13.

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Mi ero persa a guardare il modo in cui stavano interagendo Chris e Byeol e l'imbarazzo che dimostrava lui, tra un gesto e l'altro, non lo avevo mai visto prima d'ora pur conoscendolo da praticamente ventidue anni!

E se fosse stata la volta buona?
La volta in cui avrebbe finalmente voltato pagina e creato qualcosa di nuovo con una persona nuova e mai vista prima?

Glielo avrei augurato davvero e per questo volevo conoscere meglio Byeol, la quale sembrava una ragazza molto timida ma di animo dolce, proprio come lui e anche lei come Hyunjin, quando sorrideva, aveva due fossette tenerissime su entrambe le guance.

Le adoravo un sacco!

Peccato per me che ne avevo soltanto una poco evidente sulla guancia destra.
Sarebbe davvero piaciuto anche a me essere cutie e adorabile ma la divina provvidenza era stata poco clemente con me su queste cose ma nonostante tutto Hyunjin continuava a guardarmi come se ci fosse qualcosa di bello da guardare in me e proprio non lo capivo ma mi riempiva di una gioia infinita che non sapevo minimamente descrivere.

« Cosa stai guardando? Ti vedo concentrata. » mi chiese con quel sorriso adorabile stampato in viso.

In realtà era totalmente adorabile, non soltanto il suo sorriso e inoltre non riuscivo a capire perché mi sembrava di conoscerlo ormai da una vita ma mi sentivo ridicola quando, però, realizzavo fosse soltanto un giorno.

« Guardavo Chris e Byeol. » gli dissi, spiegandogli ogni mia sensazione al riguardo.
Aggiunsi che ormai, dalla sera precedente, da quando avevo visto gli occhi di Jisung guardare quelli di Ren e soprattutto vederli interagire, vederli ridere insieme e parlarsi apertamente di qualsiasi cosa, stavo iniziando a credere sempre più al destino e a tutto ciò che appunto era destinato ad incollarsi e cercarsi come due calamite disperse in poli opposti del mondo.
Di certo, però, non potevo dirgli che percepivo questa cosa anche tra noi due.
Su ciò che stavo iniziando a provare per lui volevo essere il più riservata possibile, sia perché era proprio nel mio carattere esporre poco i miei sentimenti, sia perché mi rendevo conto, secondo dopo secondo, che più aumentava il mio interesse verso di lui, più non sarei riuscita a dirgli praticamente nulla.
Odiavo molto questo aspetto di me, cioè quello di sembrare sempre rigida e fredda come il ghiaccio, quasi come se fossi senza emozioni e sentimenti ma al realtà era che Hyunjin mi inondava di sentimenti dalla testa ai piedi e speravo che prima o poi sarei riuscita a dirglielo o quanto meno farglielo capire ma quel momento non era di certo ancora arrivato.

« Sai che ci credo anche io, al destino dico. » disse continuando a guardarmi senza distogliere quel maledetto sguardo neanche per un secondo, facendomi letteralmente morire dentro.

« Hwang Hyunjin ma cosa mi fai tu! » pensai, sentendo il cuore salirmi praticamente in gola, rendendomi particolarmente in imbarazzo.

« Ecco, stavo arrossendo di nuovo.. » continuai a pensare senza però fare nulla per nasconderlo.
Ormai avevo capito di essere una di quelle persone che da imbarazzata arrossiva troppo, forse anche più del dovuto, perché si, sentivo che praticamente sarei potuta esplodere da un momento all'altro.

« Ma come devo calmarmi?
Come si ci abitua a Hwang Hyunjin!?
Cervello, rispondi subito! » ormai mi sentivo come se la mia mente non funzionasse proprio più, ero letteralmente in tilt e come poteva una semplice e normale persona mandare in tilt qualcun'altra, soltanto guardandola, soltanto respirando, soltanto vivendo?

Non era normale tutto ciò e quindi ero arrivata ad una conclusione:
Hyunjin non esisteva, me lo stavo semplicemente immaginando io ed era tutto nella mia testa, ciò che provavo era soltanto un sogno e dovevo semplicemente svegliarmi.

Probabilmente la scorsa sera ero stata semplicemente a casa mia, non ero mai uscita e non lo avevo mai incontrato, stavo semplicemente guardando qualche drama romantico di troppo e avevo fatto indigestione con qualcosa che avevo mangiato, quindi dormendoci su ero entrata praticamente in un mondo fatato nei sogni e stavo creando tutto io?

Dovevo smetterla di perdermi così, senza preavviso, nei pensieri e soprattutto in pensieri di questo tipo ma era più forte di me.

Hyunjin notò, però, questo mio distacco, questo mio perdermi nel vuoto e cercò, quindi, di fare qualcosa, semplicemente parlandomi.

« Anna, ti senti bene? » sentì la sua voce provare a svegliarmi da quei pensieri diventati inquietanti e troppo pesanti da tollerare.

In realtà stavo bene, anche troppo, solo che non sapevo se tutto ciò fosse reale o meno, quindi per istinto gli presi la mano senza dire niente, volevo cercare di capirci qualcosa in più ma quel minimo tocco stava peggiorando praticamente tutto in me.

Hyunjin non disse niente.
Mi prese la mano e incastrò le sue dita con le mie.

« Non so a cosa tu stia improvvisamente pensando ma volevo dirti che è tutto okay. Va bene? » continuò a tenermi la mano, quasi preoccupato ma non era assolutamente così che volevo farlo sentire, quindi mi feci coraggio e cercai di aprirmi almeno un po'.

« Quando hai parlato di destino, che ci credi anche tu, è stata una delle cose che più di tutte mi ha fatto pensare di essere simile a te e tutte queste coincidenze che stanno succedendo dalla scorsa sera mi hanno semplicemente messo alcuni dubbi. »

« E perché sorprendentemente hai deciso di prendermi la mano? » chiese, facendomi imbarazzare ancora di più e quindi decisi di lasciargliela ma lui oppose resistenza e intrecciò ancor più le sue dita alle mie.

« Sei reale o sei nella mia immaginazione perché sono letteralmente impazzita? » gli chiesi senza paura, notando che si stava avvicinando sempre più al mio viso.

Continuò a guardarmi negli occhi e a stringere la mia mano e con l'altra mi spostò una ciocca di capelli che mi copriva appena lo sguardo.

« È la stessa cosa che vorrei capire di te ma in tutti questi mesi non sono mai riuscito a trovare una risposta e iniziare a parlarti credevo mi avrebbe aiutato ma mi confondi sempre più le idee. »

Sapere che non ero l'unica a provare quelle strane sensazioni, però, mi faceva sentire ancora più strana.

Ma perché ci stavamo sentendo in quel modo?

Soulmate | HWANG HYUNJINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora