Arrivò il giorno delle nozze e Maca era davvero stupenda; indossava un abito bianco con il corpetto aderente tutto decorato con varie perline, e la gonna aveva uno strascico mozza fiato. I capelli erano ben raccolti, il trucco abbastanza naturale e aveva l'henné sulle mani. Il bouquet e le sue scarpe con i tacchi a spillo, completavano il look . La cerimonia era tradizionale e molto bella, la location era lussuosa e raffinata, così come gli invitati. Era tutto perfetto, davvero...peccato che la giornata passo in fretta, talmente ci divertimmo. Volevo aspettare il giorno dopo per comunicare a Maca la novità, per non rubarle la scena...in fondo quello era il suo giorno.
Passarono un paio di mesi e mi ritrovai già al termine del terzo mese di gravidanza. Le nostre vite erano felici e le cose non potevano andare meglio. Saray mi stette molto accanto, faceva di tutto per me, anche se io non volevo ammettere di aver bisogno d'aiuto. Ero decisa a continuare a lavorare finché non sarebbe arrivato il momento del parto, hahah forse avrei partorito in ufficio.
- Zulema, oggi hai la visita dalla ginecologa.
- cazzo è vero, me ne ero scordata.
- come fai a dimenticartene!?! Oggi scopriremo il sesso del nostro bambino!
- già, è vero. Tu cosa preferiresti?
- per me è uguale ma...
- ma...??
- se sarà una bambina, sarò molto fiero di avere una figlia che ti somigli.
- e io che pensavo ad un maschio...
- senti, ti va di fare una cosa?
- del tipo?
- fare un baby shower.
- un baby che?
- un baby shower...in pratica è una festa in cui scopriremo il sesso del bambino insieme ai nostri amici.
- non mi intendo di queste cose.
- hahah, tranquilla...diremo alla dottoressa di scriverci il sesso del bambino su un bigliettino e noi lo daremo al pasticcere.
- perché al pasticcere?
- cazzo Zule, non dirmi che non sai cosa intendo...
- mi dispiace ma no.
- così ci faranno una torta con il ripieno o rosa o azzurro...
- in base a cosa sarà il bambino, giusto?
- esatto, vedo che ci sei arrivata.
- ha ha spiritoso...comunque va bene.
Facemmo tutto quello che Hierro aveva proposto e così iniziai con gli inviti. Spedii un biglietto per Saray e Riccia, uno per Maca e Ahmed e uno a mia figlia.La festa era iniziata, c'erano biscotti rosa, piatti azzurri, bicchieri rosa e palloncini azzurri...tutto di questi due colori insomma. Io ebbi la decenza di non vestirmi di nero, infatti indossavo un jeans e una maglia aderente bianca che mi evidenziava la "pancetta".
- congratulazioni, sono davvero felice per voi.
- grazie Maca, non avrei mai detto di ritrovarmi qui con voi e tra l'altro a festeggiare il fatto che avrò un figlio.
- già, la vita ci sorride.
La gitana era la più emozionata di tutti, quasi più di me e Hierro messi insieme. Non avevamo ancora pranzato e già aveva bevuto due bicchieri di vino.
- ehi, ehi, ehi!!! Zulema, finalmente cazzo...quanto sono felice. Sto impazzendo, sto impazzendo porca troia!!!
- che euforia tesoro!
- siii un sacco. È che ti guardo e penso...a quando stavamo in carcere, quando cercavamo di scappare, torturavamo le persone...e adesso siamo qui nonostante tutto.
- io te l'ho sempre detto gitana.
Le presi la mano e gliela strinsi forte. Lei abbassò lo sguardo sulla mia pancia ed esclamò:
- cazzo Zule...m-mi viene da piangere.
Non si trattenne dalle lacrime e scoppiò in un pianto di felicità; io feci lo stesso e ci abbracciammo forte.
Finimmo di pranzare e prima di tagliare la torta, dovevamo far scoppiare i grandi "palloncini" per scoprire finalmente il sesso del bambino.
- allora gente...avete tutti in mano due palette, una rosa e una azzurra. Votate quale secondo voi sarà il sesso del bambino e chi indovinerà, vincerà...beh non so cosa vincerà, poi vedremo.
- ehi Zule!
Esclamò Saray.
- tu cosa voti?
- che domanda che mi fai...non ne ho idea!
- e il tuo sesto senso di donna?...di madre?
- cazzo...mmh dico maschio.
- e io dico femmina.
- votate!
La riccia votò maschio, Maca votò femmina e Fatima optò per il maschio.
- e tu Hierro?
- io dico femmina.
Eravamo 3 a 3 pari.
- adesso voto io!
Disse la piccola Estrella. Tutti in silenzio, aspettammo il suo voto, finché disse:
- è una bambina.
Qualcosa nei suoi occhi mi diceva che aveva ragione, allora mi decisi a scoppiare il palloncino. Hierro mi teneva la mano era io con un movimento rapido, scoppiai il pallone. Una cascata di coriandoli rosa luccicanti, ci venne addosso e io abbracciai Hierro senza staccarmi per un secondo. Saray, la persona più felice su questa terra iniziò ad urlare.
- sì cazzo!!! Io l'avevo detto, zia Saray già lo sapeva...yuhuuuu!!!
Tutti i presenti si fiondarono su di me e mi abbracciarono, Saray mi mise una mano sulla pancia e mi disse:
- sorella, non finirò mai di dirti quanto sono felice...ci tenevo a precisare che io ci sarò sempre per te e per la tua famiglia.
- l'avevi già precisato hahah, comunque anch'io...per sempre.
- anche tu l'avevi già precisato hahah. Ricorda che con una bambina...dovrai migliorare il linguaggio...
- haha parli proprio tu...
- quando c'è lei non parlo così.
- lo so Saray...lo so già, tranquilla.
In fretta arrivai a nove mesi di gravidanza e ovviamente al giorno del parto. Hierro andò nel panico come un bambino e allora sotto i miei "ordini" chiamò Saray, che stava al lavoro.
- Saray, vieni subito...Zulema sta per partorire.
- porca puttana, ci vediamo in ospedale? Resisterà durante il tragitto?
- sì, sì, altrimenti ti direi di venire a casa.
- perfetto, arrivo tra pochi minuti.
Ci incontrammo all'ingresso dell'ospedale e faticavo a camminare per il dolore; venne anche Fatima. Ero davvero esausta e non vedevo l'ora di avere la mia creatura tra le braccia. In pochissimi minuti entrai in sala parto e con me fecero venire solo Hierro; Saray e Fatima aspettarono fuori con ansia. Mi stesi sul lettino e Hierro lo fecero rimanere ad una certa distanza, mentre l'ostetrica è gli infermieri mi circondavano. Uno di loro mi tamponava la fronte e il petto dato che stavi sudando e poi mi dissero:
- è ora di spingere cara.
Faceva un male cane, proprio come mi ricordavo; tante volte durante quei mesi avevo sperato che facesse meno male la seconda volta e invece col cazzo.
- avanti, spingi...ci sei quasi.
Mentre spingevo, guardavo Hierro e notai il suo sguardo impaurito come quello di un bambino. Hahaha poverino, sembrava quasi che sentisse il mio dolore.
- forza! Ancora un'altra spinta e ce l'hai fatta!
Il pianto della bambina rimbombò in tutta la sala parto. Credo che sia uno dei suoni migliori di sempre; Hierro scoppiò a piangere senza trattenere le lacrime e io gli sorrisi. Mi portarono la piccola al viso e le diedi un bacio, dopodiché la lavarono e la vestirono. Hierro si avvicinò a me e mi strinse la mano.
- sei stata bravissima scorpione.
- mai quanto te che sei stato nell'angolino a morire di paura.
- hahah, già.
Hierro si girò e vide che l'infermiera gli stava porgendo la bambina.
- vuole tenerla?
- sì, sì.
L'immagine di Hierro che teneva in braccio nostra figlia, era il miglior quadro che avessi mai visto in vita mia. La tenerezza divenne più grande di me e allora mi scesero un paio di lacrime che mi rigarono il viso. Poi me la mise tra le braccia. Era così bella, così piccola...mi ricordava molto Zuzu ma questa volta lei era mia per davvero. Nella mia mente si fecero strada dei ricordi, non tutti belli, ad esempio il fatto che non tenni mai in braccio Fatima alla sua nascita o il semplice fatto che me la portarono via e non provai tutta questa gioia immensa. Accarezzai la testa alla piccola e la baciai delicatamente sulla fronte, poi la diedi di nuovo all'infermiera. Hierro si catapultò fuori per avvisare mia figlia e Saray, le quali saltarono giù dalla sedia, in preda dall'emozione. Dopo un po' di tempo vennero tutti a farmi visita nella mia stanza e mi abbracciarono piangendo dalla felicità. Poco dopo mi portarono mia figlia e iniziai con la prima poppata. Non appena la piccola iniziò a poppare il latte dal mio seno, iniziai a piangere come una disperata.
- ehi, ehi, che ti prende?
- è che sono molto felice...emozionatissima. Non ho mai potuto allattare Fatima e ora lo sto facendo. È una sensazione unica, capite?
Dissi piangendo. Mentre cullavo mia figlia, mi sentivo per la prima volta in vita mia, la persona più felice di questo mondo; ero tranquilla, al settimo cielo e avevo lì con me le persone che contavano davvero nella mia vita.
- hai già pensato ad un nome?
Mi chiese Hierro. Dissi di no con il capo e poi ci pensai un attimo.
- che ne dite di Lana?
- Lana è molto bello...
Mi rispose lui.
- Lana è bellissimo Zule, ma ha qualche significato particolare per te?
Mi chiese la gitana.
- sì, è il nome che volevo dare a Fatima alla nascita, ma dato che me l'hanno portata via, non ho potuto scegliere.
Fatima mi sorride dolcemente e si avvicina per dare una carezza alla sua sorellina.
Non potevo chiedere altro nella vita e con questo, volge al termine la mia storia. Dopo tante cazzate, tante difficoltà e qualche momento bello, finalmente ho ottenuto quello che ho sempre voluto dalla vita. Io sono Zulema Zahir, mi chiamavano anche elfo del fottuto inferno, scorpione o regina araba, sono nata al Cairo e vivo a Madrid.
- Zulema...a te come ti piacerebbe che ti ricordassero?
Mi chiese una volta Saray.
- la verità?....non me ne frega un cazzo!Ciao a tutti ragazzi, questa storia si è conclusa e devo dire che già ne sento la mancanza. Mi sono divertita molto a scriverla, soprattutto quest'ultimo capitolo che è stato più lungo rispetto agli altri, ma dovevo, dato che era l'ultimo. Detto questo spero che la storia vi sia piaciuta e voglio ringraziare tutti quanti voi di cuore❤️ Vi ricordo che nei prossimi giorni pubblicherò delle nuove storie tra cui "365 giorni" con Zulhierro e una storia/teoria su LCDP 5; non perdetevele!!! E tanto per ricordarlo...#zulemahastasiempre
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Muore solo chi viene dimenticato (la storia di Zulema Zahir)
Hayran KurguQui ci viene narrata direttamente da Zulema, la storia della sua vita, iniziando da prima che entrasse in carcere. Scopriremo tutti i suoi segreti, i suoi punti deboli e i suoi punti di forza. Rispetto alla storia originale, ci sono molti più dettag...