Sedersi ad ascoltare, in silenzio, mentre voci lontane raccontano storie di cronaca, spesso orrori che una mente comune farebbe fatica a contemplare.
Omar invece se n'era fatta una ragione, ormai da molto, troppo tempo.
Aveva visto l'orrore della morte con i suoi occhi, assaggiato il gusto acre della menzogna, inveito contro se stesso prima, il figlio poi ed infine l'amata metà, di quello che ormai era solo un vuoto incolmabile.
Se ne stava lì, stravaccato sulla vecchia poltrona in pelle, consunta dal tempo e dalla sua mole.
La televisione era divenuta ormai l'unico appiglio ad una vita vacua, in cui odio chiamava odio e nulla più.
Bevve avidamente un altro sorso di vino, un rosso da pochi soldi ed ancora meno pretese.
Si vide ad osservare avidamente l'ultimo goccio di nettare rimasto sul fondo della bottiglia; era il riflesso del suo io interiore quello che vide, un uomo sconfitto dalla vita e da errori ineluttabili.
Mentre il sonno stava lentamente prendendo sopravvento udì il cigolare della porta d'ingresso che si apriva e quindi richiudeva maldestramente in fretta; carpì faticosamente il calpestio sommesso del parquet, accompagnato dal respiro lento e cadenzato di un figlio che ultimamente sembrava tale solo a parole.
<Non riesci proprio a parlarmi;
vero?>
Omar si ritrovò a confabulare con il silenzio.
Solo ancora una volta.
Presto tutto avrebbe avuto fine; in un modo o nell'altro.
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GIONATA
RomanceGionata è un ragazzo come tanti altri,va a scuola,si diverte con gli amici e fa sport. Tutto normale tranne che per una cosa. Ad ogni risveglio il ragazzo dimentica ogni persona questo fino a che.....