Buco nero

94 16 12
                                    

Capitolo 51
☯︎︎Sora's POV☯︎︎

Un dolore lancinante mi costrinse ad aprire gli occhi. L'aria puzzava di umido e muffa. Il soffitto sopra di me era composto da sassi scuri, negli angoli delle pareti colavano mucchietti di muschio. Confusa, guardai il mio corpo coperto solo dalla sottoveste leggera, infatti avevo freddo. Il bagliore del fuoco acceso mi impedì di vedere la figura che stava trafficando qualcosa sulle mie gambe. Ancora dolore, questa volta più forte di prima.

«Calma, altrimenti non riesco a medicarti.» era la voce profonda di Taehyung.

«Come? Sono ferita?»

«Niente di grave, ma non riuscirai a camminare per qualche giorno» disse semplicemente.

«Perchè non se ne sta occupando Jin? Dove sono gli altri?»

Taehyung non rispose, mentre io iniziavo a mettere a fuoco l'intera stanza. Il calore proveniva da un buco al centro del pavimento, distante da me, ed era l'unica fonte di luce perchè non c'erano finestre. Una grata nel soffitto lasciava passare l'ossigeno, ma il cielo non era visibile, quindi non capivo nemmeno se fosse giorno o notte. Lo spazio era privo di qualsiasi mobilio, un solo tavolo era presente con qualche pentola sopra la superficie logora.

Sollevai leggermente il capo per controllare le gambe e vidi una fasciatura intorno alla coscia destra, un'altra sulla sinistra. Taehyung si era allontanato per ravvivare il fuoco, in silenzio.

«Che sta succedendo?» chiesi di nuovo.

Non ricordavo di essere stata ferita, e poi ad entrambe le gambe. Quel ragazzo mi stava suscitando una sensazione strana e spaventosa. Avevo l'impressione di essere rinchiusa lì sotto come se fossi caduta in una trappola.

«Con quelle ferite non potevi continuare, quindi gli altri hanno proseguito senza di noi.» spiegò Taehyung con un tono piatto.

«Non è possibile...non ci credo...»

Mi alzai dal futon con uno scatto nonostante il dolore tremendo. Volevo uscire da lì. Jin, Namjoon e Jimin non mi avrebbero mai abbandonata, nemmeno se fossi stata in fin di vita.

Taehyung mi raggiunse subito con un'espressione furiosa. «Non devi camminare.»

Mi ricordavo che stavamo nuotando verso la riva, io ero rimasta più indietro rispetto gli altri. Poi qualcosa mi aveva trascinato sott'acqua dai piedi, dopo di che il buio.

«Lasciami passare!» ordinai spazientita.

Stavo ignorando la morsa dolorosa che mi stringeva entrambe le cosce, anche quando Taehyung mi afferró il braccio per impedirmi di raggiungere la porta. Strattonai l'arto mentre gli urlavo di mollarmi e nel farlo qualcosa cadde dal suo kimono. Una pallina rotoló lontana da noi, era trasparente ed aveva una cordicella.

Sgranai gli occhi nella più totale e sgomenta sorpresa: il mio campanello.

«Tu...» balbettai. «L'hai preso tu.»

Feci per recuperarlo, ma la mano grande di Taehyung me lo impedì. In una sola mossa, ero di nuovo sul futon con due manette ai polsi che non avevo notato poco prima. Le catene erano inchiodate alle pareti. Infinite domande mi affollavano la mente, così tante da provocarmi dei capogiri.

lui raccolse il ciondolo e lo posó sul tavolo, sicuro che non sarei mai riuscito a raggiungerlo.

«Cosa sta succedendo? Perché mi fai questo?»

«È l'unico modo per assicurarmi che tu non esca.» disse lui con la voce neutra.

Tirai le catene di ferro e mi ferii subito la pelle intorno ai polsi. Sentii le lacrime spingere dolorosamente contro gli occhi mentre mi dimenavo nelle manette, invano. Taehyung mi guardava con lo sguardo neutro, come se fossi una creatura insignificante da ignorare.

The Eternal☯︎︎j.jk☯︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora