Ed è solo l'inizio

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Capitolo 5

☯︎︎Jungkook's POV☯︎︎

Mi alzai all'alba perchè volevo vendere al più presto l'anima di quel kappa per ricavarne qualche Shiki. Non era una creatura rara, ma valeva comunque un pasto.

Riconobbi da lontano la bottega giusta. C'erano giare di terra cotta appese all'esterno, chiuse da un piccolo tappo; esattamente come quella che tenevo legata alla cintura.

Una signora di mezza età stava soffiando attraverso un bastoncino sottile, alla cui estremità si formò una bolla trasparente. Aveva una cosistenza strana, sembrava morbida, perchè con delle pinze iniziò a modellarla. Non avevo visto niente di simile e ne rimasi incantato come se fosse una magia.

<< E' una nuova tecnica. >> mi spiegò la signora con un sorriso tenero. << Questo materiale viene ricavato grazie a una lunga lavorazione. E' leggero come il vetro e resistente più di un diamante. >>

<< Si possono forgiare delle armi con questo? >>

<< Non lo abbiamo ancora testato, ma credo di sì. >> i miei occhi luccicarono e la signora mi avvertì subito. << Costa caro, ragazzo. Servono molti demoni per crearne una piccola parte.>>

Vendetti il mio misero kappa con la delusione nel cuore, avrei davvero voluto maneggiare un materiale del genere. Nel mio villaggio era già un miracolo avere a disposizione un po' di metallo per forgiare gli utensili più semplici.

Con quei pensieri, girovagai per le strade senza una meta precisa e tornai alla locanda solo quando il sole era già in alto da un pezzo. Sora era ancora a letto con la bocca spalancata e un lungo solco che le attraversava il viso. Il guanciale era in disparte come sempre, perchè diceva di non riuscire a dormire su "quel coso spacca-collo".

Chissà su che cosa dormiva solitamente.

Mi accovacciai accanto a lei sogghignando in silenzio e la sovrastai, pronto a spaventarla con un urlo. Invece ricevetti una testata sulla fronte come punizione per le mie intenzioni malvagie.

<< Cosa avevi intenzione di fare? Pervertito! >> strillò Sora mentre si massaggiava la testa.

<< Pervertito? Non penserai davvero che volevo toccarti. >>

<< Allora sei un feticista! >> esclamò e poi sbuffò. << Dopotutto, non puoi essere così bello e non avere uno strano vizio. >>

Strabuzzai gli occhi più di una volta, forse non avevo sentito bene. Invece il suo rossore improvviso sulle gote confermó i miei dubbi e rimasi senza parole.

Dovrei ringraziarla? Oppure ignorarla?

<< Comunque, volevo solo svegliarti. >> dissi a bassa voce prima di uscire dalla stanza.

Ero stato costretto ad andarmene perchè il mio cuore batteva all'impazzata. Controllai che Raiden fosse ben nutrito e dissetato, riuscendo a calmarmi di nuovo nel frattempo. Anche se, non appena Sora montò in sella, provai la stessa agitazione senza capirne appieno il motivo.

O forse lo sapevo, in fondo.

Non avevo mai avuto molto tempo per interagire con le ragazze a differenze di molto miei coetanei, perché io dovevo lavorare per ripagare la mia famiglia adottiva.

Anche se, non era proprio così.

Le mie esperienze adolescenziali con l'altro sesso erano da dimenticare, dettate solo dall'istinto o dal vantarsi con gli amici davanti a qualche sorso di soju. Non avevo idea di come affrontare le più semplici situazioni con una ragazza che non avessero un secondo fine. E poi dopo quella sera prima della mia cattura, la sola presenza femminile mi metteva a disagio. Perché una semplice avventura tra amici si era trasformata nel mio peggiore incubo.

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