Capitolo 21 - Paura, amore e una chiave

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Pov Jimin

Il giorno dopo, le ricerche proseguirono come stabilito. Ma anche lì non trovammo niente. In compenso avevamo setacciato tutto il pian terreno per cui la chiave doveva essere per forza al primo piano.

"E se fosse in giardino?" esordì Taehyung il mercoledì. Guardai il ragazzo sopra di me, intento a giocare con i miei capelli. Eravamo sul divano, lui seduto e io con la testa sulle sue gambe. A entrambi mancava passare del tempo col proprio migliore amico.

"Che intendi?" chiesi. "Cioè, e se ci sbagliassimo e la soluzione per uscire di qui fosse in giardino?". "Credi sia fuori? Ma Tae, è un sacco di terra da controllare. Potrebbe essere ovunque e non sapremmo neanche quanto in giù dovremmo scavare. Sarebbe una missione impossibile" gli feci notare.

"Lo so Chim. Ed è proprio questo il punto. Magari il nostro rapitore vuole metterci alla prova, testarci. Se volesse vedere fino a che punto ci spingeremmo per le nostre vite sarebbe più che logico metterla in un posto introvabile e forse anche impensabile".

Ci pensai su. Non aveva tutti i torti ma sarebbe stato un enorme casino nel caso la sua ipotesi si fosse rivelata vera. Non avremmo avuto il tempo materiale per scavare l'intero cortile, che per quanto fosse abbastanza piccolo era comunque molto ampio. Sicuramente saremmo morti prima.

Questo mi portò a pensare che se l'unico sopravvissuto, nel peggiore dei casi, fosse stato il nostro rapitore, e come aveva detto Namjoon non era un caso che fossimo tutti qui dentro, allora sarebbe stato facile scoprire la sua identità. Sarebbe stata l'unica persona con il bracciale verde oltre noi sei.

In ogni caso dovevamo aspettare di finire di cercare in tutte le stanze della casa. Solo dopo avremmo potuto prendere in considerazione l'idea.

Il pomeriggio controllammo un paio di camere: quella mia e di Yoongi, e quella di Namjoon e Seokjin.

Ed eravamo proprio in quella degli ultimi quando mi imbattei in qualcosa di strano. Dentro il cassetto di Nam c'era una chiave dorata e di vecchio stampo, con sopra inciso Cantina.

"Ehm... penso di aver trovato qualcosa" decretai mostrando l'oggetto. "Perché era nel cassetto di Namjoon?" chiese allora Seokjin guardando il fidanzato. Ma questo alzò le mani e scosse la testa. "Io non ne so niente".

"Ci stai prendendo in giro?!" alzò allora la voce Jinyoung. "Nessuno ha guardato lì prima di Jimin quindi questo vuol dire che sei tu l'unico che potrebbe aver messo quella chiave lì. Fin dal primo giorno hai gestito tutto tu, convincendoci che le tue idee fosse quelle giuste. Che c'è, ti facciamo pena e hai deciso di aiutarci?!" sbraitò furioso.

"Ehi calmati. Non sono stato io, perché mai avrei dovuto rapire i miei amici e il mio fidanzato?".

"Questi sono cavoli tuoi, io non mi fido di una persona che nasconde le cose. Ti sei divertito a guardarci cercare in giro inutilmente? Beh ora basta". "Non è stato Namjoon. Il colpevole vuole solo incastrarlo. È logico, è uno dei più intelligenti qua dentro e vuole farci mettere contro di lui" proferì Yoongi.

"Lo conosciamo da anni e non ha motivo per fare tutto ciò". "E se invece fosse proprio il contrario?" intervenne allora Baekhyun. "Se volesse farci credere apposta che il colpevole l'abbia incastrato quando in verità è proprio lui l'artefice di questo gioco?".

"Ma siete impazziti? Sono un poliziotto per l'amor del cielo" si difese il grigio.

"E cosa c'entra? Anche i poliziotti sono corrotti al giorno d'oggi" ribatté Jinyoung. Okay, la situazione stava lentamente degenerando.

"Perché non ne parliamo con più calma in salotto?" proposi. Apparentemente la mia proposta venne accettata da tutti ma quando Namjoon fece per uscire Jinyoung lo spinse di nuovo all'interno della camera e nel frattempo chiuse la porta a chiave. "Tu non vai da nessuna parte, sei pericoloso" proferì.

Escape game 2 - ReturnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora