L'inizio della fine

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Vi ricordate quando vi ho detto che grazie a me, tutto il piano è saltato? Ecco, ricominciamo da lì. Uno dei messicani fece partire un colpo di pistola, che uccise Flaca; iniziò la sparatoria e fortunatamente nessun'altra venne colpita. Ce ne andammo separatamente, ma la tiara di diamanti ce l'aveva ancora Triana, dato che era stata lei a scassinare la cassaforte. Il nostro punto di ritrovo era l'hotel Oasis, fuori Madrid, in prossimità delle campagne. Avevo un brutto presentimento e come al solito, non mi fidavo di nessuno; così prima di arrivare all'hotel, mi fermai in un bosco e ci nascosi una pistola. La prima ad arrivare fu Macarena, per seconda arrivai io e poi le altre. La prima cosa che feci, fu prendermi la tiara e ingoiarmi ogni singolo diamante, in questo modo, nessuno avrebbe potuto fottere nessuno. Quello che però non sapevo, era che Macarena aveva fatto un accordo con dei poliziotti in borghese, che si fecero trovare all'hotel e che avrebbero dovuto arrestarmi. Perché? Beh, semplice...avevano fatto un patto con Maca, per fare in modo di lasciarla andare e dividere con lei i diamanti. Lei di certo non si fidava di me, ma per qualche strano motivo, voleva scappare e fare una vita normale, così all'improvviso; non voleva assolutamente rischiare la vita.
- Zulema dove sono i diamanti?
- li divideremo alla fine, quando saremo sull'elicottero.
- no, io voglio la mia parte adesso! Ho bisogno di sapere dove sono, ora! A me non mi inganni...
- Maca, che c'è? Perché tutta questa fretta? Mi hai tradita, vero?
Ovviamente non mi rispose.
Poche ore dopo, quei poliziotti vennero a prendermi nella mia stanza.
- mani in alto, polizia!
- calma, calma...
- forza, vieni con noi!
Mi portarono nella loro camera e mi legarono su una sedia;
- allora, dove sono i diamanti?
- ahahaha siete stati corrotti...da Macarena vero? Ahahaha
- se non ci dici dove li hai nascosti, ti ammazziamo.
- se mi ammazzate, non lo saprete mai. Non vi dirò mai dove sono!
Dopo qualche pugno, mi misero un asciugamano sul viso e poi sotto la doccia. Mentre affogavo nell'acqua pensai 'sei fottuta', ma poi mi venne in mente della pistola che avevo nascosto nel bosco.
- ok, va bene. Ve lo dirò.
- adesso iniziamo a ragionare. Se provi a fregarci sei morta.
'Tanto sono già morta' pensai. Li portai fino al bosco e indicai loro il punto in cui scavare e quando entrambi si girarono, presi subito la pistola e li ammazzai entrambi. Cercai di nascondere bene i cadaveri e tornai all'Oasis.
Le altre pensarono che ormai fossi fuggita con il bottino, ma quando feci capolino alla porta, Triana e Goya mi saltarono addosso con delle pistole.
- ferma! Non ci fregherai di nuovo.
- quella a fragravi non sono io.
- beh? Dov'eri?
- dovevo fare delle commissioni.
- se non ci dai i diamanti, ti facciamo saltare la testa.
Mi disse Triana con la pistola puntata alla mia gola.
- uuu, che paura mi fai, ragazzina!
Le afferrai il braccio con forza e poi Goya continuò:
- hai perso tutta l'autorità Zulema; io non ci penso proprio a morire qui con te. Perché non dividiamo il bottino e ce ne andiamo da qui?
- perché me li sono ingoiati.
- stai scherzando...
- me li sono ingoiati.
- fottuta pazza!
Poi arrivò Macarena.
- ehi!!! Lasciatela andare!
- ma...i diamanti...li ha ingoiati!
- uscite!
Urlò.
- complimenti! Dovrei ammazzarti per quello che hai fatto.
- perché li hai ingoiati?
- perché come supponevo, non ci si può fidare di nessuno.
- mi dici che ti succede? È da un po' che sei strana...
- dimmelo tu! Perché mi hai tradita?
- e va bene...sono incinta. È per questo che voglio rimanere viva e non tornare in carcere.
La guardai con sorpresa ma rimasi in silenzio.
- e di chi?
- di uno dei poliziotti con qui ho fatto quell'accordo.
'Merda' pensai.
- ma...non è finita bene; me ne andrò da sola con il mio bambino, perché voglio tenerlo. Ok, ora è il tuo turno.
- tocca a me? Me ne fotto!
- ah si?
Maca iniziò a frugare in tutta la camera; nell'armadio, nel mio zaino e anche nei cassetti, finché trovò la ricetta del medico e le medicine.
- che cazzo fai?
- e queste?!?!
La afferrai per la maglia e le dissi:
- la mia malattia e la mia morte mi appartengono.
Puntandomi una pistola, mi rispose:
- è questo che vuoi? Il duello finale? Sai, anch'io ho un cancro e sei TU; finché tu sarai viva, non potrò risolvere tutti i mei problemi.
- allora spara. Spara, cazzo! Spara!
- è questo che tu vuoi, che qualcuno ti ammazzi prima che lo faccia il tuo corpo. Beh, non sarò io ad aiutarti a farlo. Prenditi cura di te Zulema...

Che dire...quando ho sentito per la prima volta quella frase di Macarena (anch'io ho un cancro e sei tu) mi è salita l'incazzatura della serie "ma chi sei tu per dire una cosa del genere?!?! Ma levati"

Muore solo chi viene dimenticato (la storia di Zulema Zahir)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora