⛩Capitolo 34⛩
☯︎︎Sora's POV☯︎︎Ad un certo punto sentii una voce tra gli alberi e dei passi concitati.
«Sora! Dove sei?» era Jin.
«Qui! Più avanti!»
Il ragazzo giunse come un angelo caduto dal cielo, una benedizione inviata dagli dei. Rallentò quando vide il petto sanguinante di Jungkook e la sua espressione disse più di mille parole. Si lasciò sfuggire un'imprecazione, mentre lo aiutavo a caricarlo sulla schiena.
Tornammo verso la piccola casa, Namjoon ci stava aspettando sull'uscio e sgranò gli occhi quando posammo Jungkook sulla stuoia di paglia.
Respirava a malapena.
Aiutai Jin a spogliarlo mentre Namjoon accendeva il fuoco per riscaldare l'ambiente.
«Dobbiamo tenerlo fermo, l'acqua sacra brucerà molto. Bisogna ripulire tutto il veleno demoniaco.» disse e così anche Joon si offrì per tenergli le braccia.
«Era un demone?»
«Una Yamauba, la strega della montagna. Sono stato un'idiota a non capirlo subito.»
Per fortuna la bisaccia era ancora piena perchè non ne avevamo avuto ancora bisogno, ma andava centellinata. Quando l'acqua colò sulla ferita, Jungkook iniziò a gridare. Si dimenò sotto le nostre prese, tanto che riuscì a spingermi all'indietro liberando il braccio. Aveva il viso contratto in una smorfia di dolore puro e cercò di portarsi la mano sul petto più di una volta.
«Sora, senza di te non possiamo. Pulisci tu la ferita...noi lo teniamo.» mi pregò Jin.
«No, non posso...io...non...» lo interruppi scuotendo la testa.
«Fidati di me. Sei l'unica che può farlo farlo e salvarlo. Ti guiderò io, stai tranquilla.»
Volevo solo piangere e non vederlo soffrire in quel modo. Era una doppia tortura. Deglutii a vuoto e mi inginocchiai accanto a Jungkook che si era di nuovo calmato, ma respirava a fatica. Guardai Jin per un istante con una supplica negli occhi, sperando che capisse. Con le mani agitate, bagnai la pelle slabbrata distogliendo lo sguardo continuamente perchè rischiavo di vomitare. Le urla di Jungkook erano talmente forti da ferirmi i timpani e il cuore da parte a parte. Mi sembrava di aver ingoiato una manciata di chiodi.
Quando conclusi la parte più devastante, mi guardai le dita macchiate del suo sangue e del suo dolore. Fu in quel momento che crollai. Le mie lacrime si mescolarono al liquido rosso sui miei palmi, liberando tutto ciò che avevo trattenuto fino a quel punto. Jin mi ripulì le mani sporche con un panno umido mentre io non riuscivo nemmeno ad alzarmi.
«Dobbiamo occuparci anche delle tue ferite.» mi disse mentre non smettevo di piangere.
Lo guardai disperata e lui mi abbracciò. Non lo aveva mai fatto prima di allora. Eravamo in ginocchio accanto a Jungkook che rantolava nella sua fasciatura stretta che era già macchiata di sangue.
«Siete al sicuro adesso. Va tutto bene.» Namjoom mi stava sorridendo dolcemente.
Restai ancora un po' tra le braccia di Jin, poi lasciai che disinfettasse i tagli più profondi che avevo sulle braccia e sulle gambe. Fasciò persino la mia spalla destra che aveva subito un brutto colpo durante la caduta e anche la mia schiena non era illesa. Ringraziai entrambi per il loro aiuto e poi tornai da Jungkook che continuava a muovere il capo in sofferenza.
«Sora...» era la sua voce, flebile e quasi impercettibile.
Le iridi scure visibili tramite una fessura stretta, deboli e stanche ma vive. I capelli sparsi a raggiera sul pavimento di legno incorniciavano il viso pallido e sudato.
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The Eternal☯︎︎j.jk☯︎︎
FantasíaIn un terra lontana, dove gli dei esistono ancora, una ragazza incontra Jungkook per puro caso o volere del destino? Una profezia antica e una forza oscura. I guerrieri prescelti riusciranno a proteggere il loro mondo? ☯︎︎Edit e copertina by me☯︎︎