'Forza, ci sei quasi!' 'Spingi, avanti!' 'Ancora una spinta e ci siamo...' le dicevano le infermiere e la dottoressa. Io me ne stavo in un angolo ad osservare e la malinconia si prese gioco di me facendomi ritornare al mio passato. Poi come una raggio di sole, arrivò il pianto della bambina, che zittì tutti i presenti. La diedero in braccio a Maca, la quale la baciò e dopodiché la lavarono; una delle infermiere, avendomi vista alquanto sconvolta dal parto, mi chiese:
- vuole tenerla in braccio?
Io ero come imbambolata e veramente spaventata; sono una madre di merda, una pessima amica, fidanzata...sono brava solo come nemica, la MIGLIORE.
Balbettando risposi:
- sì...certo.
- sta bene? Vuole un po' d'acqua?
- no, no, grazie.
La guardai ed era così piccola tra le mie braccia...così bella. Mi avvicinai a Maca e gliela passai.
- congratulazioni, sei stata brava.
- avevi ragione, è stato molto doloroso.
- sì, ho notato.
La raggiunsi più tardi nella sua stanza d'ospedale, mentre stava allattando la piccola.
'Quanto avrei voluto farlo anch'io' pensai, vedendo quella scena.
- che belle che siete...
- non posso credere che questa creatura così bella e così piccola sia mia.
- lo è, tienitela stretta e non permettere mai a nessuno di portartela via; lotta contro il vento e il fuoco, sii coraggiosa e proteggila, SEMPRE.
- già proprio come te.
- non è proprio così...direi che in molte cose ho fallito.
- però c'è una differenza: tu hai lottato contro mostri ben più grandi e ora guardati, tua figlia è qui con te.
- hai già deciso il nome?
- devo dire che è molto che penso a vari nomi, ma ce n'è sempre uno che non riesco a togliermi dalla testa...
- ok...cioè?
- vorrei chiamarla Zulema.
Rimasi un attimo bloccata; non so esattamente quale fu la mia faccia in quel momento, però mi sentii molto onorata e...felice con poco.
- come mai questa scelta?
- perché vorrei che un giorno mia figlia sia forte e coraggiosa come te, con un cuore grande e intelligente...
- beh ho anche delle pessime qualità, ho fatto cose orribili...
Però Macarena mi interruppe:
- tu hai fatto molto per me e hai dato molto, saresti stata disposta a dare la tua vita per farne nascere un'altra. Il nostro rapporto è sempre stato strano e difficile, e anche se non volevo ammetterlo, io sentivo di non ricambiare abbastanza. Perciò chiamerò mia figlia Zulema per onorarti e per ricordarti tutte le volte che la vedo.
- è una cosa molto...
- molto cosa?
- dolce.
Sussurrai.
- non ti ho mai sentito dire questa parola.
- già perché non l'ho mia detta, hahaha. Grazie bionda, o meglio...rossa ormai!
- grazie a te fottuto elfo dell'inferno.
- mi fa molto piacere, ma come faremo a distinguerci?
- non lo so, qualche soprannome lo troveremo...
- ahhh sai quanto io odi i soprannomi!
- dovrai abituarti. Forza, tienila un po' tu.
Maca non fece a meno di non notare quanto la mia espressione facciale cambiò, non appena sentii quella frase. Vi starete chiedendo perché, in fondo è solo una bambina, non c'è niente di male...il fatto è che ero spaventata. Avevo paura di farle del male, di perderla e di sbagliare tutto con lei; non volevo farla soffrire come ho fatto soffrire la mia Fatima...e se magari il problema ero io?
- che c'è? La grande Zulema ha paura dei neonati?
- no è solo che...
- che...?
- nulla, non farci caso.
- adesso voglio saperlo.
- non voglio rovinare un'altra vita.
Dissi commossa.
- ma che dici? Se parli di tua figlia, beh puoi stare tranquilla.
- non lo so, ho solo paura...questa sensazione non la provavo da molto tempo; con esattezza è tornata da quando Fatima è arrivata a Cruz del Norte.
- è normale Zulema, si chiama istinto materno.
- già...ne ho sentito parlare.
- è strano vederti così però è bellissimo.
- così come?
- empatica, materna, dolce, sorridente...
- beh, è grazie a questa piccolina hahah, no?
- speriamo che ti faccia rimanere così per sempre.
- con lei sì...con gli altri non credo proprio. Io mi sciolgo solo se qualcuno è davvero importante e fidati, ce ne sono pochissime di persone come lei su questo pianeta.
- a dire la verità sei così da quando Fatima è entrata nella tua vita.
- è mia figlia, sangue del mio sangue. L'ho portata dentro per nove mesi, l'ho sentita crescere e la amo più di chiunque altra cosa, più della mia vita...come amo questa piccola.
- è la NOSTRA bambina, ricordalo.
E Maca sottolineò NOSTRA, per far intendere che Zulema junior fosse anche mia figlia.
Accarezzai la piccola e la guardai dolcemente; se chiunque delle persone che mi conoscono, avessero visto una fotografia di quella scena, avrebbe detto che fosse un fotomontaggio. A scattare quella foto fu proprio Fatima che entrò nella stanza con un peluche.
- ciaooo piccola! Questo orsacchiotto è per te...
Disse con una voce smielata.
- puoi tenerla se vuoi.
Le disse Macarena.
- oh ma certo, non vedo l'ora.
E così gliela passai.Che tenera Zulema❤️🧸
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Muore solo chi viene dimenticato (la storia di Zulema Zahir)
FanfictionQui ci viene narrata direttamente da Zulema, la storia della sua vita, iniziando da prima che entrasse in carcere. Scopriremo tutti i suoi segreti, i suoi punti deboli e i suoi punti di forza. Rispetto alla storia originale, ci sono molti più dettag...