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Il ritorno fu anche fin troppo breve. Prima di rientrare a casa ci fermammo a casa di Bob e Mary che furono felici di vederci entrare in casa. Mary si adoperò subito a preparare il caffè mentre Nick e Tyler si misero sul divano con Bob a discutere sul da farsi.

«Sarà perché sono incinta ma questa camminata mi ha distrutto» disse Lily togliendosi la giacca e mettendosi comoda sulla sedia della cucina.

«Cara è solo l'inizio. Deve ancora crescere quel piccolo» 

«Diventerò una botte!». Sorrisi alle parole di Lily. Non sarebbe mai diventata una botte. Si, avrebbe messo su chili ma sarebbe rimasta bella uguale. D'altronde stava mettendo al mondo un bambino. 

«Finalmente ti vedo sorridere» esclamò Lily distogliendomi dai miei pensieri. 

«Mi è piaciuta la frase che hai detto» le spiegai cercando di rimanere sul vago. Non avevo voglia di affrontare l'argomento. Stavo bene ma ovviamente il pensiero di tornare a casa e tornare in tutto quel casino mi faceva preoccupare. Una cosa buona c'era: domani avrei rivisto Scotty dopo mesi. Questa era una bella cosa.

«Che succede?» mi chiese appoggiando le mani sul tavolo in modo inquisitorio. 

«Nulla Lily, pensavo alla situazione a casa. È tutto ok. Non ti preoccupare» 

«Ti giuro che se vedo ancora quel muso imbronciato, appena torniamo a casa disordino tutti i tuoi libri». 

Sorrisi. La sua era una vera e propria minaccia. Avevo una sorta di "ossessione" peri miei libri e per come andavano sistemati La mia libreria era ordinata in base al genere, colore e numero di volumi. Ancora non ero arrivata a metterli in ordine alfabetico, quindi, non era così grave. 

«Precisiamo che non ho il broncio e poi sono felice che domani arriva Scott» le dissi afferrando la tazza di caffè che mi passò Mary. 

«Chissà se tornerà per il tuo compleanno. I tuoi ci saranno vero?» mi chiese Lily. Lo speravo tanto. Non hanno mai mancato un anno. 

«È il tuo compleanno tesoro?» mi chiese Mary intervenendo. 

«Il prossimo mese» le spiegai. 

«Magari potreste venire anche tu e Bob> disse Lily subito dopo. 

«Farai una festa?» mi chiese Mary. 

«No, nulla di impegnativo però se voleste passare mi farebbe piacere». Amavo avere intorno persone della famiglia. Bob e Mary erano parte della famiglia di Tyler, mi avevano accolto a braccia a parte e ormai facevano parte della mia vita. 

«Certo tesoro, non mancheremo. Avrò l'occasione per far muovere quell'orso di Bob». A quella frase sia io che Lily scoppiamo a ridere. Con loro non ci si annoiava mai. Stavamo continuando a chiacchierare quando ci raggiunsero al tavolo anche Nick, Tyler e Bob. I nostri sguardi si posarono su di loro in attesa di ricevere una risposta che poco dopo non mancò di arrivare. 

«Domani si torna a casa. Lo sceriffo ha terminato le indagini e si può rientrare in casa. Hanno trovato delle impronte lunga la ringhiera della scala e sono in cerca di questo tizio». Non potevo credere alle parole di Tyler. Certo non voleva dire che era tutto sistemato ma magaripoteva essere l'inizio per risolvere il problema.

«Sarà sicuro Tyler?» gli chiese Mary preoccupata. 

«Si. Per i primi giorni ci sarà una macchina in borghese poco lontano da casa. Vedremo se la situazione rimane tranquilla» 

«Avere la polizia a sorvegliare la zona è già una buona cosa» continuò Nick. 

«Hai sentito anche Fred» chiesi a Tyler. 

«Si, da quando siamo qui sembra tutto tranquillo, anche secondo lui è una buona idea tornare» 

«Hanno combinato diversi casini e di certo avere la polizia in giro non gli aiuta. È un punto a nostro vantaggio» disse Bob. Sembrava che non ci fosse ragioni per non tornare. Si, mi preoccupava un po' la cosa ma l'avremmo affrontata. Ero sicura che una volta rientrata a casa sarebbe passata tuta questa preoccupazione. 

«Forse faccio una domanda stupida ma come torniamo a casa?» domandò Lily. Non aveva poi tutti i torti. 

«Il pick-up di Tyler non è ancora pronto. Bob accompagna me e te in macchina e Tyler ed Allie prendono la moto» delle parole di Nick mi rimasero a mente le ultime due. Prendiamo la moto? Io non ero mai salita su una moto. 

«Scricciolo cos'è quella faccia» mi disse Tyler voltandosi verso di me con il sorriso sulle labbra. 

«Nulla...la moto... va bene» dissi facendo finta di nulla. 

«Sicura?» 

«Si» dissi alzando le spalle. Due ore in moto non mi avrebbero ucciso no?! 

«E Scott?» chiese Lily. 

«In moto ci mettiamo sicuramente meno tempo. Passiamo a prendere la vostra auto e andiamo in aeroporto» spiegò Tyler. 

«Se partiamo presto riusciamo a fare tutto senza problemi» continuò Nick. Avevano pianificato tutto alla perfezione. 

 Qualche secondo dopo mi squillò il cellulare. Appena lo schermò si illuminò sorrisi. Era Scott. Mi alzai e uscì sul patio a rispondere. 

«Ciao Sorellina» 

«Ciao Scotty. Tutto bene?» 

«Si, tu come te la passi?» 

«Bene, siamo fuori città per il fine settimana» domani gli avrei spiegato meglio la situazione ma per ora bastava questo. 

«Ti stai divertendo?» 

«Si, non mi posso lamentare» 

«Sei felice?» quella domanda...sapevo dove voleva andare a parare. Lo conoscevo fin troppo bene.

«Chiedimelo Scott. Lo so cosa vuoi sapere» 

«Ti sta trattando bene? E soprattutto si sta comportando bene». 

Lo sapevo! «Si Scott. Sono sicura che ti piacerà» 

«Lo spero. Ricordati di me domani mattina» 

«Segnato in agenda! Non vedo l'ora di vederti» 

«Anche io sorellina. Ti scrivo appena parto. A domani» 

«A domani Scotty». Sorrisi e agganciai. Tornai dentro dagli altri e appena mi sedetti Tyler si voltò verso di me «Tutto ok scricciolo?» 

«Si era Scott» 

«Ok» sorrise e tornò ad ascoltare Bob.

Bob e Mary fecero di tutto per far sì che restammo a cena. Passammo un bellissimo pomeriggio in loro compagnia e la cena era di dovere. Mary, poi, cucina davvero divinamente. 

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora