita, così tanto dolce e carino come lo stesso che aveva sotto l'occhio sinistro.

Lo spettacolo più bello al quale avessi assistito nella vita: Hwang Hyunjin.

Solo questo e niente più!

Mi persi, però, così tanto in ogni suo piccolo dettaglio che non mi resi conto di avere i lacci delle mie vans slacciati ma lo notò lui per me, per cui si fermò improvvisamente, facendo fermare anche me che presi a fissare tutto con aria stranita senza capirne il perché.

« Potresti inciampare o peggio cadere e farti male! » mi guardò, inginocchiandosi poi piano per riallacciare quel laccio che ormai era appoggiato al nero asfalto.

Sorrisi intenerita alla vista di quella scena.
Hyunjin era così premuroso, attento a tutto ciò che potesse riguardarmi nonostante fosse il più piccolo tra i due ed io adoravo davvero tanto quell'aspetto del suo carattere siccome mi sentivo praticamente una bambina maldestra desiderosa e bisognosa di attenzioni spesso mancate ma con lui era diverso, potevo davvero essere me stessa, lamentarmi di qualsiasi cosa e risultare sbadata ogni tre per due perché lui era sempre lì a ricordarmi cosa fare.
Anche per questo lo amavo perché solo così potevo finalmente "crescere" e iniziare ad essere più responsabile, non perché lui facesse le cose per me ma perché poteva spingermi a farle di mia iniziativa e forse anche per questo eravamo anime gemelle, proprio perché ci completavamo e ci aiutavamo a migliorarci ma mai uno senza l'altra!

Forse era proprio questo che significava essere una coppia ma prima di quel momento non ero mai stata in grado di capirlo perché non ne avevo ancora avuto l'opportunità.
Ero contenta che però quell'opportunità si fosse presentata ai miei occhi vestita da Hyunjin!

« Siamo arrivati! » disse, avvicinandosi ancora un po' al cancello di casa mia.

« Si..» dissi un po' triste e rassegnata perché stava arrivando l'ora di doverlo salutare anche se non ne avevo minimamente intenzione.

« Devi per forza andare ora da Felix? Non puoi farli aspettare un pochino? » aggiunsi guardandolo con sguardo tenero nella speranza di ricevere una risposta positiva per me.

« In realtà potrei anche non andare.. » si guardò intorno, fingendo di non aver detto nulla ma io rimasi in silenzio perché era proprio ciò che desideravo.
Mia madre sarebbe rientrata il giorno seguente, Minho altrettanto e le ragazze probabilmente avrebbero dormito ognuna a casa propria.

« E se ti dicessi di salire su? » gli chiesi imbarazzatissima, con il viso più rosso del giubbotto che indossava Hyunjin, il quale mi rispose con la stessa tonalità nel volto.

« T-ti direi che va bene.. a-avverto subito Felix allora! » tirò velocemente il cellulare dalla tasca dei jeans con un'energia tale come se una scossa gli avrebbe percorso l'intero organismo.

Sorrisi felice e mi avvicinai ancora più al cancello entrando poi insieme a lui fino al portoncino, salendo poi le scale.

Hyunjin intanto inviò un messaggio a Felix ed entrò poi in casa con me, lasciando chiudere la porta alle nostre spalle.

« Caro Felice, non verrò a casa come promesso, sono da Anna. »

Felix urlò letteralmente alla vista di quel messaggio e subito allungò il telefono nella direzione di mio fratello per fargli leggere ciò che aveva appena ricevuto.

« Temo proprio che la tua sorellina passerà una nottata un pochino focosa, non trovi? » si perse tra le risate insieme a Changbin che la pensava al suo stesso modo.

Minho non sapeva in che modo reagire a ciò che aveva appena letto.
Hyunjin ormai era diventato uno dei suoi migliori amici ma io ero pur sempre sua sorella, per cui una lieve gelosia e senso di protezione scattò dentro di sé ma in fin dei conti era felice che fosse proprio insieme a Hyunjin.

« Ma potranno anche soltanto dormire insieme, che ne sapete voi! Pensate solo a quelle cose eh?! » rise, cercando di rendere l'argomento meno pesante.

« Si si, dici così soltanto perché sei preoccupato per lei. » gli rispose Changbin.

« No, assolutamente. Ormai Anna ha 23 anni, Hyunjin lo conosciamo, la ama e lei ama lui, per cui andrebbe bene. » disse quasi commosso, guardando altrove per non dare a vedere quel luccichio negli occhi che però avevano già intravisto i ragazzi.

« Bro, troppo tardi, si vede che sei commosso alla sola idea e non c'è niente di male, Anna è cresciuta e per fortuna la sua prima volta non sarò io e né tantomeno ubriaco come quella sera! » rise Felix ripensando a qualche anno prima facendo scoppiare a ridere Minho e Changbin che ricordavano ancora tutto in ogni singolo dettaglio.

« Poverina mia sorella, non oso immaginare il sapore del tuo alito con tutto ciò che avevi bevuto, se ci penso vomito tutto il sushi che abbiamo mangiato! » crepò letteralmente dalle risate Minho vedendo Changbin ormai steso a terra per lo stesso motivo.

« Potrei sentirmi male, meglio non pensarci, però vi va una birra? » chiese ridendo Felix pensandoci ancora.

« Non voglio ubriacarmi di nuovo eh, sia chiaro! » aggiunse dirigendosi poi verso il frigorifero e rispondendo poi Hyunjin con un messaggio vocale che ascoltai anche io.

« Oh bro, dacci dentro eh! »

Volevo letteralmente morire.
La mia ex crush che incoraggiava il mio ragazzo a fare quel passo decisivo con me.

« Io, vado a prendere un po' di acqua. Vuoi? » scappai letteralmente in cucina non aspettando neppure la sua risposta.

Intanto Hyunjin fece cenno di si col capo e si accomodò sul divano rispondendo Felix altrettanto con un messaggio vocale.

« Complimenti, Anna ha sentito! » farfugliò con il tono più basso di voce che poteva, ridendo subito dopo.

« E comunque non lo so, vedremo. Ti aggiornerò! » aggiunse posando poi il telefono, prendendo poi il bicchiere di acqua che gli avevo appena portato.

« Tranquilla, non sono qui con quelle intenzioni. » mi sorrise facendo un sorso dal bicchiere che poi posò sul tavolo, facendomi tranquillizzare un pochino.

Non mi sarebbe dispiaciuto compiere quel passo insieme a Hyunjin, senza alcun dubbio ma mi sarebbe piaciuto fosse qualcosa di inaspettato e non programmato in quel modo, per cui mi accomodai sul divano accanto a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla e stringendomi appena tra le sue braccia.

« Non preoccuparti, qualsiasi momento insieme a te è oro. Qualsiasi cosa dovessimo fare! »

« Ti amo. » mi sussurrò, lasciandomi poi un bacio sulla testa.

« Ti amo anche io, Jinnie! »

Soulmate | HWANG HYUNJINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora