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Ci fermammo a prendere un caffè e una ciambella e ci dirigemmo all'università. Mentre percorrevamo la strada pensai che avrei potuto passare da Tyler in azienda dopo le lezioni. Avrei scritto a Nick per avere l'indirizzo.

«Ehi Josh a che ora hai l'ultima lezione?» 

«Alle 13,30. Se mi aspetti ti accompagno in hotel dopo> mi disse tenendo lo sguardo fisso sulla strada. 

«Si ti aspetto. Sarebbe un problema se dopo mi accompagni in azienda da Tyler anziché in hotel?» gli chiesi sperando che la risposta fosse sì. 

«Si certo. Nessun problema». 

Ottimo! Presi subito il cellulare e mandai un messaggio a Nick per farmi avere l'indirizzo dell'azienda. Dato che ne avevamo parlato stamattina speravo che gli facesse piacere. Avrei ultimato l'articolo per il concorso nell'ora in cui Josh aveva l'ultima lezione. Volevo fargli una sorpresa.


La mattinata passò abbastanza velocemente e questo mi aiutò a non pensare troppo. Finita l'ultima lezione mi diressi in caffetteria, accessi il portatile e attesi che arrivasse il mio caffè doppio mentre rileggevo le parole scritte stamattina. Avevo messo giù un buon testo. Sistemai l'ortografia, la punteggiatura e qualche frase in modo da renderla più adatta ad un articolo di giornale. Riuscì a sistemare tutto ed a inviarlo prima che arrivasse Josh e ci dirigemmo poco dopo alla macchina. Gli mostrai l'indirizzo che mi aveva inviato Nick e ci avviammo. Dovevo ammettere che avevo un po' di ansia. È vero, ne avevo parlato stamattina ma non sapevo se avrebbe apprezzato la mia visita oggi pomeriggio, se potevo disturbarlo ma ormai non potevo pensarci troppo perché eravamo proprio lì davanti. 

«Eccoci qui» disse Josh accostando a fianco al marciapiede. 

«Perfetto! Grazie mille Josh» gli dissi mentre recuperavo la borsa ed aprivo la portiera. 

«Vuoi che ti aspetti?» 

«No tranquillo. Torno con Tyler». Depositai un bacio sulla sua guancia e scesi dalla macchina. Mi ritrovai di fronte ad un edificio completamente bianco. Saranno stati circa cinque piani. Mi avvicinai all'ingresso con due porte grandi in vetro e un portiere con un completo nero che mi aprii gentilmente la porta appena mi avvicinai. Mi ritrovai in un enorme salone completamente bianco. Era un po' fissati qui con il bianco. L'unica cosa di un colore diverso era un bacone enorme, completamente grigio con dietro tre ragazze con giacca nera e camicia bianca. Immaginai fosse una sorta di reception. 

Mi avvicinai. «Buongiorno, devo vedere Tyler, Tyler Williams» dissi con voce un po' tremante e fregandomi le mani l'una con l'altra. 

«Si, deve prendere l'ascensore alla sua destra e fermarsi al terzo piano. La ragazza che troverà lì la saprà aiutare» mi spiegò. 

«Ok, la ringrazio. Arrivederci» 

«Arrivederci e buona giornata». Rivolsi un sorriso alla ragazza e raggiunsi l'ascensore che mi aveva indicato.

Arrivata al terzo piano trovai un'altra reception con un'altra ragazza seduta dietro di esso. Iniziai a sentire delle fitte allo stomaco e di sicuro non era per la fame. Il pavimento all'ingresso era nero scuro, i muri bianche e due corridoi da cui si intravedevano alcune pareti in vetro.

«Buongiorno, la posso aiutare?» la voce della ragazza mi distolse dal mio curiosare. 

«Buongiorno. Sto cercando Tyler Williams» le dissi avvicinandomi al bancone. 

«Ha un appuntamento?» mi chiese spostando lo sguardo sull'agenda e iniziando a sfogliarla. 

«No nessun appuntamento. È occupato?». Ovviamente non avevo tenuto conto di questa possibilità. Avrebbe potuto avere una riunione o qualsiasi altro impegno con qualche cliente. 

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora