The Eternal☯︎︎j.jk☯︎︎

Caccia alle foglie d'autunno

⛩Capitolo 32⛩
☯︎︎Sora's POV☯︎︎

Tutto quel salire e scendere spesso mi provocava la nausea, soprattutto quando la nebbia si infittiva. Attraversammo boschi, ruscelli, cavità rocciose per giorni. Il paesaggio non mutava mai, il manto arancione degli alberi si stendeva per diversi chilometri e sembrava non avere fine. La scia rossa ricalcolava spesso un percorso nuovo, come Google maps quando non svoltavi nelle strada giusta. Era colpa dei continui cambiamenti di direzione per trovare il percorso più agibile e meno impegnativo.

I boschi non erano per niente silenziosi: si udivano versi, echi, fruscii che appartenevano a demoni e mostri. Jin aveva una vasta conoscenza e si premurava di spiegarmi ogni singolo suono per distinguerlo. Ad un certo punto, mi indicò una roccia in lontananza sulla quale si ergeva una piccola figura. Sembrava una marmotta, invece mi spiegò che si trattava di uno Yamabiko, una specie di scimmia che emetteva echi per tutta la montagna. Ero affascinata da tutto ciò che mi raccontava e persino Namjoon non era da meno. Conosceva gli astri ed ogni costellazione, spesso si poneva domande molto all'avanguardia rispetto alla sua epoca.  Infatti una sera mi illustrò le quattro costellazioni principali che davano il nome alle loro terre ed influivano sul clima di ognuna.

«Da quando mi hai parlato della profezia non faccio altro che pensarci.» mi confessò mentre il fuoco scoppiettava alle nostre spalle. «Quando i quattro guardiani si ricongiungeranno, la nostra salvezza giungerà, il sole che dissiperà le tenebre più profonde. E' chiaro che intende l'allineamento degli astri che alimenterà la forza di Izanami, ma il sole...se si riferisce alla Dea Amaterasu...»

«La Dea del sole?»

«La divinità più potente di tutte. Mi chiedo se uno degli Eterni che rimangono sia stato scelto da lei. Però, deve essere qualcuno in grado di sopportare la sua forza estrema. Non è stato facile governare Susanoo, soprattutto per colpa della sua indole violenta. Quindi spero che quella persona riesca a contenerla senza impazzire.»

«Amaterasu e Susanoo sono fratelli, vero?»

Namjoon confermó con la testa. «Anche Tsukuyomi lo è. Infatti non capisco perché Yoongi vi abbia attaccato in quel modo, c'è qualcosa che non torna. Tra i tre fratelli non corre buon sangue, ma cercare di uccidere il prescelto di Raijin, è piuttosto estremo. Dovremmo avere un nemico comune, non combattere tra di noi.»

Si alzó spazzolandosi il kimono blu privo di decori, le punte dei suoi capelli si fondevano al colore scuro del tessuto. «Yoongi è sempre stato riservato e non mi hai mai detto veramente ciò che provava, ma riuscivo a comprenderlo. Invece quando ho lasciato il palazzo, non lo riconoscevo più.»

Jungkook si propose per il cambio della guardia in quel momento e così quella notte sognai profondamente come non accadeva da tempo. Vidi una landa punteggiata da fiori di diversi colori che mi sembrava di conoscere. Una voce chiamava qualcuno, un nome diverso dal mio ma incomprensibile. Il richiamo, però, sembrava essere rivolto a me ed era insistente. Il vento scompigliò i petali variopinti, poi un ragazzo apparve in mezzo ad essi. La sua figura era oscurata come se il sole non potesse illuminarlo, per cui non riuscii a vedere il suo viso. Ad un certo punto tutto divenne più confusionario e senza senso. Immagini causali si alternavano una dopo l'altra: la scia rossa collegava tutto come se fosse l'unica certezza in quel caos grattacapo. La profezia cominciò a risuonare come una cantilena in sottofondo, mentre distinsi il ricordo dell'imperatore Yoongi che sguainava la sua spada e il suo occhio azzurro che luccicava sotto la cicatrice. E poi ancora, il lago placido al centro del quale sorgeva il palazzo dorato. La visuale si allontanò talmente tanto da mostrare l'intera isola di Chimera: un cerchio quasi perfetto in mezzo all'oceano risucchiato in un buco nero che si plasmò in una specie di pietra verdastra a forma di goccia. Infine un paio di occhi gialli dominarono la scena, gli stessi che avevo visto in mezzo al bosco poco tempo prima e finalmente mi svegliai.