Capitolo 26 - Solo le ragazze

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Pov Namjoon

Qualcosa non mi tornava con Yoongi e Jimin. Non che non potessero spassarsela e lasciarsi andare più del solito ma... Non lo so, c'era qualcosa di strano.

Era da due giorni che continuavo a pensarci e mi ero praticamente dimenticato che giorno era. Lunedì.

Varcai la soglia della cucina ma mi fermai di colpo.

Dei rumori attirarono la mia attenzione. Provenivano dal bagno. Tentai di aprire la porta ma questa era chiusa a chiave, così l'unica soluzione che trovai fu di aprirla con la forza, dandole dei calci. Dopo un paio di colpi la porta cedette e finalmente si aprì.

Quando entrai però, la scena che mi si parò di fronte mi lasciò a bocca aperta.

A terra c'erano dei pezzi di vetro frantumati e dentro la doccia un corpo rannicchiato su se stesso. Jinyoung e Taehyung si stavano prendendo a pugni, urlando non so cosa. Corsi dal ragazzo a terra.

"Ma che cavolo sta succedendo qui?" gli chiesi controllando se stesse bene. "Io e Tae stavamo parlando a voce forse un po' alta. Jinyoung ci ha sentiti e ha totalmente frainteso l'ultima frase di Tae. Si è subito alterato e l'ha accusato. Abbiamo cercato di dirgli che si stava sbagliando ma non ha voluto ascoltarci e nel casino sono finiti a picchiarsi a vicenda. Così ho cercato di separarli ma da solo non ci sono riuscito e quando ho visto che la situazione stava degenerando, per poco non mi beccavo un profumo in testa, mi sono nascosto. Stavo tentando di pensare a qualcosa quando sei entrato tu" mi rispose Jungkook.

"Cavolo, avresti potuto chiamare aiuto". "Ci ho provato ma Jinyoung ha chiuso la porta a chiave e se l'è messa in tasca. Non sapevo cosa fare" si scusò lui. "Tranquillo, per fortuna vi ho sentiti. Vieni, aiutami a separarli" dissi aiutandolo ad alzarsi.

Io presi Jinyoung per le braccia e il minore Taehyung. Lo abbracciò da dietro le spalle e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Ci mise poco a farlo calmare e il corvino si rilassò.

La stessa cosa non fu per Jinyoung che continuava ad agitarsi tra le mie braccia. "E basta!" gli urlai. "Calmati! Capisco che tu sia teso perché oggi è lunedì ma così non risolverai proprio nulla. Cerca di darti una regolata o sarò costretto a prendere provvedimenti" lo sgridai.

Fece per ribattere ma un urlo lo precedette. Ci girammo tutti e quattro in contemporanea verso la porta e corremmo fuori. "Che c'è? Che succede?" chiese Jungkook a Momo. Piangeva a dirotto e stringeva i capelli tra le mani. Un particolare attirò subito la mia attenzione.

"Non voglio morire" singhiozzò la ragazza. Il suo bracciale era rosso.

"Ehi, calmati. Non ti agitare" le disse Jungkook avvicinandosi e passandole una mano sulla schiena. "No, voi non capite. Come faccio a stare calma sapendo che morirò tra meno di tre ore?!" pianse disperata.

"Non fare così, non risolverai niente" continuò Jungkook. "Se veramente non vuoi che finisca così allora usa tutte le tue forza affinché non accada. Se poi morirai lo stesso almeno lo avrai fatto con la consapevolezza di averci provato con le unghie e con i denti".

La ragazza tirò su col naso un paio di volte, poi si asciugò gli occhi con la manica della felpa oversize. "Hai ragione. Cosa possiamo fare?" chiese determinata. Ci pensai un attimo su. "Perché non proviamo a studiarlo? Potremmo scoprire come funziona e magari capire anche come toglierlo" proposi. Momo annuì. "Va bene". "Però... Potrebbe essere rischioso. Potremmo velocizzare il tempo di rilascio del veleno o fare danni peggiori" la avvisai. "Se non facciamo nulla sarò morta lo stesso tra tre ore. Tanto vale provarci, potrebbe essere d'aiuto anche a voi per evitare altre morti" accettò lei. "Ok, allora iniziamo" dissi deciso.

Passammo due ore e mezza ad analizzare il bracciale. Avevamo capito che il veleno veniva iniettato nell'organismo un po' per volta tramite un piccolo ago, che si attivava solo quando il bracciale diventava rosso. Grazie a quella scoperta avevamo ottenuto la risposta sul tempo d'azione del veleno. Se veniva fermato in tempo Momo si poteva ancora salvare.

Così iniziai a lavorare sul polso della ragazza, cercando di sfilarle l'aggeggio oppure romperlo a metà. Mano a mano che il tempo passava lei diventava sempre più pallida ma non mi diedi per vinto e continuai a provare.

Fu solo quando sentii un verso strozzato e vidi il polso scivolarmi dalle mani che capii che non c'era più niente da fare. Momo era morta.

...

Sospirai appena mi chiusi la porta della cantina alle spalle. "Taehyung, Jungkook. Forse è meglio se vi trasferite nella camera delle ragazze" dissi ai due fidanzati dopo qualche istante. "I corpi stanno cominciando a puzzare e finirete per avere la nausea se dormirete ancora qua" li avvisai. I due annuirono e poi presero le loro cose per trasferirsi nella stanza di fianco. Io invece andai in cucina, dove trovai Yoongi e Jimin.

"Sono morte tutte le ragazze... Siamo sicuri che sia solo una coincidenza?" stava chiedendo il minore. "Io credo che il colpevole sappia già in che ordine si attiveranno i bracciali. E quest'ipotesi sarebbe confermata se volesse prendere di mira noi 6" ragionai varcando la soglia.

C'erano poche possibilità che fosse Jinyoung il colpevole, era troppo impulsivo. Ma lo stesso valeva per Baekhyun, era sempre molto tranquillo e cordiale. Quei due mi mettevano confusione e non potevamo di certo sceglierne uno a caso.

Forse c'era qualcun altro? Era una possibilità ma non ne vedevo il senso, non saremmo mai stati in grado di capire chi era.

"Se andiamo avanti così qualcuno darà di matto e la situazione diventerà ingestibile" osservò Jimin.

"Ci sono solo due sospetti, perché non li teniamo d'occhio e indaghiamo su di loro?" rifletté allora Yoongi. "Non è così semplice Yoon. Noi sappiamo di essere innocenti, ma loro non la pensano allo stesso modo". "Quindi che facciamo?" domandò allora. Scossi la testa. "Per ora continuiamo a cercare quella misteriosa chiave, non abbiamo molte altre alternative" decretai.

"Perlustriamo anche il giardino. È grande, è vero, però magari troviamo qualcosa" suggerì Jimin. "Tentar non nuoce" dissi, d'accordo col più piccolo. I due ragazzi annuirono e con quella decisione lasciammo la stanza, ognuno per la sua direzione.

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S.a.

E pensare che il capitolo 26 su "Escape game - BTS" era l'epilogo...
Questa andrà avanti un altro po' ;)

~L

Escape game 2 - ReturnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora