E fu subito sera.
I lampioni nelle strade iniziavano piano ad accendersi e i passanti si affrettavano ad andare a divertirsi nei pub e nei luoghi più affollati possibili per fare baldoria.
Io non ero quel tipo di persona, forse per questo la mia cerchia di amicizie si era limitata alla stessa per 23 anni della mia vita e nessun altro al mondo sapeva della mia esistenza.
Mi ero praticamente nascosta e privata di tante cose, tanti eventi che magari, con la compagnia giusta mi sarebbero decisamente piaciuti.Non ci pensai due volte.
Una strana idea stava assalendo maledettamente i miei pensieri, infatti, camminando sulla strada di ritorno mi ero resa conto di un disco pub mai visto prima e non era neppure molto affollato e caotico: c'era movida ma nel giusto, in modo tale che non mi sarei sentita male.
Stare a contatto con troppe persone mi metteva a disagio e soprattutto molta ansia, per cui non mi era sfiorata mai minimamente l'idea di andare a ballare ma quella sera si e quel locale sembrava perfetto anche per i miei standard psicofisici e quindi decisi di avvertire i ragazzi sul nostro gruppo di whatsapp.A mio fratello non sarebbe dispiaciuto assolutamente, lui era praticamente attratto alla follia da tutti i luoghi affollati e caotici, alla ricerca di ragazze facili da rimorchiare, proprio l'opposto di Chris, innamorato per 22 anni sempre e solo di Ren che, ahimè, nonostante per un periodo decise di provarci, si rese conto che c'era sempre stato un forte sentimento anche da parte sua ma non paragonabile a quello di Chris e quindi non le sembrava giusto continuare a vedersi come due fidanzati.
Ren teneva a Chris, tantissimo: lui riusciva a renderla felice, si capivano al volo in ogni situazione, avevano un legame meraviglioso, come veri e propri fratelli, mi bastava guardare me e Minho per capirlo.« Ma a proposito di Minho..»
Pensai, tra me e me mentre mi affrettai a tirare fuori il cellulare dalla borsa per avvertirli.
« Siete svegli? Che fate? Vi va di vederci e andare a ballare?»
I ragazzi lessero velocemente il messaggio e mi risposero tutti e tre con degli sticker sorpresi.
Mai si sarebbero aspettati una proposta del genere da parte mia.« Noona.. ma allora sei una persona normale anche tu!! Mi sono sempre preoccupato per tutti questi anni! »
Rispose mio fratello con un messaggio vocale, lasciando sentire la risata di Ren e Chris di sottofondo.
« Ma siete tutti e tre insieme e non mi avete detto nulla? » registrai con un finto tono offeso, accomodandomi sorridendo su un muretto.
« Mamma ha detto che non eri ancora rientrata, pensavo stessi ancora chiusa in biblioteca come un topolino, quindi ho deciso di vedermi con loro.
Ren ti stava giusto scrivendo. »E quindi andò così.
Dopo aver messaggiato per qualche minuto abbondante ci accordammo sul luogo dell'incontro e sull'orario da stabilire.
Nel giro di dieci minuti mi avrebbero raggiunta e quindi decisi di restare seduta su quel muretto a fissare le stelle alte in cielo.Amavo quella sensazione di perdermi tra le costellazioni e l'infinito.
A tratti mi impressionava.
Avevo da sempre avuto un po' paura delle cose più grandi di me ma allo stesso tempo mi affascinavano e mi incuriosivano e proprio per questo mi perdevo a fissarle, ad una ad una, tutte le stelle più evidenti ai miei occhi.Guardarle da quella prospettiva, con il venticello fresco e il rumore delle onde del mare a pochi metri da me non facevano altro che rilassare ogni mio pensiero, garantendomi una vera e propria pace dei sensi.
Era tutto così surreale che a dare un tocco di magnificenza in più a quell'atmosfera quasi irrealistica ci pensarono due occhi scuri e profondi dall'altro lato della strada che, inaspettatamente, si incastrarono con i miei quasi come se fossero dei magneti.
Era un ragazzo, alto, con i capelli color ebano e la pelle come se fosse miele ma un miele non molto forte, delicato e stranamente era riuscito a distrarre con un'estrema facilità la mia vista dalle stelle e fare una cosa del genere significava avere un potere assurdo su di me.
Non mi era mai capitata una sensazione simile.
Percepivo dei brividi sulla pelle.
Per quanto potesse esserci del vento ero comunque a maniche lunghe e avevo una giacca di jeans sulle spalle che non lasciava scoprire alcun centimetro di pelle, se non il collo ma numerosi brividi continuavano, man mano a farsi sentire.I miei occhi erano come ipnotizzati, seguivano soltanto ogni singolo movimento compiuto da quel ragazzo meraviglioso, quasi angelico che continuava a fissarmi allo stesso modo in cui io stavo fissando lui, ormai da alcuni minuti.
Il mio cuore.
Oddio, il mio cuore.
Cosa diamine mi stava succedendo?
I battiti aumentavano a dismisura e lo sentivo in ogni parte di me: nelle vene, nei polsi e non c'era assolutamente verso di farlo rallentare e ritornare al suo regolare battito di qualche minuto prima.Mi sentivo come se mi avesse colpito un fulmine.
Forse era proprio quello che molti consideravano amore a prima vista o appunto, colpo di fulmine?
Perché se fosse stato così mi stavo davvero sorprendendo di me stessa e soprattutto stavo iniziando a dare davvero ragione a quella frase pronunciata da mio fratello poco prima, cioè che ero anche io una persona normale.Mi ero davvero innamorata di uno sconosciuto nel bel mezzo del nulla e soprattutto senza sapere niente di lui?
Se questo avrebbe fatto di me una persona normale avrei voluto essere anormale per il resto della mia vita!
Come poteva essere mai normale una cosa del genere?
Non bisognava conoscerla prima una persona, magari parlarci, stabilirci un determinato rapporto e poi innamorarsi?Mi sentivo proprio una stupida, una frana, inesperta sulle cose, anche le più elementari, anche quelle che sentono i bambini per un amichetto di scuola.
Io mai nella vita avevo sentito una cosa così.
Quindi, che cosa mi stava succedendo?
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Soulmate | HWANG HYUNJIN
Fanfic« Hai mai pensato, almeno solo qualche volta che potesse esistere qualcuno di così uguale a te che calzerebbe a pennello con la tua anima come un paio di scarpe o una maglietta che sembra fatta proprio su misura per te? » Ecco. Era quella la sensazi...