Come fa a conoscere tutti questi posti. Sono davvero bellissimi. Sono posti incantevoli. Semplici ma davvero unici.
Una passerella, l'oceano e l'intero edificio in legno bianco riescono a rendere un posto incantevole.
All'esterno dell'edificio ci sono varie lanterne appese alla facciata del ristorante, convinta che alla sera diano un'atmosfera intima e passionale. I tavoli esterni non sono molti ma apparecchiati con tovaglie blu, piatti e bicchieri bianchi e un vaso di fiori bianchi e blu, riescono ad essere fini e raffinati. Sono posti alternati l'uno con l'altro di fronte ad ampie vetrate che permettono di avere un'ottima vista del panorama. Vista oceano anche dall'interno del ristorante.
Bisognava proprio ammettere che a volte basta poco per rendere unico un locale. Un altro posto in grado di lasciarmi senza parole.
«Sei ancora tra di noi?» mi chiese ad un tratto riportandomi al presente. «Si ci sono. Scusami sono rimasta incantata dalla bellezza di questo posto» «Lo so è davvero bello» «Come fai a conoscere tutti questi posti?». Su tre volte in cui abbiamo mangiato insieme, due dei posti erano semplicemente bellissimi e incantevoli. Non è da tutti conoscerli. «Mi piace andare in giro e conoscere posti nuovi. Nonostante cresci in una città e pensi di aver visto ogni angolo, alla fine scopri che ti mancano ancora molte cose e soprattutto molti posti come questi» «Sono pienamente d'accordo con te. Due anni che sono in questa città e mi sto rendendo conto giorno dopo giorno che conosco davvero poco>. Ed era vero. Dovevo ancora vedere molto della città. Avevo visto le attrazioni principali come il molo di Santa Monica, il Pacific Park o il Palisades Park, ma posti come questo o molti angoli nascosti ancora non sapevo nemmeno che esistessero. Ogni città li aveva e sicuramente Santa Monica ne nascondeva di bellissimi, e avevo la sensazione che Tyler ne conoscesse la maggior parte. «Sarà un piacere mostrarteli sempre se tu vorrai» «Certo che sì. Sarebbe un piacere». Non vedevo l'ora, soprattutto se comportava vederli con lui. «Cominciamo con l'assaggiare qualche delizioso piatto che cucinano in questo posto» «Sono d'accordo, anche perché sto morendo di fame».
Pranzammo tranquillamente, chiacchierando del più e del meno. Mi raccontò qualcosa in più sulla sua infanzia. Amava l'oceano, fin da quando era piccolo, perché con sua madre passava ore a camminare sulla spiaggia o sul molo. Molti fine settimana li trascorrevano a Malibù. I suoi genitori avevano una casa bellissima da come la descriveva Tyler. Era uno dei beni che sua mamma aveva lasciato a lui. Non era una casa nuova. Era vecchia, la facciata andava sistemata e anche gli interni ormai erano consumati. Sistemare quella casa avrebbe richiesto tempo e soldi ma per lui ne valeva la pena. Voleva renderla migliore. Come lo era una volta quando c'era lei. Da quello che mi raccontava sembrava che avesse avuto un'infanzia serena, piena di bei ricordi, piena di gioia e di tanti sorrisi. Si vede, però, che da quando sua mamma non c'è più manca qualcosa, è cambiato qualcosa in lui e nel rapporto con suo padre. Quando parla di sua madre e del tempo trascorso con i suoi genitori, quando era più piccolo, ha un'area serena, felice, tranquilla. Tutto al contrario, invece, quando parla del periodo dopo la sua scomparsa. Devono essere stati momenti difficili. La cosa che mi lascia più di stucco è che in venti minuti che ha parlato di lei non ha mai pronunciato il suo nome. Nemmeno una volta. «Scusami sto parlando troppo» mi disse con un'aria preoccupata come se fosse pesante. «No per niente. Mi piace ascoltarti» «Sicura? Molte volte quando inizio a parlare non mi fermo più, soprattutto su alcuni discorsi» «Non ti devi preoccupare e poi mi piace conoscere e sapere qualcosa in più su di te». Era la verità. Volevo conoscerlo meglio. Sapere di più su di lui e sulla sua vita. In poco era riuscito ad entrarmi dentro come in pochi sanno fare e volevo conoscerlo ancora di più. Volevo sapere dove avrebbe portato tutto questo.
Qualche minuto dopo riprese il discorso e io rimasi incuriosita ad ascoltarlo.
Passammo l'intero pranzo a parlare e le successive ore sul molo.
Non avevo mai parlato così tanto con nessuno e con lui veniva completamente naturale. Avrei potuto ascoltarlo per ore e fu proprio quello feci.
Erano le dieci di sera passate quando varcai la soglia della porta. Le luci del salotto erano accese e la porta di ingresso era chiusa solamente con una serratura. Era sola. Solitamente quando è in compagnia di qualcuno o mi avvisa per messaggio o chiude tutte e tre le serrature della porta. Richiusi la porta alle mie spalle e non appena arrivai in salotto vidi una testa bionda e due occhi nascosti dalle lenti che si voltarono verso di me. «Ultimamente esci più di me». Mi scrutò da testa a piedi. «Non è assolutamente vero» ammisi mentre posavo la borsa sul tavolo e le chiavi nel portaoggetti. «Io dico di sì invece. Da come sei vestita non sei ancora rientrata in casa da stamattina» «Ho finito lezione e poi sono andata a fare un giro». Avevo bisogno di un bicchiere d'acqua e poi sarei andata dritta a dormire. La mattina seguente avevo lezione e poi ero di turno al Coco Bay fino a chiusura.
Lily mi raggiunse in cucina. «Devo tirarti fuori le parole di bocca come sempre o parli?» «Cosa vuoi sapere?». Voleva sapere dove fossi stata ma soprattutto con chi fossi stata. «Dai Allie! Dov'eri. Eri con Tyler?» «Si ero con lui» ammisi. «E» mi disse incitandomi a continuare il discorso. «È venuto a prendermi in università e poi siamo andati a mangiarci qualcosa. Tutto qui» «Avete mangiato tutto il giorno?». Alzai gli occhi al cielo e sorrisi. «No Lily. Abbiamo fatto un giro sul molo e abbiamo parlato. Molto. Non ti dirò più di questo». Lasciai il bicchiere nel lavandino e mi diressi verso la porta per andare in camera mia ma Lily non era ancora pronta a terminare il discorso e mi si piantò di fronte. «Allie! Perché? Sono curiosa» «Lily non c'è nulla da sapere in più. Ci stiamo conoscendo un po' meglio. Se fosse successo altro te lo direi» «Sicura?» mi chiese con uno sguardo interrogativo, socchiudendo gli occhi ad una linea sottile. «Si davvero». Era la verità. Glielo avrei detto se fosse successo qualcosa di più. Era vero quello che le avevo detto, ci stiamo conoscendo piano piano perché sappiamo poco l'uno dell'altra e voglio vedere dove mi porta tutto questo. Lei, però, sarebbe stata la prima a sapere ogni cosa. Come sempre. Si spostò di lato con un sorriso e mi fece passare. Mentre salivo le scale per andare in camera mi chiamò. «Allie posso farti una domanda?» «Si certo dimmi» «Ti stai innamorando di lui?» «Lily» «Rispondimi Allie. Si vede a chilometri di distanza che c'è qualcosa» Ci stiamo solamente conoscendo meglio niente di più» «Siete stati insieme un giorno intero, avete parlato ore e non può non esserci nulla di più» «Lily» «Va bene, va bene. Ora le cose stanno così ma vedremo fra qualche settimana. Ricordati che ti conoscono meglio di chiunque altro e quegli occhi che hai non nascondo nulla a me» «Sei assurda» «Buonanotte Lily» le dissi prima di salire le scale di corsa. «Buonanotte Allie». Sono felice per te comunque».
Sorrisi a quella frase. Era vero. Lily mi conosceva meglio di chiunque altro. C'è sempre stata in ogni momento, bello o brutto che sia stato. Nascondere qualcosa a lei era difficile ma quella domanda mi aveva lasciata di stucco. Non lo so. Le emozioni con lui erano a mille, ogni momento con lui era speciale, ma ero innamorata? Ancora non lo sapevo. Forse sì o forse no. Non sapevo bene cosa rispondere a quella domanda. Lo avrei scoperto solo vivendo giorno per giorno. Come ormai mi dicevo da giorni, volevo vedere dove mi portava questa storia. Era da tanto tempo non provavo certe emozioni, e soprattutto era da molto tempo che non ero così serena e felice. Mi metteva tranquillità. Con lui qualsiasi cosa era diversa. Mi stavo innamorando? Probabilmente si.
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Fidati di me
RomanceQuesta è una storia d'amore con la A maiuscola. L'amore vero, quello che ti fa venire le farfalle allo stomaco. Quell'amore che ti stravolge la vita e di cui non puoi più fare a meno. Allie è una ragazza semplice, dai buoni principi. Una ragazza che...