Io sono una vera e propria amante delle feste e così, circa un mese dopo, una sera andai ad una festa in maschera. Ero vestita da carcerata, hahah. Ad un tratto mi voltai, e vidi uno strano pirata che non toccò un goccio d'alcol per tutta la serata. Qualcosa non andava, non so perché ma la tensione era parecchio elevata e avevo un brutto presentimento. Osservai meglio i partecipanti alla festa e notai che Cappuccetto rosso e il lupo non si guardarono neanche, eppure erano venuti insieme, "Elvis" aveva degli stivali militari e il "poliziotto" aveva la cintura d'ordinanza. Cazzo, mi avevano in pugno. Chiamai Altagracia:
- ehi, ho un bruttissimo presentimento...metti in moto l'auto e schiaccia l'acceleratore.
- va bene, buona fortuna.
Intanto Saray, che stava tornando a casa, vide delle pattuglie parcheggiate fuori e così mi raggiunse alla festa. Ormai Alta era stata presa.
- è chiaro, certo...l'errore più grade di tutti è stato non accorgermi del pirata. Non ha toccato alcol eppure sappiamo quanto piaccia ai pirati, vero Castillo? Si sta facendo una vacanza? Come ho fatto a non pensarci prima...
- cosa credevi? Che ti avrei fatta scappare così?
- vecchio ispettore...
Colpi di mitraglietta. Mi voltai di scatto ed ecco che vidi Saray in lontananza che avanzava con l'arma.
- Zulemaaaaa!
Corsi verso di lei e mi passò un'arma. Iniziò la sparatoria.
- tu sei pazza...
- Zule, tu non dici sempre che muore solo chi viene dimenticato? Beh, dopo questa si ricorderanno sicuramente di noi.
- insieme fino alla fine.
- fino alla fine!
- andiamo?
- ci puoi scommettere!
Riuscimmo a scappare sparando all'impazzata e poi saltammo in auto.
- Zulema...Zulema...
Mi sussurrò Saray.
- che c'è?
- mi hanno sparato in pancia...
- cazzo!
- portami in ospedale.
Mi fermai un attimo a pensare e la mia faccia come risposta indicava chiaramente un NO.
- dai, portami in ospedale!
- Con una ferita da arma da fuoco, ti faranno delle domande.
- ti giuro che non dirò niente, Zulema te lo giuro.
- se tu parli, siamo finite entrambe...non posso.
- che vuol dire che non puoi? Vuoi far morire mia figlia, e dopo me?
- io ti ho dato tutto! Arriverei fino al fottuto inferno per te, ma c'è una cosa che non posso darti...la mia libertà.
Afferrai la cintura di sicurezza e cercai di soffocarla, non potevo rischiare che rivelasse i miei contatti, i nascondigli e il luogo dove tenevo i soldi. 'Che stronza' penserete. Ebbene sì, sono stronza, lo sono sempre stata e sempre lo sarò. Non ci posso fare nulla, è il mio carattere, potrei cercare di cambiare ma fallirei e io odio fallire. Saray riuscì a prendere la mitraglietta e mi sparò un colpo sul fianco. Entrambe sofferenti per il dolore, rimanemmo nell'auto e poi la polizia ci trovò dopo pochi minuti. Ci portarono all'ospedale e mentre ero sulla barella, vedendo che Saray non era cosciente, iniziai a pregare. Lo so che è incoerente ma lo feci comunque...le volevo bene. Dovettero farla partorire con un cesareo d'emergenza, aveva perso troppo sangue e perciò la piccola Estrella nacque prematura di sette mesi.
Giusto il tempo di rimettermi e già mi imbarcarono su un aereo diretto a Madrid. Saray ed Estrella erano arrivate in Spagna prima di me quindi la gitana se ne stava già a Cruz del Norte a raccontare alle altre detenute di quanto io fossi crudele. Salii sull'aereo ammanettata ma non vidi Castillo, al suo posto un ragazzo sulla quarantina incaricato di occuparsi di me. Era molto carino, alto, con un bel fisico e un orecchino sull'orecchio sinistro. 'Figo il ragazzo' pensai.
- piacere, Zulema Zahir. E tu sei?
- Antonio Hierro.
- hai una gomma?
Hierro non mi guardò in faccia neanche per un secondo, aspettò un po',prima di rispondermi e con indifferenza mi passò una gomma.
- Come mai non c'è Castillo su questo aereo per il trasferimento?
- l'ispettore è vecchio e poi avrà altre cose molto più importanti di cui occuparsi. Non sei al centro del mondo.
- beh, se mi aiuti a fuggire, ti offrirò dei soldi... ho 6 milioni di euro nascosti e noi potremmo fare 50 e 50.
- ahah Castillo mi ha detto che avresti cercato di corrompermi in qualche modo. E cosa vorresti fare, saltare giù dall'aereo?
- ahah, hai il senso dell'umorismo Hierro.
- al tuo "curriculum" non manca niente...omicidio, furto, rapina, possesso d'armi, sequestri, fughe... perché continui a scappare? Non vuoi scontare la tua pena e poi avere una vita normale?
- la verità è che una vita normale non la voglio...non voglio sposarmi, avere due figli, maschio e femmina e un cane con una bella casa. Non voglio un lavoro normale, andare a bere una volta alla settimana e una scopata al mese; né tantomeno fare le file d'estate per andare in vacanza. Io amo la vita, quella vera.
Lui mi guardò incuriosito ma non rispose.
Guardando fuori dal finestrino, notai che una tempesta stava per arrivare. I tuoni e i lampi erano sempre più frequenti e allora cercai di sfruttarli a mio favore. Dovevo provare a scappare fino alla fine, questo è il mio stile di vita.
- scopiamo?
Proposi a quel secondino.
- mi prendi per il culo?
- non ti eccita l'idea di farlo con una donna, con le mani legate e a chissà quanti metri d'altezza?
Lui mi guardò diffidente e poi mi disse:
- alzati!
' che me ne importa se è una criminale, in fondo me l'ha chiesto lei e io non ci perdo nulla, anzi è molto attraente' pensò lui.
E poi nel bagno dell'aereo, è successo esattamente quello che tutti voi pensate. Mi sbattè con violenza sullo specchio, mi slacciò velocemente i pantaloni e me li abbassò; dopodiché si abbassò i suoi di pantaloni e iniziò a toccarmi. Prima il collo, poi le spalle; con il volto si appoggiò alla mia spalla e poi si avvicinò al mio collo come per morderlo ma non lo fece. Ed è così che lo facemmo, tutti stretti in un bagno di un aereo, ma c'è un piccolo dettaglio: iniziò la turbolenza e come previsto scattò l'allarme. Tirai un calcio in faccia a Hierro e poi gli presi le manette e lo ammanettai al corrimano. Non era cosciente, così mi liberai le mani e gli sottrassi la pistola. Uscii dal bagno e tornai a sedermi, aspettando che la turbolenza finisse. 'Cazzo, non è stato niente male...un po' troppo violento forse, di solito sono io quella che comanda.' Ci pensai e ripensai per tutto il tempo e iniziai a provare qualcosa di realmente strano nei suoi confronti. 'Sarà solo attrazione fisica' è fin lì era tutto vero; avevo voglia di farlo ancora con quel tipo, nonostante avessimo appena finito. 'Non ti sarai innamorata?' Mi chiedevo. 'Nah, non è il mio stile...' dicevo.
Dopo circa un'ora mi alzai e con la pistola minacciai un'hostess per cercare di dirottare l'aereo. Castillo in realtà era a bordo, si accorse che qualcosa non andava e così riuscì a trovare Hierro nel bagno.
- che cazzo è successo, eh?
- mi ha fregato.
- te lo dico io cos'è successo, te la sei scopata, ignorando tutte le mie indicazioni.
- te l'ho già detto, mi ha ingannato! Adesso liberami e andiamo a prendere quella figlia di puttana.
- sei un coglione. Non hai saputo dirle di no?!
- mi ha provocato e poi non ci avrei perso nulla...
- infatti si è visto. Ti giuro che se qualcosa va storto, verrò a prendermela con te cazzo!
Arrivarono entrambi e Castillo mi colpì alle spalle. Non avevo più scampo.
Arrivai a Madrid e poi in carcere. Misi la mia tuta gialla e tornai nella mia cella.Holaaa, ecco a voi, come promesso, il capitolo che tanto aspettavate hahah. Ho voluto inserire una scena un po' HOT per scaldare l'ambiente😂. Comunque mi sto divertendo tantissimo a scrivere questa storia e soprattutto ad analizzare il MUTAMENTO della nostra Zulema. Spero vi piaccia, anche perché a parer mio non è per niente facile trovare le parole giuste per descrivere i suoi sentimenti❤️❤️ xoxo
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Muore solo chi viene dimenticato (la storia di Zulema Zahir)
FanfictionQui ci viene narrata direttamente da Zulema, la storia della sua vita, iniziando da prima che entrasse in carcere. Scopriremo tutti i suoi segreti, i suoi punti deboli e i suoi punti di forza. Rispetto alla storia originale, ci sono molti più dettag...