Capitolo 40 - Memoria

135 9 3
                                    

Un mese dopo...

Pov Hoseok

"L'ha ucciso" decretò il poliziotto nella piccola stanza grigia. "Sì esatto, è morto sul colpo" confermai annuendo.

Era ormai la quinta volta che ripetevo la mia versione dei fatti. Perché non poteva essere più semplice? Odiavo la burocrazia.

"Ok. Quindi ricapitolando il proiettile l'ha ucciso sul colpo e l'hai fatto per legittima difesa". "Sì signore. La sua pallottola avrebbe colpito il mio amico altrimenti. Non c'era altra soluzione. Avevo pochi secondi a disposizione e ho fatto quello che ritenevo necessario" spiegai per l'ennesima volta.

Quando Baekhyun si era liberato dalle manette ero riuscito a prendere l'arma che tenevo nascosta sotto la maglietta e a sparare per primo. Il rosso era finito a terra con un'esclamazione sorpresa ed era morto subito. Non avevo mai sparato a qualcuno prima di allora e non avevo più intenzione di farlo.

Eppure non me ne pentivo.

Avevo salvato uno dei miei più cari amici così facendo e non potevo che esserne felice.

"Va bene, penso possa bastare. Abbiamo finito Hoseok, con tutto" mi rassicurò l'agente. "Vuoi dire che non devo più tornare qui per raccontare l'intera storia?" chiesi conferma. Il poliziotto rise. "Esattamente. Dai vieni, ti offro qualcosa alle macchinette. So quando possa essere esasperante fare queste cose, anche se alla fine è stata solo legittima difesa" mi sorrise. Avevo fatto amicizia con alcuni membri della polizia, collaborando con loro quando gli altri erano spariti. Mi divertivo e le loro storie erano interessati.

Seo Joon, quello era il suo nome, iniziò a raccontarmi una sua piccola avventura di quando era appena entrato in quella centrale. Nel frattempo ci avviammo lungo il corridoio, diretti ai distributori di cibo e caffè.

Pov Namjoon

Aprii il cancello e raggiunsi velocemente l'entrata della mia abitazione. Quel giorno pioveva.

Da quando Jin aveva perso la memoria per colpa della parte di veleno penetrata nel suo corpo, avevo dovuto ricominciare tutto da capo.

Era come se fossimo tornati nella prima villa: solo io conoscevo Seokjin, lui non sapeva niente di me. Ci avevo flertato per più di un mese e ora ero tornato a corteggiarlo di nuovo.

Aprii la porta di casa e mi tolsi le scarpe. "Hey" mi salutò lui con un sorriso. "Hey" ricambiai, ma il mio tono era spento. Per ora mi considerava solo un suo ex compagno di università, che aveva finito prima la scuola ma con cui ancora conviveva.

Vivevamo assieme ma non ricordava di aver scelto quella casa con me. Non ricordava di essere stato proprio lui a chiedermi di convivere. Non capiva perché ci fosse un letto matrimoniale e una camera degli ospiti al posto di due stanze singole.

"Hyung, tu e Namjoon dormite nella stessa stanza perché ogni tanto qualcuno di noi rimane qua. Ti lamentavi ogni volta di dover lasciarci il letto così avete deciso di dormire sempre insieme" gli aveva spiegato Jimin. "Ah sì? Be' immagino non ci sia nessun problema allora. Scusa il disturbo Namjoon-ssi" aveva risposto semplicemente. Io mi ero morso il labbro inferiore e avevo scosso la testa, trattenendo la verità dentro di me.

Avevamo dovuto inventarci delle scuse perché secondo il medico era meglio non stressarlo, doveva ricordare tutto da solo. E ci sarebbe voluto tempo. Potevano passare pochi giorni o addirittura anni, sta di fatto che dopo un mese già non ne potevo più. Non tanto di lui, ma del fatto che non c'era più un noi.

Dov'era finito <<Nam>>? Era sempre stato quello il modo con cui mi chiamava. Dov'era finita la sua risata che mi piaceva tanto? Ormai sembrava troppo timido per farmela sentire.

Rivolevo la mia principessa.

"Ho preparato la cena: riso al curry e kimchi. Poi pensavo di vedere un film. Un mio compagno oggi all'università ne stava parlando. Mi ha subito incuriosito così ho pensato di andarlo a noleggiare. Potremmo vederlo insieme e...".

Sospirai afflitto. "È stata una lunga giornata Jin, scusa" lo bloccai. Camminai lungo il corridoio e mi chiusi a chiave in camera.

Mi gettai sul letto e chiusi gli occhi. Ma servì solo a farmi venire in mente la sua faccia di qualche attimo prima e la tristezza sul suo volto.

Ci era rimasto male, era ovvio. Erano giorni che tentava di approcciarsi per fare qualcosa insieme ed erano giorni che tentavo di evitarlo il più possibile. Sebbene non sembrasse, era una situazione dura da sopportare. Prima ero abituato a tutt'altro stile di vita.

Però poi pensai che anche per lui non doveva essere semplice. Faceva del suo meglio per sembrare rilassato con tutti ma la verità era che neanche lui sapeva come comportarsi. Si era ritrovato spaesato in mezzo a un sacco di persone che sapevano tutto di lui quando lui stesso non ricordava niente di sé.

Mi feci forza e lo raggiunsi. "Mi piacerebbe molto, vedere un film con te" dissi di getto. Mi sorrise contento e ricambiai leggermente.

Dovevo solo continuare ad aspettare e sperare.

Pov Taehyung

"Devi mangiare" mi rimproverò il mio migliore amico. Lo guardai male. "Come te quando eravamo all'inizio delle superiori?" lo sbeffeggiai, riferendomi a quando aveva rischiato di diventare anoressico per colpa di un brutto periodo che aveva avuto a causa dello stress.

Non volevo veramente offenderlo ma in quei giorni mi uscivano un sacco di frecciatine dalla bocca. Forse erano le uniche frasi che pronunciavo.

Mi fulminò con lo sguardo. "Stavo male e lo sai bene. Non ero depresso" ribatté paziente. "Anche la depressione è una malattia" feci notare. "Mangia" ripeté spingendomi più vicino il piatto. "Poi verrai con me". "Dove?" chiesi. "Vedrai" e fece un cenno verso il cibo davanti a me.

...

Jimin mi aveva portato al cimitero ma io non sarei volevo venirci. Mi aveva fatto vedere una tomba, che conoscevo bene. Aveva detto che solo così sarei andato avanti. "Svegliati Taehyung" furono le sue testuali parole. Ma io non volevo guardare quella foto. Non volevo ricordare come Jungkook avesse perso troppo sangue e come era stata tutta colpa mia. Se solo non avessi messo quella pistola nel suo letto.

Così, appena fui da solo me ne andai via da quel tetro e triste posto. Sarebbe stata dura, o meglio impossibile, trovare un altro come lui. Perché era unico al mondo. Neanche una sua copia perfetta poteva essere come Jungkook.

~~~~~~~~~~

S. a.

Mi dispiace...  ^^'

~L

Escape game 2 - ReturnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora