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Non so esattamente quanto tempo passò ma appena sentii la porta aprirsi mi tornò quel nodo allo stomaco. Vidi comparire Tyler e subito dopo un uomo con i capelli e la barba grigi. Era più basso di Tyler di almeno dieci centimetri. I tratti del viso erano molti simili a quelli di Tyler ma più morbidi. Jeans, maglia bianca e giacca in tessuto marrone scuro. Un abbigliamento molto casual, che gli stava divinamente.

«Papà lei è Allie» disse mentre chiudeva la porta dell'ufficio.

«Allie. Finalmente ti conosco» disse avvicinandosi a me e stringendomi in un abbraccio. 

«È un piacere conoscerla Carl» dissi con un sorriso ricambiando il suo abbraccio. 

«Dammi del tu. Non sono ancora così vecchio». Aveva gli stessi occhi di Tyler. Marrone scuro e con quella luce particolare dentro. Non si poteva dire che non fossero padre e figlio. 

«Figliolo è più bella di quanto mi hai detto». Ed io sentii all'istante le mie guance arrossire. Abbassai lo sguardo e sorrisi. 

«Lo so papà. Lo ha detto anche Bob» 

«Che succede Allie. Ho detto qualcosa di sbagliato?» disse Carl mentre cercava il mio sguardo. 

Non feci in tempo a rispondere che ci pensò Tyler. «Abbiamo qualche problema con i complimenti» disse mentre ci raggiungeva e posava un bacio sulla mia tempia. 

«Te li meriti tutti e ricorda che il migliore degli uomini è quello che arrossisce ai complimenti». Le parole di Carl erano davvero belle. 

«Grazie» dissi con un sorriso. 

«Bella e pura» disse Carl posando una carezza sulla mia guancia e andando poi a sedersi sulla sedia di fronte alla scrivania. Sorrisi a quelle parolecosì belle ma quando posai lo sguardo su Tyler era successo qualcosa nei suoi occhi. C'era qualcosa di diverso. Il suo sguardo era diverso.

«Che succede» gli chiesi cercando di capire cosa fosse successo in quei pochi secondi. Mi sembrava che stesse andando tutto bene. 

«Sistemo due cose e poi andiamo a mangiare» depositò un bacio veloce sulla mia fronte e andò a sedersi alla scrivania di fronte a suo padre. Ok, non stavo capendo cosa fosse successo ma non potevo far altro che sedermi e aspettare che finisse quello che doveva fare e poi gliene avrei parlato.

Riuscirono a sbrigare tutto nel giro di poco tempo. Per fortuna mi ricordo di mettere sempre un libro in borsa nel caso in cui ho del tempo vuoto da utilizzare. Salutammo Carl e ci dirigemmo verso l'ascensore del piano. Il volto di Tyler sembrava più disteso di prima ma vedevo dallo sguardo che era successo qualcosa. Cercai di non farci caso per il momento. Volevo parlargli in un momento ed in un luogo tranquillo. Uscimmo dall'edificio e salimmo in macchina per raggiungere Scott al molo. Ci avrebbero raggiunto anche Lily e Nick.

Ci fermammo a mangiare al Coco Bay, volevo che Scott conoscesse Fred e di sicuro parlare anche con lui avrebbe aiutato a capire meglio la situazione.

«Ciao ragazzi. È bello riavervi qui» ci disse Fred appena entrammo al locale. Non vedevo l'ora di tornare qui a lavorare. Mi mancava davvero tanto. 

«È sempre un piacere Fred» disse Tyler salutandolo con una stretta di mano. 

«Come state?» 

«Bene. Passerà anche questa» disse Tyler infilando le mani nelle tasche dei jeans. 

«Si, è arrivato mio fratello. Vediamo se riesce a fare qualcosa» gli dissi voltandomi verso Scott che stava chiacchierando con Lily. 

«Giusto! Scott giusto?» 

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora