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«Dovrei pensare di traferirmi qui» disse Scott mentre passeggiavamo a pieni nudi sulla spiaggia. Non c'era molta gente e la temperatura era fresca al punto giusto. 

«Cos'è non ti piace più la vita di città?» gli chiesi prendendolo in giro. 

«No, la città è bella, movimentata ma qui puoi prenderti un'ora di pausa, venire al mare e staccare la testa> 

«Hai bisogno di staccare la testa?» gli chiesi cercando di capire cosa nascondesse. Era mio fratello e lo conoscevo fin troppo bene per sapere che c'era sotto altro. 

«Allie ormai ho trent'anni, tu ti sposerai. Il tempo scorre e neanche ce ne accorgiamo»

«Che succede Scotty?! Se non stai più bene a Chicago lo sai che puoi sempre tornare a Boston o venire qui. Sei bravo nel tuo lavoro e non avrai di certo problemi a trovare dei nuovi clienti». Se questo fosse stato il problema avrebbe potuto trovare una soluzione nemmeno troppo impegnativa. 

«No a Chicago mi trovo bene solo che ultimamente sono cambiate alcune cose». 

Alle sue parole corrugai la fronte.  «Cosa intendi?» 

«Potrei aver cominciato a pensare a farmi una famiglia, avere dei figli. Ho un buon lavoro, del tempo libero e i bambini mi piacciono» non riuscivo a credere a quello che mi aveva appena detto. Il mio fratellone donnaiolo voleva mettere radici?! Doveva essere successo qualcosa.

«Lo sai vero che per fare dei figli hai bisogno di una donna? A meno che tu mi stia nascondendo qualcosa> dissi fermandomi davanti a lui con aria minacciosa. Si limitò a sorridere senza dire una parola. Lo sapevo! C'era sotto qualcosa. 

«Sputa il rospo!» 

«Allie non lo sa nessuno. Solo tu» 

«Ok, non lo dirò a nessuno» me lo sarei tenuta per me, mi bastava che iniziasse a parlare. 

«L'unica persona a cui ti concedo di dirlo è Tyler» 

«Si ok Scott ora parla. Ti prego». Non resistivo più. Volevo sapere. 

«Ok, ok. Potrei essermi innamorato» Mi uscì automaticamente un sorriso. Eccolo! Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Doveva solo trovare la persona giusta. 

«Quasi non ci credo. Il mio fratellone innamorato. Deve essere proprio speciale questa ragazza» dissi mentre ricominciavamo a camminare. 

«Si lo è e sono sicuro che ti piacerà» 

«Come si chiama?». Ora volevo sapere davvero tutto. 

«Gwen. È un insegnante d'arte all'università» 

«L'arte. Mi è sempre piaciuta. Sarei curiosa però di sapere cosa centri tu con l'arte> dissi prendendolo in giro. Non me lo vedevo proprio ad una mostra d'arte o a cose simili. 

«Proprio nulla. Ci siamo conosciuti in un bar. Una partita a biliardo e...» 

«Ed è scoppiata la scintilla». 

Sorrise «Si. Mi è piaciuta fin da subito e poi è dolce e paziente> 

«Che con te è una qualità che non deve mancare». Mio fratello aveva un carattere particolare e a volte era necessaria davvero tanta pazienza. «Sei felice?» gli chiesi poco dopo. Era la cosa che contava di più. 

«Sì e non mi sentivo così...praticamente da sempre» 

«Sono contenta Scott. Davvero» gli dissi rivolgendogli un sorriso. 

«Pensavo di venire con lei a Boston per il tuo compleanno. Vorrei che la conoscessi» disse un po' in imbarazzo. Era una cosa nuova per lui. Non ha mai portato una ragazza a casa dopo il liceo e non era di certo nulla di importante. Dalle sue parole questa volta è davvero sicuro. 

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora