Il suono della neve

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Capitolo 15

Sora's POV

<< Per quanto tempo ho dormito? >> domandai a Jungkook con la poca voce che avevo.

Solo parlare mi richiedeva uno sforzo immane, il mio fiato si facevano subito più affaticato.

<< Per tre giorni. >> rispose lui mentre mi asciugava la fronte bagnata di sudore.

La febbre era diminuita, ma il mio corpo continuava a soffrire di sbalzi termici. Nonostante il lungo riposo, gli occhi mi dolevano per la luce che entrava dalle finestre. La bufera si era fermata ed un sole splendente illuminava la piccola stanza. Vidi un futon accanto al mio, presupposi che Jungkook avesse sempre dormito lì per tenermi sott'occhio. Poi vi era un altro giaciglio, ben sistemato, dall'altra parte del fuoco centrale. Sicuramente apparteneva al ragazzo che ci aveva salvato, Jungkook mi aveva spiegato cosa era accaduto.

Parli del diavolo e spuntano le corna. Pensai quando il ragazzo tornó con della legna tra le braccia.

Per poco non ebbi un infarto, quando si voltó verso di me.

<< Seokjin?! >> esclamai, iniziando a tossire subito dopo.

Il giovane si immobilizzò come se gli avessi appena lanciato contro un incantesimo.

<< Ma non mi hai detto di chiamarti Jin? >> chiese Jungkook con l'aria confusa.

<< Appunto, vorrei sapere come conosce il mio vero nome. >>

Mi morsi l'interno della guancia con difficoltà, non sapendo come cavarmela. Incolpai la mia ottima intuizione, ma non lo convinsi del tutto. Siccome era stato fin troppo gentile con noi, Jungkook fu costretto a spiegare le mie origini sperando nel suo buon cuore.

<< Non ti chiederò perché usi un soprannome, ma in cambio ti prego di mantenere il segreto. >> disse alla fine il mio compagno.

<< Non è nel mio carattere fare la spia. Potete dormire tranquilli. >> Rispose senza espressione, niente lo aveva scosso. << Sono un guerriero, mantengo sempre la parola data. >>

Mi distrassi perché un odore speziato si insinuó nelle narici fastidiosamente. Mi spiegarono che Jin aveva spalmato un unguento alle erbe sul mio torace per liberarmi un po' le vie respiratorie. In effetti, odorava di eucalipto mischiato ad altro. Jungkook uscì dalla stanza per procurarsi altre medicine e così rimasi sola con Seokjin. Era davvero identico all'idol del mio mondo, forse un po' più muscoloso. I suoi capelli erano legati in una piccolissima coda, castani e lisci. Sistemó la legna che bruciava costantemente, mentre sogghignava senza motivo, o almeno così pareva.

<< Siete una bella coppia. >> disse all'improvviso.

<< Non stiamo insieme. >> mormorai debolmente.

<< Davvero? Eppure lui è stato tutte le notti abbracciato a te con una mano sul tuo torace per controllare che respirassi sempre. >>

Avvampai immediatamente, quanto odiavo le reazioni involontarie del mio corpo.

<< Ti emozioni per così poco? Siete davvero due ragazzini. >>

Rettificai, era più seccante dell'altro Seokjin. << Perché? Tu quanti anni hai? >>

<< Ventotto. >>

Aveva solo cinque anni più di Jungkook e sei più di me, eppure si atteggiava come se fosse un anziano saggio.

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