Capitolo 18 - Spariti

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Pov Hoseok

Ma dove cavolo erano finiti tutti quanti? Erano 3 giorni che non avevo notizie di nessuno e stavo iniziando a preoccuparmi.

Se quello era uno scherzo non mi stavo divertendo per niente.

Non rispondevano a chiamate o messaggi, in più non venivano a scuola. Non potevano essere spariti così nel nulla. Che cavolo di senso aveva?

Dato che era ormai venerdì, quel giorno decisi di andare dal preside. Speravo che il padre di Yoongi mi sapesse dare notizie almeno su suo figlio.

Arrivai davanti all'ufficio e Marina mi disse di aspettare pure dentro, sarebbe tornato entro 10 minuti. Feci come mi aveva detto e nel frattempo controllai per l'ennesima volta il telefono.

Poi la porta si aprì e mi girai, affrettandomi ad alzarmi non appena entrò il padre di Yoongi. "È da un po' che non ci si vede eh Hoseok?" mi salutò. "Salve signore. Io-". "Aspetta" mi interruppe però lui. "Prima che tu dica qualsiasi cosa sappi che se farai soffrire ancora mio figlio per te saranno guai. Mi sei sempre stato simpatico ma non osare metterti in mezzo tra Yoongi e Jimin".

"Ehm... Io non voglio fare niente di tutto ciò ma chiaro, messaggio ricevuto" decretai facendo il saluto militare.

"Perfetto. Ora dimmi, perché sei qua? C'è qualche problema? Siete tornati presto, pensavo steste via di più".

Lo guardai aggrottando le sopracciglia. Ma di che stava parlando?

Glielo chiesi e lui mi passò il suo telefono.

"Papà, non preoccuparti se non mi vedi a casa in questi giorni. Faccio un piccolo viaggio con Namjoon, Seokjin, Hoseok, Jimin e Taehyung" lessi ad alta voce. Era un messaggio che Yoongi gli aveva mandato qualche giorno prima. "Di cosa sta parlando? Non abbiamo mai proposto niente di simile. E poi io sono sempre stato qua e non ne sapevo niente" commentai.

E fu lì che iniziò il casino. Gli spiegai che non li sentivo da giorni e che ero andato da lui apposta, ma se mi diceva così...

"Non c'è proprio nessuno? Né Jimin né Taehyung o Namjoon o Seokjin?". Scossi la testa. "No signore. Sono andato anche a casa loro ma non c'erano. Li ho anche aspettati ma niente da fare, sembrano spariti nel nulla". Il preside ci pensò su. "Andiamo dalla polizia. Che altro possiamo fare sennò?". Annuii e ci avviamo alla centrale.

Non ci mettemmo molto e venimmo subito accolti da un agente che ci chiese qual'era il problema.

"I miei amici sono spariti. Sono giorni che provavo a chiamarli, inviargli messaggi, aspettarli a scuola o a casa ma niente" dissi all'agente. "Va bene, dimmi i loro nomi". "Certo. Min Yoongi, Park Jimin, Kim Taehyung, Kim Namjoon, Kim...". "Aspetta... Kim Namjoon? Il Namjoon che lavora qui?" mi interruppe il poliziotto. È vero, Namjoon lavorava lì.

"Si! Proprio lui, ha sue notizie agente?". "In verità no. Ha mandato un messaggio dove chiedeva delle ferie improvvise. Ho pensato fosse un po' strano perché di solito avvisa qualche giorno prima ma non ho dato peso alla cosa". "Aspetti. Mio figlio mi ha inviato un messaggio completamente diverso" disse il padre di Yoongi. Gli mostrò lo schermo del cellulare.

Il poliziotto lo lesse e scosse la testa. "Cavolo" esclamò. "Mark! Abbiamo un problema" esclamò poi rivolgendosi a un collega. "Che c'è?" chiese quest'ultimo avvicinandosi a noi. "Dobbiamo aggiungere Kim agli altri 5".

"Che?! Scherzi spero". Il poliziotto scosse la testa. "Guarda qua" disse passandogli il cellulare. "A quanto pare non ha problemi famigliari e non è neppure in vacanza con il suo amico qui presente. In più non si trovano neanche questi ragazzi". "Merda! Deve essere in gamba per rapire un poliziotto".

"Rapire?!" mi intromisi agitato. "Che significa?". I due uomini ci guardarono per poi sospirare. "Crediamo che siano stati tutti rapiti. Recentemente altri genitori sono venuti a dirci che i loro figli non erano più tornati a casa e stavamo giusto investigando su di loro. Erano tutti di Seoul ma frequentavano scuole diverse. L'ultima madre ha detto che il figlio Baekhyun è sparito dopo essere andato a scuola". "Aspetti, ha detto Baekhyun? Avrebbe una foto?" chiesi. Il poliziotto annuì e mi porte lo scatto.

"Ma questo è un compagno di Jimin e Taehyung". "Sei sicuro?" chiese Bang. "Sono sicuro. Mi hanno mostrato delle sue foto e sono certo che sia lui" decretai deciso. "Allora è iscritto nella mia scuola. Faremo presto a capire se quel giorno era presente a lezione". "Perfetto, così ci sarete sicuramente d'aiuto" si intromise l'agente Mark. "Inizio a controllare gli altri allora. Ci terremo aggiornati" e detto questo ci salutò e se ne andò.

Poco dopo lasciammo anche noi la centrale per tornare a scuola. Avevamo offerto il nostro aiuto con le indagini ed eravamo più che contenti di poter collaborare. Li avevamo convinti facilmente dato che il nostro precedente rapimento sembrava troppo una coincidenza per gli agenti. Così avremmo valutato insieme se il tutto era collegato e cooperando ci avremmo sicuramente messo meno tempo per trovarli.

Tornati nell'ufficio del padre di Yoongi ci mettemmo a controllare il registro della scuola.

Effettivamente Baekhyun non era mai entrato in classe il giorno della sua scomparsa, che fatalità era lo stesso in cui avevo iniziato a non avere più notizie degli altri. Questo voleva dire che il ragazzo era stato rapito nel tragitto tra casa e scuola, come gli altri 5 ragazzi. I miei amici invece erano spariti il pomeriggio, quindi erano presenti alle lezioni mattutine.

Nei giorni seguenti saremmo andati a casa delle varie persone, assieme ai due poliziotti incaricati del caso, e avremmo cercato un qualunque indizio in grado di dirci dove fossero finiti. Dovevamo avvisare tutti della situazione e non volevo neanche sapere cosa avrebbero detto i genitori dei miei amici dopo aver scoperto che i loro figli erano stati rapiti per la seconda volta nel giro di qualche anno.

Avremmo inoltre controllato le telecamere di sorveglianza della città anche se, a detta degli agenti, loro non avevano trovato nessun indizio.

Inutile dire che speravo di essere più fortunato.

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S.a.

Non so, non sono molto soddisfatta di questo capitolo...

~L

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