28.

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Arrivai al Coco Bay puntuale come un orologio svizzero. Il locale era già pieno di gente e vedevo Tessa e Olly, dietro al bancone, lavorare come delle matte. Lasciai giù la borsa nello spogliatoio, misi il grembiule e corsi a dargli una mano. Ci aspettava una serata impegnativa ma almeno, in questo modo, non avrei avuto modo di pensare. Lavorai ininterrottamente che non mi resi nemmeno conto che erano già passate tre ore. 

Avevamo ormai passato l'ora di cena. I miei piedi cominciavano a chiedere un po' di riposo, ma le ordinazioni dei clienti non potevamo aspettare. Alle dieci eravamo rimaste solo io e Olly, Tessa aveva finito il turno e non potevo proprio permettermi una pausa, era già tanto che riuscivo a bermi un bicchiere d'acqua tra un cliente e l'altro. Per fortuna dopo circa un'oretta i ritmi iniziarono a rallentare e i iniziammo a respirare anche noi. Ero appena tornata al balcone quando, mentre riempivo il vassoio di altri bicchieri pieni da consegnare, Olly mi si avvicinò. «Ehi, ti cercano al tavolo in fondo. Al diciassette» «Ok, porto questi al cinque e vado». Consegnai i bicchieri e andai al tavolo che mi aveva indicato Olly. Non feci nemmeno in tempo a raggiungere il tavolo che vidi Lily, Larissa e Josh seduti. Che ci facevamo qui, non mi avevano detto nulla. 

«Ragazzi! Non mi avete detto che passavate» «Eravamo in giro e Lily ci ha detto che lavoravi così abbiamo deciso di passare così poi ti unisci a noi quando finisci» mi spiegò Josh. Ero contenta di vederli. «Sono un paio d'ore alla chiusura giusto?» mi chiese Lily. «Si esatto, poi ci sono» «Perfetto» disse infine Lily. Presi le loro ordinazioni e tornai al bancone. Tornai con il vassoio pieno ma questa sera non potevo fermarmi con loro perché il locale era ancora troppo affollato e non potevo lasciare troppo tempo Olly da sola. Mi voltai per tornare al bar e mi scontrai contro qualcuno, sempre con la mia disinvoltura e leggerezza. Raccolsi il vassoio che mi era caduto, tornai in piedi e appena alzai lo sguardo il mio cuore perse un colpo. Lo avevo cercato così tanto e lui era qui, ora, di fronte a me, nel posto in cui passo più tempo. Ero così felice di vederlo che gli misi le braccia intorno al collo e lo strinsi a me. Le sue braccia circondarono la mia vita e mi strinse forte a sé. «Ho saputo che mi stavi cercando» «Si! Ti ho cercato ovunque».

Dio quanto mi era mancato! Quanto mi era mancata questa sensazione, questa protezione. Dopo qualche minuto, lo lasciai andare. «Mi aspetti?» chiesi a Tyler sperando che mi dicesse con tutto il cuore di sì. «Non mi muovo da qui» e alla sua risposta sul mio viso comparve un sorriso enorme. Mi avvicinai a lui e depositai un bacio sulla sua guancia. «Ti porto qualcosa da bere, torno subito». Feci per allontanarmi ma cinse la mia vita e mi ritrovai di nuovo stretta a lui. «Assolutamente no» «Non vuoi da bere?». Alla mia domanda sorrise. «Voglio un bacio come si deve». Appena terminò la frase le sue labbra furono sulle mie. Era un bacio leggero, semplice ma pieno di amore. E quanto mi erano mancate queste labbra e appena si staccò da me ne sentii subito la mancanza. Appoggiò la fronte alla mia. «Non volevi darmelo?» «Non sapevo se lo volessi, non ti ho mai risposto. Non sapevo nemmeno se volessi ancora vedermi» «Ti vorrò sempre. Mi sei mancata da morire e sono stato un idiota a non spiegarti cosa stava succedendo. Poi come faccio a non volerti dopo che hai girato mezza città per trovarmi». Sorrisi a quella frase. E quelle parole mi facevano bene. Il mio cuore si sentì ancora più leggero. «Mi sei mancato anche tu e non mi staccherei da te ma ora devo andare altrimenti Fred mi uccide». Anche se ero felice di vederlo avevo già perso troppo tempo e sentivo i clienti chiamarmi. «Si scricciolo, perdonami. Io ti aspetto qui». Sorrisi, gli diedi un ultimo bacio veloce e tornai al lavoro.  Ora stavo decisamente meglio  enon fui mai così felice di arrivare a chiusura.


Raccolsi le mie cose, salutai Olly e raggiunsi i miei amici fuori dal locale. Nel raggiungerli diedi un'occhiata in giro ma non vidi Tyler. Dov'era? Ero già riuscita a perderlo? Arrivata dai ragazzi continuai a guardarmi intorno ma nulla, non riuscivo a vederlo.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora