Capitolo 11

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Arrivo davanti a casa dell'amica di Marti e suono. Poco dopo lei esce dal portone e mi corre subito incontro. Forzo un sorriso e la prendo per mano, trascinandola con me fino ad arrivare ad un ristorante non troppo lontano.
Ci sediamo e ordiniamo qualcosa, poi cominciamo a parlare del più e del meno.
Durante tutta la cena però non faccio altro che pensare a quel bacio e alle sue maledette parole "possiamo fare come se niente fosse successo?" Quelle parole non lasciano la mia mente nemmeno per un instate, ma nemmeno io capisco il perché. Insomma sono etero e sono fidanzato con una ragazza bellissima, ma allora perché mentre ci baciavamo il mio stomaco non la smetteva di ruotare?Perché quando mi ha chiesto di fare come niente fosse il mio cuore è andato in frantumi? E soprattutto, perché mi da così fastidio sapere che in questo momento lui ed Aurora sono insieme a fare chissà cosa.
"Tanc sei sicuro che vada tutto bene?" Martina richiama la mia attenzione ed io annuisco solamente "Sei strano stasera. Che ti succede?" In questo momento non so cosa sia meglio fare.

Dovresti dirglielo, però forse non capirebbe e penserebbe che la stai usando.

Eh no. No che non glielo dico. Non posso. Le farei del male ed io non voglio. E poi comunque io e Lele siamo amici, questo bacio è stato uno sbaglio
Si però uno sbaglio fantastico
Si. È stato fantastico ma è pur sempre stato uno sbaglio.
"Nulla Marti. Sto bene. Stavo solo pensando a cosa staranno combinando Lele e Aurora" mi guarda interrogativa "Vuoi che li chiami? Magari ci vediamo così ti rilassi un po'. Sembri teso" nego con la testa "Non sono teso. Sto bene. Se vuoi chiamarli puoi, ma io sto bene. Davvero" mi guarda per qualche secondo e poi annuisce.
Quando usciamo dal ristorante le riprendo la mano e la conduco in un parchetto li vicino.
Appena arriviamo la faccio sedere sul prato e poi mi metto accanto a lei "Tanc sappi che se avrai bisogno di parlare, di qualsiasi cosa, puoi parlarne con me." Questa affermazione mi coglie alla sprovvista e per i primi 5 minuti non so cosa risponderle, ma poi le sorrido e la abbraccio cogliendola di sorpresa "Grazie mille. Sei fantastica" mi stacco dall'abbraccio e appoggio le mie labbra sulle sue. È un bacio lento, che non ha nulla a che vedere con quello che io Lele ci siamo dati oggi, non c'è passione o desiderio in questo bacio. Non c'è il metallo del piercing di Lele a sfiorarmi la lingua, c'è solo un'estrema voglia di essere amato, e in questo momento lui è l'unico che potrebbe colmarla del tutto, ma questo non è possibile. Io sono etero e sono fidanzato con Martina. E poi per Lele quel bacio non ha significato nulla.
Io e Martina veniamo bruscamente interrotti da un voce stridula ed insopportabile "Quanto siete carini!" Urla Aurora sbattendo le mani come una bambina. È davvero ridicola, tanto ridicola che scoppio a ridere.
"Anche voi qui?" Chiede poi Lele cambiando totalmente discorso "Si. Volevamo stare un po' da soli, ma mi sa che abbiamo sbagliato posto" in quello che dico c'è una mezza verità, non volevo restare da solo con Martina. Semplicemente non volevo incontrare Lele e Aurora, ma credo proprio di aver sbagliato posto. Non pensavo la portasse qui. Questo è il posto in cui venivamo io lui e Giulia quando Gian o Diego avevano bisogno di restare da soli a casa.
Siamo in un parchetto ma questo punto è sempre vuoto poiché è circondato da svariate aiuole alte e un complicate da superare.
"Ormai che siamo qui restiamo insieme no?" Vorrei dire di no, vorrei prendere Martina per mano e andarmene, ma Aurora lo dice con così tanto entusiasmo e Martina sorride in una maniera così bella che non riesco a dire di no. Quindi annuisco e stringo Martina al mio petto.
"Amore sei bellissimo. Ti amo tantissimo" Aurora abbraccia Lele e poco dopo si siede su di lui "Anch'io" dice poi lui, e la bacia

Che falso.. ha ammesso che la sta usando per i suoi scopi, ti ha baciato e ha persino il coraggio di dirle che la ama.
Detestalo Tancredi. Devi odiarlo.

Dovrei odiarlo, ma nelle mia testa ronza una domanda che mi tormenta "mentre la bacia ci pensa a me e al nostro bacio?" Vorrei tanto sapere la risposta.
Faccio finta di nulla e abbraccio Martina.
Poco dopo lo guardo e noto che, nonostante stia ancora baciando quella che è la sua ragazza mi fissa. Controlla ogni mio movimento e mi guarda male quando appoggio una mano sulla guancia di Martina.

Sei bello strano amico mio!

"Ti va un gelato?" Chiedo a Martina facendole aprire gli occhi e scansandola delicatamente dal mio petto "Si. Andiamo" ci tiriamo su mano nella mano e ci allontaniamo da quei due, che non hanno smesso di baciarsi nemmeno per 1 secondo.
Mentre li supero noto che Lele mi fissa e scansa Aurora "Dove andate?" Chiede con le labbra impastate di rossetto "Prendiamo un gelato e poi tanc mi accompagna a casa. Sono già le 2 meno un quarto" risponde Martina "veniamo anche noi" io e Marti non abbiamo nemmeno il tempo di obbiettare che quei due scattano in piedi e si mettono accanto a noi.

Non hai modo di scolarteli di dosso stasera. Rassegnati.

Sospiro e mi avvicino a Martina "hey, sta tranquillo" mi prende la mano e iniziamo a camminare.
Dopo aver preso i nostri gelati ci dirigiamo tutti e quattro su una panchina e ci sediamo.
Marti mi tiene la mano e aurora poggia la testa sulla spalla di Lele, e per un momento i nostri sguardi si incontrano.
Volto la testa e guardo Martina, ma con la coda dell'occhio riesco a vedere Lele che non mi toglie gli occhi di dosso.

Cosa hai da guardare idiota?

Ehy ehy calma siamo troppo aggressivi.
"Io comunque domani torno a Roma" Aurora spezza il silenzio dandoci questa meravigliosa notizia "Quindi stasera posso restare da te?" Chiede a Lele.
Dille di sì e sei morto Giaccari.
"Va bene" Mi alzo e prendo Martina per mano "Dove andiamo?" Chiede sorpresa la mia ragazza "Devo riportarti a casa biondina" sorride e mi segue.
Alla fine la lascio entrare dopo 10 minuti e poi mi incammino per tornare a casa mia.
Entro in casa e subito mi dirigo in camera mia, mi stendo sul letto e trovo un biglietto "io e Diego siamo da Vale. Non distruggere casa fino al mio ritorno. " Bene! Non ci sono nemmeno Gian e Diego in casa. Sbuffo e vado in salotto, per iniziare una partita alla play.
Gioco tranquillamente per circa 20 minuti, fin quando sento sbattere la porta di casa. Lele e Aurora vengono a sedersi accanto a me "Tancredi!" Urla Aurora per poi abbracciarmi.
Da quando siamo così amici?
La scanso "Piantala" fa il broncio "Mi mancherai" "Tu no" mi alzo e torno in camera mia.
Gatta morta. Non saremo mai amici. Puoi scordartelo. Tu e anche quell'idiota del tuo ragazzo.

"Come niente fosse"/Tancredi Galli"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora