Elfo del fottuto inferno

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Il mio incredibile piano saltò; le galline si mossero troppo e saltarono in aria. Esplosero letteralmente. Applicarono il protocollo anti-terrorismo e così andai nella mia cella prima che trovassero la glicerina tra le mie cose. Ingoiai gli ovuli e mi cosparsi di aceto per depistare i cani. A quel punto Saray arrivò:
- che cazzo fai?
- non possono beccarmi con l'esplosivo in cella!
- non puoi farlo, sei pazza! Dammene un paio, forza!
- che dici? Tu sei incinta...non ingoi un bel niente. Dai esci, ti raggiungo.
E così fece, solo che le guardie entrarono e mi beccarono inginocchiata davanti al water con una bottiglietta d'aceto e un barattolo di burro.
- che cazzo stavi facendo, eh?
- nulla capo, ho un po' di nausea.
- non prenderci per il culo. Forza vai fuori con le altre!
Uscii e mi misi in ginocchio per la perquisizione con i cani. Ovviamente non fiutarono nulla, ma quando Castillo fu informato dei sospetti che avevano su di me, non aspettò un secondo per farmi un'ecografia. Mi portarono in infermeria e mi ammanettarono al lettino.
- forza, via la giacca e la canottiera.
- non si scaldi, ispettore...
La dottoressa iniziò a premere sul mio addome con quell'affare, le afferrai il polso e le dissi:
- la prego, non mi dica se è maschio o femmina, voglio che sia una sorpresa.
- Zulema, lasciala!
Poi il macchinario suonò e la donna esclamò:
- ecco! Sei ovuli...
- cazzo Zulema, non ti stanchi mai, adesso ti accuseranno anche di terrorismo...pensavo di aver visto di tutto nella mia carriera ma...galline bomba?! Non smetti mai di sorprendermi. Ah, però mi sembri uno di quei vecchi pugili che si sentono ancora invincibili per aver vinto un paio di combattimenti...ti daranno altri anni di galera per questo.
- crede che gli anni mi facciano paura?
- no, certo che no. Oggi ti trasferiranno in una prigione di massima sicurezza.
Lo guardai dritto negli occhi senza fiatare, fredda e insensibile.
- avanti, tiratele fuori quell'esplosivo, preparate un clistere.
Dovetti organizzarmi con un piano di merda per scappare ad ogni costo. Come vi avevo già detto, mi feci aiutare da Altagracia.
- ho bisogno che mi aiuti.
- e perché dovrei farlo?
- prima o poi ti ammazzeranno, un tuo collega è corrotto dalle cinesi e ti vuole morta. Il perché lo sai già...se mi aiuti ti aspetteranno ben 40 milioni di euro sul tuo conto corrente...
- ammettiamo che io lo faccia...cosa vuoi?
- io ho solo bisogno di rimanere qui. Devi impedire il mio trasferimento.
- una detenuta non può essere trasferita se non può camminare con le sue gambe...
Quando uscimmo, dirette all'autobus, io iniziai a correre e lei, dopo avermi inseguito, con il manganello iniziò a colpirmi sulle gambe, finché dovettero portarmi in infermeria di nuovo. Quel bastardo di Castillo però si accorse che non era poi così grave, così mi rispedì sull'autobus il giorno dopo. Altagracia riuscì ad ottenere la possibilità di traferirmi, così si mise alla guida del bus e mi diede le chiavi delle manette. Mi portò a destinazione, presi i soldi e poi la mandai a Cruz del Norte a prendere Saray. Arrivarono circa 40 minuti dopo e poi dividemmo i soldi. La nostra destinazione era la Repubblica Dominicana e dopo una settimana ci arrivammo.
- cazzo Zulema, sei un fottuto genio!
- Saray ha ragione, non l'avrei mai detto...
- anni di esperienza. Allora vi piace qui?
- beh, non è male...ma quando potremmo dividerci?
Chiese Alta.
- quando lo dirò io, potrai andartene. Io e la gitana restiamo insieme.
- e perché non posso andarmene ora?
- per la nostra sicurezza, imbecille!
- quindi quale sarebbe il tuo piano?
- rimaniamo insieme almeno per due mesi, dopodiché potrai andare dove vuoi. Niente Europa e solo telefoni usa e getta. Noi due non rimarremo qui, non possiamo rischiare che tu parli, nel caso ti prendano...
- e quando sua figlia nascerà che farai? Le farai da ostetrica?
- non ho scelta, non possiamo andare in ospedale per il momento e dato che nascerà tra poco...
- non ti ci vedo proprio a vivere con una bambina, insomma non ti vedo come baby sitter.
- con i soldi che abbiamo potremmo prenderne una.
- intendo che non hai proprio l'istinto materno...
- ognuna ha le proprie particolarità...
Andammo a dormire, io e Saray eravamo nella stessa camera e Alta in quella a fianco.
- pensi mai a lei?
- a chi?
- a tua figlia. Ora che sei libera potresti cercala...
- per ora è troppo rischioso e poi...ormai è grande. Mi odierà o non le importerà nulla.
- no Zule. Sei sempre sua madre, certo che le importerà. Tu provaci, potresti pentirtene per tutta la vita. Sei stata tu a dirmi che avresti fatto di tutto per lei, che la amavi e che era la cosa più importante della tua vita.
- non mettere i verbi al passato. Comunque non lo so.
- qualcun altro sa che hai una figlia?
- no, solo tu.
- e ti manca?
- sì, è ovvio. Ti do un consiglio, tienitela sempre stretta la tua zingarella, ok?
- sempre!... Zule, voglio che tu sappia che io ci sarò sempre per te...se devo andare in capo al mondo con te per trovare tua figlia, lo farò.
- grazie, anch'io ci sarò sempre.
Ci addormentammo, entrambe pensando alle nostre figlie.

Ciao ragazzi! Oggi ho voglia di pubblicare più del solito, perciò vi accontento...con queste perle di Zule🖤🦂 Prossimo capitolo con Hierroooo

Muore solo chi viene dimenticato (la storia di Zulema Zahir)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora