Gian mi aveva trascinato in casa, e mi aveva tolto la felpa con estrema delicatezza, per poi iniziare a disinfettare i tagli che in realtà non erano poi così leggeri come credevo io all'inizio.
"Che cosa ti è saltato in mente? Davvero vuoi distruggerti così per un tale idiota? Non ti riconosco più" continuava ad urlarmi contro da più di dieci minuti, e ormai credevo di stare arrivando al limite della sopportazione.
"Rispondi cazzo! E guardami negli occhi quando ti parlo." Mi ero messo di fronte a lui e avevo iniziato ad urlare anch'io "È facile parlare per te. Tu non hai perso Marta. Nessuno ti crede un mostro capace di uccidere un bambino e la gente non gioca con i tuoi sentimenti. Insomma, guardati, sei il ragazzo che tutti vorrebbero: Simpatico, carino e amato da tutti. Ma vorrei tanto vedere te al mio posto" mi ero avvicinato a lui durante quel odioso monologo, forse fin troppo, così dopo un sospiro avevo indietreggiato e mi ero diretto alla porta "Lasciami fare come voglio." Erano state le ultime parole che avevo pronunciato prima di uscire da quella casa, per dirigermi alla stazione.
Ed eccomi qui. Il treno per Roma mi compare davanti e così mi infilo la mano in tasca per poter scrivere un messaggio almeno a Martina, per avvisarla della mia improvvisa partenza.
I miei piani saltano, però, quando frugando nelle tasche non riesco a trovarlo.Preso dal panico ripercorro la strada all'indietro, fino a ritrovarmi a casa.
Dopo aver spalancato la porta di casa, gli occhi dei miei amici mi si puntano addosso "Che ti prende Tanc che cerchi?" Lancio un occhiata a Zoe e mi volto in cerca di lui che, per mia grande fortuna, non si trova in casa "Il mio telefono, devo scendere a Roma. Mi serve" Intuisco che Gian non abbia detto nulla ne a lei, ne a Diego, dati i loro sguardi sorpresi "Dov'è l'ultimo posto in cui ricordi di averlo usato?" Mi gratto la nuca e cerco di ripensarci, ma niente.
Ho la mente offuscata.Mentre continuo a pensarci, un botto mi fa sussultare e un urlo mi fa saltare in piedi.
Corro in cucina e trovo Zoe accasciata a terra con il braccio sanguinante "Che hai combinato piccoletta?" Mi avvicino a lei e la aiuto ad alzarsi, mentre Gian e Diego recuperano del cotone e del disinfettante da un cassetto lì vicino "mi è caduto un bicchiere addosso" il suo sangue mi inonda i vestiti, e dopo circa dieci minuti decidiamo di portarla in ospedale.
Lei entra insieme a Diego, mentre io resto fuori con Gian, che coglie l'occasione per trascinarmi con se all'esterno dell'ospedale, esattamente dove sei bambini ricoverati stanno giocando.
Uno di loro, coglie particolarmente la mia attenzione: ha una flebo attaccata al braccio, delle bende intorno alla testa e una cannula nasale, ma sta lontano dagli altri bambini che giocano tra di loro.Rimango a guardarlo per un po', finché lui si avvicina a me e mi si para esattamente di fronte "Io ti conosco. Tu ti chiami Tancredi vero?" Mi abbasso alla sua altezza e gli accarezzo una guancia "Si, e tu invece? Come ti chiami?" Mi sorride e appoggia la sua piccola mano sulla mia "Io sono Tobia" Saluta anche Gian e poi ci afferra entrambi per mano, fino a condurci ad una panchina.
"Allora: che ci fate voi qui ragazzi?" Ci chiede con la sua adorabile zeppola, rivolgendoci uno sguardo quasi preoccupato "La nostra amica Zoe ha avuto un piccolo incidente, tu invece?" Gian gli accarezza la guancia e noto che lui mi guarda "Io ho avuto un incidente. Sono caduto da una finestra molto alta, ma adesso sto bene e sono sano come un pesce" rabbrividisco, per essere un bambino è davvero fortissimo.
Gli afferro una mano e gli sorrido "Sei fortissimo bro." Mi sorride e poi si volta di scatto verso una donna che lo chiama agitando le braccia "Amore mio, che ci fai con questi ragazzi?" La donna, che suppongo sia sua madre si avvicina a noi e lo afferra per mano "Vi chiedo scusa se vi ha disturbati, solo che dal suo incidente non ha più amici.." le sorrido "Non ci stava disturbando, lui è un nostro amico, vero campione?" Gian mi guarda sorpreso e mi sorride.
Non mi sono mai piaciuti i bambini così piccoli, ma lui ha qualcosa di speciale, ed io voglio scoprire di cosa si tratta.
Dopo circa quindici minuti di conversazione, la signora Federica ci lascia il suo numero di telefono e si alza per riportare Toby in camera sua "eppure ho l'impressione di avervi già visto" Le sorrido, e sorrido anche al bambino, che dopo averle dato un leggero colpo sulla gamba le risponde con tono ovvio "Li vedi tutti i giorni in camera di Ginevra. Sono attaccati al muro" io e Gian ci guardiamo e sorridiamo "Dovreste venire a casa nostra qualche giorno" ci dice poi il piccoletto facendoci sorridere nuovamente, così mi abbasso alla sua altezza e gli accarezzo il braccino "Appena uscirai da qui, verremo a casa tua, a trovare te e anche Ginevra, te lo prometto" dopo avermi abbracciato, fa un cenno con il capo e insieme alla sua mamma rientra in ospedale.
"Andiamo a vedere come sta Zoe?" Gian nega con la testa e mi afferra per un braccio "Ti rendi conto di quello che ha fatto? Si è buttato da un secondo piano. Se non ci fosse stato quel camion sotto magari sarebbe morto" la madre di Toby, durante la merenda del bambino, ci aveva infatti raccontato che in seguito ad alcuni episodi di bullismo, il piccolo si era lanciato dalla finestra della sorella cadendo, per fortuna, su una camion che quel giorno trasportava materassi.
È pur sempre rimasto in coma per una settimana, ed ha ancora la testa fasciata, ma si é rimesso in forma e lotta come un leoncino.
"Dimmi che parlare con lui ti ha fatto rendere conto della cazzata che stavi per fare" abbasso lo sguardo "Io non sono una bambino di otto anni, Gian, se mi buttassi nessuno mi piangerebbe" mi colpisce una spalla "E che mi dici di tua madre? Le tue sorelle? Io? Martina? Zoe? Diego?Cecilia? Tutte le fan?"
Lo guardo negli occhi "Ma lui no. Lui non lo farebbe" il mio migliore amico mi afferra per il viso "Invece si, è solo un idiota, ma a te ci tiene" quando sto per rispondergli la voce di Zoe che ci corre incontro mi distrae, e così mi allontano leggermente da Gian dopo avergli sussurrato un breve "grazie"
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"Come niente fosse"/Tancredi Galli"
FanfictionFanfiction #tankele🍓 Lo scoprirai solo leggendo🙂❤️