Prologo

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Osservava i sei ragazzi ridere e scherzare fra di loro. Lo irritava un sacco vederli così felici e spensierati mentre egli era triste e solo. Prima aveva lui, che era tutto il suo mondo, ma poi erano arrivati loro, e niente era più stato come prima. Nel suo petto era rimasto solo dolore.

Dolore e vendetta per la perdita di quella persona.

Ma gliel'avrebbe fatta pagare.

Eccome se l'avrebbe fatto. Gli avevano ucciso la persona a lui più cara e di certo non erano perdonabili, non per lui.

Ormai aveva già organizzato tutto e niente gli avrebbe fatto cambiare idea.

Lui era pronto e aveva fretta di agire, ma doveva trattenersi. Le sue mani fremettero dalla voglia di vendicarsi, l'odio aveva preso possesso di lui.

Eppure dovette stare calmo. Si costrinse a fare un paio di passi indietro e a guardare altrove. Se avesse continuato ad osservare quei ragazzi avrebbe sicuramente messo in atto una tragedia.

Represse il suo istinto e si limitò a digrignare i denti. Non era ancora il momento per tutto ciò.

Ma presto, presto avrebbe potuto vendicarsi. E come lui sapeva bene, il dolore peggiore arriva dopo un momento di piena gioia.

-

Allo stesso momento anche un altro ragazzo stava guardando il gruppetto di amici.

Ma lui pensava a tutt'altro.

Si sentiva in colpa, e non trovava niente in grado di eguagliare le scuse che avrebbe voluto porre dal profondo del suo cuore.

Si sentì mortificato in particolare per alcuni di loro. Gli aveva rovinato la vita, ed era in parte anche colpa sua.

Fece un respiro profondo e lasciò che quei sentimenti negativi gli corrodessero l'anima.

Non avrebbe potuto rimediare ai suoi errori e non poteva neanche cambiare il passato.

Ero convinto di dover soffrire lui stesso al posto del vero colpevole. Perché alla fin fine loro due erano uguali. O almeno era quello che pensava un animo troppo buono e innocente come il suo.

Quello che non sapeva, però, era che il destino era come un bambino a cui piace giocare. Si sarebbe preso gioco di lui e dei suoi sentimenti, ma gli avrebbe anche fatto trovare un'inconsapevole soluzione.

Che fosse tutta una coincidenza oppure no, il ragazzo era finito con l'intrecciare la sua vita a quella dei sei ragazzi.

Il suo filo rosso lo stava tirando verso un nuovo futuro, uno che fino ad ora per lui era impensabile.

La vita è affascinante, è incredibile come essa scorra misteriosa. È piena di coincidenze ma anche di previsioni. E si sa, il mondo è grande, ma anche incredibilmente piccolo.

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Sinceramente non sapevo che scrivere nel prologo... Dovrebbe essere la prima cosa da scrivere in un libro ma ho pensato prima a tutto il resto ahah. Però ci ho pensato molto, e sono abbastanza contenta dai ^^

~L

Escape game 2 - ReturnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora