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Come promesso, eccoci qui con un nuovo capitolo.

Vi auguro una buona lettura e spero che vi piaccia.


Finì il turno un'ora e mezza dopo. Non ricordavo quanto fosse stancante passare sei ore in piedi e soprattutto stavo morendo di fame.

«Ecco a voi ragazze» disse Fred entrando negli spogliatoi e consegnando ad ognuna di noi una busta bianca con la paga della serata. 

«Grazie Fred». Presi la busta e la misi in borsa. 

«Allie c'è Tyler fuori?» 

«No, mi aspettano in spiaggia» dissi prendendo le mie cose dall'armadietto e chiudendolo dietro di me. 

«Ok, ti accompagno» disse uscendo dalla stanza. 

«Non è necessario Fred. Sono qui davanti» lo seguii fuori. 

«Preferisco accompagnarti. Meglio non correre rischi». Avrei dovuto aspettarmelo. 

«Posso chiamare Tyler se hai da fare» «Il mio impegno al momento sei tu. Ricordi? Fai parte della famiglia». Giusto. Su questo era stato chiaro già da tempo. 

«Ok. Grazie» 

«E' un piacere».

Aspettai che recuperasse le sue cose dall'ufficio e uscimmo insieme dal Coco. Mentre camminavamo verso la spiaggia, Fred aveva letteralmente gli occhi ovunque. Sapevo che non si era risolto ancora nulla ma vederlo così attento ad ogni angolo della città mi metteva un po' di preoccupazione.

Dopo una decina di minuti eravamo praticamente arrivati dai ragazzi. Appena Tyler ci vide, ci venne subito incontro. 

«Grazie Fred» disse Tyler appena fu di fronte a noi. 

«Figurati» «Non c'era bisogno» costatai un'altra volta. 

«E' sempre meglio stare attenti» continuò Tyler.

«Quando avete bisogno sapete dove trovarmi. Ora vi lascio. Buona serata» disse Fred prima di salutarci. 

«Grazie ancora» disse Tyler. 

«A domani» dissi subito dopo. L'indomani sera sarei stata di nuovo di turno.

«Com'è andata? Sei stanca?» mi chiese prendendomi per mano e incamminandoci verso i ragazzi che erano seduti a pochi metri da noi. 

«Direi bene. Mi sono divertita ma mi ero dimenticata del dolore ai piedi e alla schiena». Tyler sorrise alle mie parole «Tra poco riposi» 

«Sì ma prima ho bisogno di mangiare. Il mio stomaco richiede cibo quanto prima» ammisi. Erano due ore ormai che cercavo di tenere a bada la fame. 

«Hai fame?» 

«Non hai idea quanta» 

«Vuoi che ci fermiamo da qualche parte?» 

«Si, per favore». 

Sorrise «Ok, avvisiamo i ragazzi» 

«Comunque non serviva che dicessi a Fred di accompagnarmi qui». Sapevo che era stato lui a chiederglielo anche perché altrimenti ci sarebbe stato lui fuori dal Coco ad aspettarmi. 

«Non mi piace che tu sia in giro da sola» 

«Stamattina sono andata a correre». Cosa cambiava ora?

«C'era in giro molta più gente che ora. Non farebbero mai nulla dove potrebbero essere visti. Qui non c'era nessuno e non mi fido. Non di te ma di loro» 

«Va bene». Capivo il suo ragionamento e capivo anche la sua preoccupazione. Le cose sarebbero tornate piano piano alla normalità e andava bene così. Dovevamo solo sforzarci ancora un po' e portare pazienza.

«Sei arrivata finalmente» disse Lily appena arrivammo.

«Scusatemi ma non c'è mai un orario fisso di chiusura» spiegai. 

«Vi siete divertiti?» chiesi subito dopo. 

«Direi di sì. Là in fondo c'è festa grande ma c'è troppo casino. Non riuscivamo nemmeno a parlare» mi spiegò Lily. 

«Qui si sta decisamente meglio» continuò Josh. Lanciai uno sguardo dove mi aveva indicato Lily e si poteva vedere la gente in piedi e si sentiva la musica fino a qui. 

«Allie ha fame quindi pensavamo di andare da qualche parte. Qualcuno si unisce a noi?» chiese Tyler. 

«Assolutamente sì. Qui c'è qualcuno che deve crescere» rispose subito Lily mentre cercava di alzarsi da sola da terra ma senza riuscirci. 

«Non è un po' tardi» chiese Nick un po' preoccupato mentre la aiutava ad alzarsi.

«Tesoro conosci le voglie? Ecco il tuo amico qui me ne ha appena fatta venire una» disse Lily. 

«Ti ho fatto venire una voglia?» chiese Tyler stranito. 

«Sì. Voglio un frullato alla fragola». All'affermazione di Lily insieme al mutismo immediato di Nick e alla faccia incredula di Tyler scoppiammo tutti quanti a ridere. Era già divertente ora che Lily era incinta, non immaginavo proprio cosa sarebbe successo una volta che nasceva il bambino. 

«Scott, Gwen voi venite?» chiesi. 

«Scott? Io qualcosina nello stomaco metterei» gli disse Gwen. 

«Va bene. Andiamo» disse Scott alzandosi e aiutando Gwen. 

«Vi seguo ragazzi» disse infine Josh.


Passammo le successive due ore in un fast food poco lontano dal centro. Il mio stomaco faceva i salti di gioia per ricevere finalmente del cibo e poco dopo anche i miei piedi e la mia schiena sorrisero grazie ad una doccia calda e ad un letto comodo. 

«Sei stanca amore?» mi chiese Tyler mentre mi faceva appoggiare al suo petto e mi stringeva a sé. Amavo stare in questa posizione. 

«Abbastanza. Tu stai bene? Eri tranquillo?». Nonostante il fatto che io fossi felice di essere tornata al Coco, continuavo a preoccuparmi del fatto che lui fosse tranquillo di sapermi lì. 

«Si scricciolo. Era bello vederti felice e spensierata e se devo essere sincero eri anche molto sexy» 

«Tyler...» lo ammonì alzando lo sguardo verso il suo. 

«Ho solo detto la verità» affermò con un sorriso malizioso sulle labbra. 

«Chissà cosa ti sarà mai passato per la testa» 

«Parecchie cose» ammise scherzando. 

«Scemo» esclamai dandogli un pizzicotto. 

«Dico solo la verità» «Hai intenzione di dirmeli?» chiesi curiosa. 

«Beh, direi che potrei mostrarteli molto presto». A quelle parole sentivo già i brividi fino alla punta dei piedi. 

«Non vedo l'ora» ammisi con un sorriso tornando comoda sul suo petto. 

«Domani cosa fai?» mi chiese. 

«Pensavo di fare qualche ricerca per il colloquio a New York» non avevo nessuna intenzione di arrivare lì impreparata. 

«Ci vediamo a pranzo?» 

«Sì, dove vuoi andare?» 

«Sorpresa. Domani lo scoprirai» 

«Tu e i tanti posti che conosci» 

«Lo sai che mi piace farti le sorprese e portarti in posti nuovi»

 «E io amo quando lo fai».

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora