11.

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Il ritorno a casa fu silenzioso e tranquillo. A differenza del viaggio di andata, al ritorno mi sedetti nel sedile al centro. La mano di Tyler rimase intrecciata alla mia per tutto il tragitto di ritorno, tranne per qualche secondo in cui cambiava marcia. La mia testa appoggiata alla sua spalla. Un momento semplice, unico e speciale allo stesso tempo. Non desideravo nulla di più. Aveva ragione Lily, lasciarsi andare e non fermarsi mai alle prime impressioni ed ai primi dubbi, a volte non è poi così male. Tutto questo mi faceva stare bene, stranamente bene. Un bene che non riuscivo a spiegarmi. Ero uscita con altri ragazzi prima di Dean, anche solo per una cena o per un semplice giro in città ma con nessuno, nemmeno con Dean, mi sono mai sentita così. Così tranquilla, serena, al sicuro come con Tyler. Soprattutto al primo appuntamento. Non sapevo bene cosa stesse accadendo ma in questo momento non importava. Tutto questo mi stava facendo sentire bene, mi faceva sentire desiderata dopo tanto tempo e non volevo rinunciarci.

Tyler parcheggiò il pick-up affianco all'ingresso di casa. Le luci all'interno erano spente; Lily probabilmente era uscita. «Ti va di entrare per un caffè?». Volevo che questa serata durasse ancora un po' e sì, volevo passare ancora un po' di tempo con Tyler. Si voltò verso di me e mi diede un bacio sulla fronte. «Molto volentieri».

Una volta sistemati in cucina e nel frattempo che attendevamo il caffè mandai un messaggio a Lily per sapere dov'era e per che ora sarebbe tornata. Aspettai qualche minuto ma non ebbi nessuna risposta da parte sua. Sicuramente era fuori con qualcuno. Appena fu pronto il caffè, riempì due tazze e ne consegnai una a Tyler. «Mi serviva proprio» mi disse. «Sei stanco?» chiesi. «La notte dormo poco è solo per quello e se voglio arrivare a casa tutto intero è meglio che metta un po' di caffeina in corpo» «Se sei stanco puoi tornare a casa. Non mi offendo» «Non ti preoccupare. Ho voglia di stare con te e di certo non sarà il sonno a impedirmelo» «Va bene». Piaceva anche a me stare in sua compagnia, non sentivo il bisogno o la mancanza di qualcosa o di qualcuno. Bastava lui. Qualche minuto dopo il mio cellulare cominciò a squillare. Pensavo fosse Lily che avesse letto il mio messaggio ed invece era mia madre.

«Pronto» «Ciao tesoro» «Ciao mamma. Tutto bene?» «Si tutto bene, tu stai bene?» «Si sto bene. Papà?» «Sì, anche lui sta bene. Ho una notizia da darti» mi disse con un tono di voce euforico «Dimmi» «Il prossimo fine settimana veniamo a trovarti» «Il prossimo fine settimana? Come mai questa decisione? È successo qualcosa?». Solitamente mi danno un preavviso di più giorni, non sono mai così frettolosi di venire qui anche perché con i turni lavorativi di mio padre è un po' difficile partire nel giro di poco. «Ma come! Non sei contenta che veniamo a trovarti» «Certo mamma, solo che di solito prenotate i voli con largo anticipo, pensavo fosse successo qualcosa» «Si lo so ma tuo padre ha trovato un'offerta incredibile e per coincidenza combacia anche con i suoi turni» «Sono contenta. È da un po' che non vi vedo» «Esatto! Cosa mi racconti? L'università come va? Il lavoro?» 

Mentre mia madre mi faceva domande per avere un resoconto aggiornato della mia vita, io avevo di fronte gli occhi di Tyler che mi guardavano. Sono troppo profondi, hanno qualcosa dentro che non riesco ancora a decifrare. Non potevo parlare in quel momento con mia madre, l'avrei richiamata sicuramente domani. In questo momento non riuscivo a concentrarmi. 

«Tutto bene mamma ma ora sono un po' impegnata. Posso chiamarti domani?» «Sei impegnata a quest'ora? Sei al lavoro?» «No, mamma sono a casa ma sono con una persona> le dissi mordendomi il labbro e sperando che non facesse troppe domande. Tyler continuava a guardarmi con quel sorriso sulle labbra che mi faceva venire voglia di baciarlo. «E chi è?» «Un amico. Mamma davvero devo andare, ti racconto tutto domani va bene?» Tyler si mise a ridere e io non sapevo come nascondere l'imbarazzo. «Non mi devo preoccupare vero?» mi chiese. «No, non ti devi preoccupare» «Ok. Buonanotte tesoro. Chiamami domani quando vuoi» «Va bene. Buonanotte mamma». Agganciai e tirai un lungo respiro.

«Curiosa la mamma» mi disse Tyler una volta terminata la telefonata. «Si, molto curiosa» ammisi alzandomi per mettere a lavare la tazza ormai vuota. «Non li vedi molto a quanto pare» «No non molto. Mio papà lavora come soccorritore d'emergenza e a volte è molto difficile avere dei turni di lavoro decenti e mia madre anche se lavora part time e potrebbe venire qui più spesso ha paura di volare e non sale su un aereo senza mio padre a fianco. Hanno trovato una buona offerta per il volo e mio padre riesce a farlo combaciare con il lavoro, quindi, arrivano il prossimo fine settimana» «Sarai contenta immagino> «Si ormai è qualche mese che non li vedo>. Mi raggiunse con la sua tazza, la depositò nel lavandino, mi cinse la vita e mi fece voltare. Indossavo ancora le scarpe con il tacco e riuscivo ad avere il suo viso ad un'altezza accettabile. Mise le mani sui miei fianchi e avvicinò il suo viso al mio. «Quindi io sarei un amico?» mi chiese. Beh, in realtà non sapevo esattamente cos'eravamo e poi era la prima cosa che mi era venuta in mente soprattutto visto che si trattava di mia madre. Non volevo che iniziasse a fare domande strane e inopportune soprattutto davanti a lui. «Stavo parlando con mia mamma. Non sapevo cosa dirgli. Fino a qualche ora fa ci definivo con quel termine e poi è stata la prima cosa che mi è venuta in mente» ammisi. «Direi che dopo stasera possiamo abbandonare la parola amici. Che ne pensi?» «Io direi che sono d'accordo con te» «Mi fa piacere. Meglio mettere in chiaro le cose fin da subito» mi disse sorridendo e stringendomi più vicino a sé. Dovevo cercare di mantenere il controllo perché quando era così vicino il mio cervello entrava in corto circuito e non ragionavo più lucidamente.

Le sue labbra erano ormai a pochi centimetri dalle mie quando sentimmo la porta chiudersi. Appena ci voltammo comparve Lily ed un altro ragazzo sulla soglia della porta della cucina. «Cosa ci fate qui?» ci chiese Lily. «Abbiamo preso una tazza di caffè» le dissi uscendo dalla presa di Tyler. «Si ho notato» «Tu dove sei andata?» «Siamo andati a bere qualcosa al bar del centro. Tyler ti sei comportato bene?» «Lily» le dissi lanciandogli un'occhiataccia. Tyler si mise a ridere. «Allie è importante per me saperlo così nel caso contrario gli faccio un bel discorso su come ci si comporta con una ragazza, soprattutto se quella ragazza è la mia migliore amica» «Stai tranquilla Lily è andato tutto bene e non ho nessuna intenzione di comportarmi male» ammise Tyler. «Bene mi fa piacere. Ora vado che Paul mi sta aspettando» «Paul sarebbe - «Un amico» disse con un sorriso finto e sparì dalla nostra visuale.

La storia con Lily si ripete di sera in sera. Ormai sono anni che spero che riesca a mettere la testa a posto e che riesca ad impegnarsi sul serio, ma credo che per tutto questo debba attendere ancora un po'.

«Non è un amico vero?» mi chiese Tyler volandosi a guardarmi. «Si se intendi amici di letto». Sorrise «Immaginavo». Stavo tornando a sistemare le cose lasciate nel lavandino quando Tyler mi bloccò «Dove eravamo rimasti?» «Alla parola amici» «Ah giusto abbiamo messo in chiaro se non siamo amici» «Beh si lo abbiamo messo in chiaro». Sorrisi. «Scricciolo» mi disse a bassa voce. Appoggiai le mani sul suo petto e sentii la sua stretta sui miei fianchi farsi sempre più forte e il suo respiro accelerare sempre di più. Spostai le braccia intorno al suo collo e mi avvicinai di più a lui. Cinse la mia vita con le braccia e mi strinse a sé.

«Allie» disse con un sospiro. «Che c'è» «Cosa stai facendo?» mi chiese. «Nulla» ammisi avvicinando le mie labbra alle sue. Non si mosse. Chiuse gli occhi e appoggiò la sua fronte alla mia. Volevo averlo vicino ancora una volta. Volevo un altro bacio come quello al lago, volevo sentire di nuovo le sue labbra sulle mie. «Stai mettendo a dura prova il mio autocontrollo» mi disse avvicinandosi un po' di più. «Non sto facendo nulla» «Come ti ho già detto: fai molto senza che tu te ne renda conto» mi sussurrò a un centimetro dalle mie labbra. «È il caso che io vada a casa» «Potresti rimanere ancora per un po'» «Mi piacerebbe molto restare ma è meglio che io mi allontani da te. Almeno fino a domani». Mi diede un secondo bacio. Era un bacio lento, dolce. Le sue mani si spostarono dalla mia vita alle mie guance e dopo qualche secondo si staccò da me, tenendomi il viso fra le mani. «Domani sei in università?» mi chiese allontanandosi e andando a prendere la giacca. «Sì domani mattina» «Ok, ti chiamo domani» «Va bene» «Buonanotte scricciolo» «Buonanotte». Depositò un ultimo bacio sulla mia fronte e lo accompagnai alla porta.



>>>SPAZIO AUTRICE<<<

Ciao lettrici!!

Cosa ne pensate di Tyler? Vi sta piacendo il suo personaggio? 

Allie, invece? Cosa ne pensate dei suoi tanti dubbi?


Spero che vi stia piacendo! Vi ringrazio ancora per dedicare un pò del vostro tempo alla mia storia.

Un bacio Jess!

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora