Capitolo 8 - Coming out

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Pov Jimin

Okay, avevo deciso.

Avrei fatto coming out con i miei genitori quel giorno stesso.

Era da un po' che ci stavo pensando. Volevo finalmente presentare Yoongi come il mio fidanzato, al posto che come un semplice amico. Soprattutto ora che mi aveva regalato un anello di coppia.

Però non potevo fare a meno di essere super agitato. Ero in macchina con lui e continuavo a torturarmi le mani per l'ansia. Ad un certo punto Yoongi mi lanciò una rapida occhiata e intrecciò una mano con la mia. "Stai tranquillo, vedrai che ci accetteranno. E se non lo facessero, be'... chissenefrega, noi due staremo bene" cercò di rassicurarmi. "Ahah stai migliorando con le rassicurazioni" gli risposi e lui sbuffò. "Non sono il mio forte, lo sai. Siamo arrivati" disse. "Di già?" chiesi voltandomi di scatto verso il finestrino, e quindi verso casa mia. "Sì Jimin. Ci vogliono 10 minuti da casa mia, come sempre" osservò lui spegnendo il motore.

Poi si girò nella mia direzione e mi prese le mani baciando entrambi i dorsi. "Calmati zuccherino, andrà tutto bene. Non essere così agitato, i tuoi genitori sono brave persone" mi rassicurò. "Sì ma lo sai com'è la Corea... la gente deve ancora abituarsi all'idea che esistano persone diverse da quelle etero. E se i miei non approvassero?". "Approveranno, ne sono sicuro. Ora fai un bel respiro e poi andiamo" disse stringendomi un po' più forte le mani. Ricambiai la stretta e feci come mi aveva consigliato, poi scendemmo dalla macchina.

Attraversammo tutto il giardino e arrivati alla porta d'entrata mi fermai. "Okay, forse non è una buona idea. Lo faremo un altro giorno e-" iniziai a dire facendo dietrofront per andarmene ma Yoongi mi fermò. "Neanche per idea" protestò e allungò una mano per suonare il campanello. "No no aspetta..." tentai ma ormai era troppo tardi.

"Chi è?" chiese la voce di mai madre. "Oh Yoongi, Jimin. Entrate pure" disse aprendoci subito dopo, probabilmente ci aveva visti dalla telecamera del citofono. Fantastico, ora non avevo via di scampo.

Entrammo nella villa e ci accomodammo in salotto, dove i miei genitori ci stavano aspettando. "Mamma, papà buongiorno" li salutai abbracciandoli. "Jimin, tesoro" disse mia madre ricambiando la mia stretta. Era la prima volta che li vedevo quel giorno perché quando mi ero svegliato loro erano già andati a lavoro. "E ciao anche a te Yoongi" salutò poi il mio ragazzo. "Salve signori Park. Come state?" chiese educatamente, inchinandosi. "Un po' stanchi per il lavoro, ma niente che una buona dormita non possa risolvere. Te caro?" rispose mia madre dopo avermi lasciato andare. "Sto bene grazie". "Era da un po' che Jimin non invitava qualcuno a casa, siamo felici di rivedere un suo amico dopo tempo" concluse mia madre.

E ovviamente mi agitai. "Amico" non era esattamente il termine giusto per Yoongi. Il ragazzo sembrò notare il mio nervosismo e mi sorrise incoraggiandomi a parlare.

"Devo parlarvi" annunciai così prima di perdere coraggio. "Oh... certo. Però prima sediamoci" disse mio padre. Prendemmo tutti posto sul grande divano presente nella stanza, io e Yoongi da un lato mentre i miei genitori dall'altro. "Allora, cosa volevi dirci? Sembra abbastanza importante dato che ti stai torturando le labbra" mi fece notare gentilmente mia madre. Stoppai subito il movimento, per poi iniziare a giocare con le mie dita appena cominciai a parlare.

"Io... Ecco... Devo, anzi dobbiamo, dirvi una cosa molto importante. Sì, insomma... Il fatto è che..." tentai ma mi bloccai appena Yoongi mi prese una mano. Mi morsi di nuovo il labbro inferiore, talmente ero nervoso. "Jimin tranquillo, cosa mai dovrai dirci per essere così in ansia? Non hai ucciso nessuno... Vero?" chiese preoccupata la donna.

Presi un respiro profondo. "Io e Yoongi stiamo insieme!" annunciai tutto d'un fiato. I miei genitori rimasero in silenzio sbattendo le palpebre. Mi irrigidii. Ecco, ora mi avrebbero cacciato di casa. "Oh tesoro, lo sapevamo già" esclamò all'improvviso mia madre. Cosa? "Ah sì?" domandai perplesso.

"Be' era piuttosto ovvio. Non ci hai mai presentato una ragazza in tutti questi anni e dopo quello che è successo... due anni fa, ti abbiamo visto appoggiarti molto a Yoongi e cercarlo sempre, quasi più di Taehyung. Ci siamo fatti qualche domanda e abbiamo fatto due più due" rispose mio padre. "A dir la verità per un po' abbiamo pensato che fosse proprio Tae il tuo fidanzato segreto" si fece avanti mia madre. Eh? Non potei fare a meno di scoppiare a ridere.

"Oddio non ci credo. Non diteglielo o vi prenderà in giro a vita ahahah" risposi con le lacrime agli occhi. Stavamo tutti sogghignando quando mia zia si presentò sulla porta del salotto. "Ma state scherzando?" proruppe con una faccia scioccata. "Zia. Che ci fai qua?" domandai confuso. "Ero venuta a portarvi un pezzo di torta che ho fatto ieri e non ho potuto fare a meno di ascoltare la vostra conversazione. Lily sei forse impazzita?" chiese a mia madre. "Jimin è malato, dovete farlo curare e soprattutto impedirgli di vedere quel ragazzo!" alzò la voce indicando Yoongi.

Ma mia madre scosse la testa. "Non ha niente che non vada sorella, è semplicemente una preferenza. A Jimin piacciono gli uomini e non le donne, come a te piace il melone e non l'anguria" cercò di calmarla mia mamma. "Ma che cavolo dici? Quello è cibo, qui stiamo parlando di persone" protestò. Yoongi alzò gli occhi al cielo.

"Scusi se mi permetto. È la prima volta che ci vediamo ma risponda a una domanda" si intromise con tono calmo. "Jimin è sempre stato attratto dai ragazzi ma non l'ha mai detto. Quindi cosa cambia se adesso lei sa che Jimin è gay? Lo era anche prima che glielo dicesse, semplicemente lei non ne era a conoscenza". La signora ci pensò su un attimo. "In effetti... Se la metti così è sempre la stessa persona immagino" rispose un po' incerta. "Proprio così" annuì mio padre. "Jimin è e sarà sempre il nostro bambino. Chiunque decida di amare".

A quelle parole arrossii e abbassai lo sguardo, ma non potei trattenere un sorriso soddisfatto. Avevo fatto male a non fidarmi di loro. "Avete ragione. Mi dispiace, non mi aspettavo una notizia del genere e mi ha colto di sorpresa. Jimin, Yoongi, scusatemi. È stato veramente irrispettoso da parte mia" disse abbassando il capo. "Non fa niente zia, è tutto ok" le sorrisi. Scambiò un altro paio di parole con i miei genitori poi ci salutò e tornò a casa sua.

Io e Yoongi ci guardammo negli occhi. "Te lo avevo detto io che sarebbe andato tutto bene" proferì il menta. Mi gettai tra le sue braccia d'istinto. Ricambiò il mio abbraccio, mi lasciò un piccolo bacio a stampo e poi me ne diede un altro, più lungo. "Yoongi, rimani da noi a mangiare?" chiese mio padre interrompendoci. "Ma che carini che siete" aggiunse mia madre.

Ci staccammo e nascosi la testa sul suo petto, imbarazzato. "Con piacere signor Park" rispose lui stringendomi a sé.

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S.a.

Ma sono l'unica che adora i coming out?

~L

Escape game 2 - ReturnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora