Mi svegliai la mattina seguente avvolta in un piumone soffice. Mi voltai verso l'altra metà del letto ma era vuota. Tyler non era lì. Mi sollevai sugli avambracci e mi guardai intorno. Sarà in giro da qualche parte. Scesi dal letto, andai a lavarmi la faccia e dare una sciacquata ai denti e mi incamminai in corridoio per raggiungere il salotto. Era enorme questa casa.
Appena varcai la soglia della porta trovai Tyler di fronte ai fornelli. Lo raggiunsi e gli cinsi la vita con le braccia, cercando di sbirciare dalla spalla cosa stava cucinando. Era la prima volta che lo vedevo ai fornelli e la cosa non mi dispiaceva.
«Ehi tu! Non puoi vedere». Si voltò all'istante e si mise di fronte a me bloccandomi contro di sé.
«Cosa stai cucinando?»
«Tra poco lo vedrai»
«Mhmm. Il profumo è buono. Dolce?»
«Può darsi. Mi aspetti fuori sul patio? Arrivo subito con la colazione»
«Mangiamo fuori?». Amavo mangiare all'aria aperta.
«Si, prendi la coperta che c'è sul divano. Qui è ancora un po' fresca la temperatura». Si staccò da me e tornò a spadellare ai fornelli.
Raggiunsi il divano, presi la coperta e me l'avvolsi intorno alle spalle.
«Mi piace che ti preoccupi per me».
Si voltò verso di me emi rivolse un sorriso.
«Sempre amore mio. Come potrei non farlo e poi con quella maglietta non ti lascerei mai uscire»
«Qui qualcuno è geloso». Sorrise, scosse la testa senza darmi una risposta.
«Si, si non mi rispondere. Mostrerò il mio bel culetto al vicinato». Dissi mentre uscivo. E prima che potesse chiudersi la porta dietro di me, ero tra le sue braccia. Il mio posto preferito. Afferrò la coperta e me l'avvolse di nuovo intorno alle spalle.
«Che cosa devo fare con te?!» mi disse stringendomi a sé. Sorrisi e rimasi a guardarlo come amava tanto lui. Quello sguardo intenso che lo faceva diventare matto.
«No, non fare così». Sorrisi e gli diedi un bacio veloce.
«Perché no? Avevo capito che ti piacesse»
«Mi piace eccome ma poi non ti chiederò scusa per le conseguenze»
«Potrebbero piacermi» dissi sfidandolo. Mi sollevai sulla punta dei piedi, avvolsi le mie braccia intorno al suo collo, il mio naso contro al suo. La coperta si abbassò fino ai miei fianchi.
«Allie»
«Dimmi» gli dissi stuzzicandogli lelabbra con le mie.
«Potrei cambiare la mia colazione se continui-»
«Buongiorno Tyler» disse qualcuno all'improvviso. D'istinto tirai su all'instante la coperta per coprirmi. Mi voltai e vidi un signore con i capelli bianchi, la barba e una ciaccia marrone.
«Buongiorno Bob» disse Tyler alzando una mano per salutarlo e tenendo me, stretta vicino a lui, con l'altra.
«Bob?» chiesi.
«Si, vive qui con sua moglie» mi spiegò Tyler. Allora non eravamo soli.
«Arrivo con la colazione».
Rientrò in casa e io mi concentrai sul paesaggio. Davanti a me c'era una distesa verde con altre abitazioni tutte in legno. In fondo intravedevo un recinto di legno. Chissà dov'eravamo. Spostaipoi lo sguardo verso il tavolo che avevo visto la sera prima. Era apparecchiato per due: bicchieri, spremuta, biscotti e caffè. Ma quanto era dolce!

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Fidati di me
RomanceQuesta è una storia d'amore con la A maiuscola. L'amore vero, quello che ti fa venire le farfalle allo stomaco. Quell'amore che ti stravolge la vita e di cui non puoi più fare a meno. Allie è una ragazza semplice, dai buoni principi. Una ragazza che...