Temperatura alta

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Hierro uscì dal bagno e mi trovò lì davanti a lui. Mi guardò da sotto a sopra e rimase in silenzio; io mi fiondai tra le sue braccia e lo baciai. Lui ricambiò e mi afferrò subito i fianchi. Il bacio fu pieno di passione, io gli misi le mani tra i capelli e poi lui mi disse:
- non qui...
- chi ti dice che io voglia farlo?
- il tuo sguardo...
- ah si?
Lui annuì e poi disse:
- c'è la fila fuori.
- aspetteranno.
Gli risposi e poi di fretta lo baciai di nuovo, togliendoli la maglietta, finché lui mi fece voltare e iniziò a sfilarmi il vestito; mi baciò su tutto il corpo e io ero praticamente appiccicata allo specchio di quel bagno. Rimasi in intimo ma poi mi tolse anche quello e lo facemmo.
- sicura?
- più sicura che mai.
- dimmi se ti faccio male...
- vai, inizia.
Lui iniziò a toccarmi il culo, i fianchi, il seno, TUTTO. Quando finimmo ci mettemmo i vestiti e lui si imbambolò guardandomi mentre mi rivestivo.
- che c'è? Non hai mai visto una donna prima d'ora? O forse è molto tempo che non ne vedi una...
- è solo che sei davvero bellissima.
- ti è piaciuto?
- mi chiedi anche se mi è piaciuto? È stato incredibile, cazzo. Proprio come ti ricordavo...
Mi avvicinai al suo viso e gli accarezzai la barba.
- anche a me è piaciuto...
E gli stampai un bacio sulle labbra.
- per te è ancora solo sesso o c'è di più?
Mi chiese lui.
- diciamo che non è mai stato solo sesso, no? E tu cosa pensi?
- per una volta mi piacerebbe se rispondessi tu per prima alla mia domanda.
- beh...forse...sono pronta.
- che intendi?
- non sono romantica, né sdolcinata e tu lo sai...perciò hai capito.
- mi dai la libera interpretazione?
- se hai ancora quell'anello...dammelo imbecille!
- non ce l'ho qui con me, andiamo a casa mia a prenderlo?
- è ovvio!
Uscimmo dal locale senza accorgerci che erano le 23:30 e andammo a casa di Hierro.
- carina la tua casa...
- grazie...
Lui tirò fuori da un cassetto uno scatolino e si mise davanti a me aprendolo.
- ecco quello che mi hai chiesto...
Lo presi e me lo misi sull'anulare della mano sinistra. Il diamante brillava sul mio dito, era bellissimo, proprio come lui.
- ti piace?
- sì molto...bene ora sono soddisfatta.
- quindi ora cosa siamo?
- quello che vuoi.
- amanti, fidanzati, compagni, una vera COPPIA.
- mmmh l'ultima mi piace...
- a dire il vero è l'opzione che preferisco.
Ci baciammo di nuovo e in un batter d'occhio ci ritrovammo in camera sdraiati sul letto, lui sopra di me. Lui iniziò a baciarmi il collo e il petto ma all'improvviso squillò il telefono.
- cazzo è Fatima...
- rispondi.
Risposi al telefono.
- mamma, sto tornando.
- è andato tutto bene?
- sì, sì. Sei già in hotel?
- ehm...non-non esattamente.
Le risposi mentre ero adagiata sul letto con il vestito quasi slacciato.
- sei ancora con Hierro?
- sì, sono a casa sua.
- hahah va bene, allora ti aspetto in hotel. Tu puoi anche dormire da lui se vuoi, non ti preoccupare...
- no, no ascolta, dimmi dove sei così ti vengo a prendere e ti porto da Saray.
- non scomodarti...
- no dai, ti porto da lei, io arriverò domani mattina presto. Non ti lascio da sola tutta la notte.
- va bene, allora vieni davanti all'hotel perché ormai sono quasi arrivata.
Riattaccai e Hierro mi chiese:
- dobbiamo uscire?
- sì, mettiti la maglietta.
- quindi dormi qui da me?
- esatto.
- ohhh bene...
- calma gli ormoni bello, non puoi sempre pensare a quello.
- io penso sempre a te.
Mi diede un bacio e uscimmo di casa, accompagnammo Fatima da Saray, la quale mi disse:
- uuu che succede?
- dormo da Hierro.
- oh cazzo, stasera ti dai da fare?
- l'abbiamo già fatto...
- porca puttana Zulema! Domani mattina ti voglio qui subito per raccontarmi tutto.
- sì, d'accordo, ora però devo andare.
- sì, sì. Non ti trattengo...hahaha.
- hahah stronza!
Io e Hierro tornammo a casa sua però lo avvisai:
- per oggi direi che abbiamo dato abbastanza.
- d'accordo, sei stanca?
- un po' si.
- ah...Zulema...
- sì?
- Fatima ce l'ha un padre?
- no, è morto.
- ah scusa, mi dispiace...io...
- sono stata io ad ammazzarlo.
- ...
- Fatima è nata in seguito allo stupro di quel bastardo.
- mi dispiace...
Mi disse lui abbracciandomi.
-Mi faccio una doccia e poi vado a dormire.
- dormiamo insieme?
- se vuoi che dorma accanto a te si, se invece hai paura che ti spari un colpo...vado in salotto haha.
- hahah dovrei iniziare a preoccuparmi. È ovvio che dormi con me.
Mi svestii ed entrai nella doccia con l'acqua bollente, proprio come piaceva a me.

Che belli che sono loro due insieme❤️❤️altro che Macarena raga!!!

Muore solo chi viene dimenticato (la storia di Zulema Zahir)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora