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Passarono alcuni giorni da quella serata molto importante per ognuno di noi, infatti, di lì a poco i bambini randagi si erano ormai formati, Byeol e Chris stavano continuando la loro relazione a gonfie vele e lo stesso valeva per Jisung e Ren.
Per quanto riguardava me e Hyunjin anche la nostra relazione stava procedendo nel migliore dei modi e infatti, il giorno tanto atteso per noi era appena arrivato: finalmente avevamo raggiunto l'aeroporto nell'attesa di un volo diretto per Parigi.

Stavo per prendere il mio primo aereo per andare proprio nella città che da sempre avevo desiderato visitare e non ero da sola e né tantomeno con una compagnia qualunque ma ero affiancata dalla mia unica e sola anima gemella e compiere quel viaggio così importante insieme a lui significava proprio tutto, tutto quello per cui mi ero battuta nella vita, tutti quei pensieri, tutti quei sogni, tutti quei desideri.
Probabilmente sarebbe stato l'evento più importante di tutta la mia intera esistenza e perché no, della nostra.

Mi persi totalmente tra i pensieri con un sorriso stampato sulle labbra che non riusciva a lasciare il mio viso ma di tanto in tanto alternavo momenti di agitazione a causa del mio primo volo.
Dopotutto ci sarebbe stato Hyunjin ad aiutarmi con la mia ansia, per cui non mi sarei dovuta neanche preoccupare ma non andò esattamente così.

« Sei agitata? » mi chiese Hyunjin con le mani sudate perché quello più agitato tra i due era proprio lui.

Lo guardai e feci tutto ciò che avrei voluto facesse lui per farmi calmare ma dopotutto la più grande tra i due ero io, per cui mi diedi un pizzico sulla pancia, per lui avrei cercato di mantenere la calma e avrei fatto letteralmente qualsiasi cosa, mi avvicinai, quindi, a lui e appoggiai una mia mano sulla sua guancia, tentando di rassicurarlo.

« Andrà tutto bene, l'aereo non si schianterà con niente e poi mal che vada stringimi la mano. » cercai di sdrammatizzare, fallendo però miseramente.

« Okay, mi stai dicendo che ci schianteremo e moriremo però almeno saremo insieme, giusto? »

Sorrisi per la troppa tenerezza che sapeva emanarmi soprattutto quando si mostrava ai miei occhi proprio come un bambino preoccupato.

« Sto dicendo che ti amo e che andrà tutto bene se ti fidi di me! » gli strinsi forte le mani, tentando di rassicurarmi anche io, dopotutto non stavamo di certo per partire per la guerra ma semplicemente per divertimento.

« Amore, si, ti amo anche io, mi fido di te anche io però sono agitato. » cambiò subito il tono della voce dimostrandosi ancora di più come un bambino impaurito di tre anni, per cui non dissi più nulla, mi limitai soltanto ad avvicinarmi a lui e a stringermi forte tra le sue braccia.

Capivo perfettamente che l'ansia non poteva essere trattata con superficialità e neanche che sarebbe passata facilmente perché era lo stesso anche per me ma le provai davvero tutte per tentare di star meglio e far sì che anche Hyunjin potesse distrarsi in qualche modo e quindi tirai fuori gli auricolari dalla tasca della sua felpa grigio che tanto amava.

« Vogliamo ascoltare un po' di musica? » gli chiesi.

« Va bene, tutto quello che vuoi. » disse continuando a stringermi a sé.

Di lì a poco il nostro aereo sarebbe arrivato, per cui decidemmo di non alzare troppo il volume della musica e di restare vigili il più possibile.

La riproduzione casuale ci portò su Euphoria di Jungkook e onestamente mai avrei pensato di dedicare una canzone così tanto bella a qualcuno ma Hyunjin era arrivato davvero come un'ondata immensa di euforia nella mia vita, una vera e propria sensazione accentuata di benessere che mi scorreva nelle vene come la più potente delle droghe: Hyunjin e nessun altro.

Soulmate | HWANG HYUNJINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora