Libera per davvero

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Prima di procedere con la mia storia, volevo soffermarmi brevemente su quello che successe tra me e Hierro. Dopo quell'avventura in aereo, io cominciai a provocarlo; mi divertivo nel farlo, in fondo era un secondino come tutti gli altri, l'unica differenza era che avevamo fatto l'amore. Se pensate che io in quel momento abbia davvero pensato di farmi una vita con lui, vi sbagliate...ma lui sì. Faceva il duro e il prepotente con me, ma neanche una volta riuscì a tenermi a bada, né tantomeno a picchiarmi come facevano gli altri, quando combinavo dei casini. Si era preso una cotta e addirittura alcune volte mi faceva pena. Quando lo trafissi con il pugnale durante la rivolta, iniziai a sentire qualcosa di strano dentro di me...come un sentimento, delle emozioni ma vere questa volta. Non capii subito di cosa si trattasse, ma con il tempo scoprii che forse, quel funzionario non era poi così tanto male. Nei 5 anni successivi prima di uscire dal carcere, lui ci provò con me ma non ci fu niente di concreto; un semplice tira e molla. L'interesse c'era da parte di entrambi, ma forse l'unica cosa che ci frenava, era il fatto di non potersi fidare pienamente l'una dell'altro. Proprio il giorno che uscii di prigione, lui mi stava aspettando in lavanderia:
- sono felice che oggi esci.
- sì anch'io.
- senti, so che tra di noi non c'è mai stata una vera storia, ma qualcosa c'era e lo sappiamo entrambi. Sai già cosa provo per te...
- sì lo so, ma il destino ha voluto così.
- ora ne sono più sicuro che mai.
- che intendi dire?
- Zulema, ti ho portato una cosa...beh...per...ufficializzare.
- eh???
Hierro tirò fuori dalla tasca una scatolina e davanti a me, la aprì; conteneva un anello, molto semplice ma splendente.
- e questo?
- non voglio che fraintendi...non ti sto chiedendo di sposarmi; solo se vuoi stare con me. Adesso sei libera e non sarebbe più un reato metterti con una guardia...
- oh, si...beh non ti offendere, ma prima di accettare l'anello, vorrei prendermi un po' di tempo. Sai...per orientarmi là fuori, capire come vanno le cose. Già sai che sono una donna indipendente e non voglio subito dipendere da qualcuno; inoltre mia figlia...
- sì, sì tranquilla...mi aspettavo una risposta del genere. Capisco, infatti proprio per questo non ti presserò. Fa quel che devi, sai dove trovarmi.
Così, molto disorientata, uscii dal cancello principale; indossavo un felpone nero con il cappuccio alzato e mi avvicinai ad una guardia.
- hai un accendino?
- sì...se vuoi ti do un biglietto per il bus, passa ogni 40 minuti.
- non ho bisogno del tuo biglietto.
- e il mio accendino?
- me lo tengo.
Pochi metri più in là, c'era la fermata degli autobus, così mi decisi ad aspettarne uno. Arrivò una macchina nera che si fermò davanti a me, la bionda scese dall'auto e si fermò a guardarmi.
- finalmente fuori...
- che ci fai qui?
- non lo so...ero curiosa.
- ...
- beh che vuoi fare? Aspettare un autobus che non arriverà mai, o vuoi un passaggio?
Salii in macchina e rimasi in silenzio pensando 'perché Maca è venuta a prendermi? Cosa vuole da me?'
- dove ti porto?
- questo è l'indirizzo.
- è casa tua?
- no, è un monolocale di Hanbal. Tu invece, ce l'hai una casa?
- divido un piccolo appartamento con delle coinquiline.
- e un lavoro?
- lavoro part time in una lavanderia.
- ti sei affezionata alle lavatrici eh?
- così sembra...che farai dopo?
- non lo so ancora.
Provai a cercare un lavoro, andai in un'agenzia dove un ciccione iniziò a farmi delle domande:
- nome?
- Zulema Zahir.
- bello, sembra orientale...
- già.
- quali sono le tue capacità?
- sono brava con le mani, so fare molte cose...tutto. Mi piace trattare con le persone.
- molto bene, compili questi moduli e poi le faremo sapere.
L'unico lavoro che mi trovarono fu all'autolavaggio, un lavoro di merda. Lo stipendio era misero e i clienti un vero schifo, avevano il vizio di prendersi gioco dei dipendenti, finché un bel giorno mi stancai e ne malmenai uno, rubandogli l'auto. Andai a trovare Maca sul posto di lavoro per proporle un affare.
- che ne pensi di essere socie? Zulema e Maca srl.
- mi puzza un po'. Credi di continuare a scappare dalla polizia per poi finire in carcere di nuovo?
- preferisci stare qui a lavorare, per uno stipendio di merda o combinare qualcosa nella tua vita?
- tua figlia? Commettere crimini è l'unica cosa a cui riesci a pensare?
- andrò da lei, ma non adesso; è una storia lunga.
Mi sorrise, si tolse la divisa e ce ne andammo via insieme.

Ciao a tutti...è iniziata ufficialmente la parte dell'oasis...nonostante Zulema e Maca non mi piacciano come coppia, più avanti scoprirete che sono dovuta attenermi alla storia originale riguardo a "quella notte", ma tranquilli....il meglio deve ancora arrivare (sorry per quelle persone che le shippano😬💋)

Muore solo chi viene dimenticato (la storia di Zulema Zahir)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora