Non mi era mancata per nulla quella sensazione che si prova a svegliarsi in un letto, impregnato dall'odore delle persona che ami, ma che non puoi avere.
Una delle peggiori sensazioni che abbia mai provato, seguita da quell'altra che è data dal guardarlo senza poterlo toccare. Senza potergli sfiorare il viso, senza potergli dare un bacio e senza potergli dire nemmeno una breve parola.
Come si può passare dal giurarsi amore eterno, a sputarsi odio solo con lo sguardo?
Raramente accadono cose simili, ma quando accadono è per mezzo di una mano maligna, e la mano di Aurora è così maligna che potrei usarla al posto della legna da ardere, ma non brucerebbe comunque.Tre giorni. Tre giorni senza abbracciarlo, tre giorni senza baciarlo. Tre giorni d'inferno.
Un inferno al quale metterò fine, in un modo o in un altro."Sto per entrare in camera della vipera, mi sento un tale idiota a parlarti attraverso dei video che vedrai la prossima settimana. Dammi la buona fortuna Fabrizio" finito di registrare i video per Fabrizio mi infilo il telefono in tasca ed entro in quella stanza d'ospedale. Lei è ancora qui. Non so perché.
"Che ci fai qui?" Mi avvicino a lei e mi siedo su una sedia, appoggiando il mio cellulare sul tavolino presente in stanza "Volevo solo sapere come stai" una risata amara esce dalle sue labbra "Ho perso mio figlio. Come dovrei stare?" Abbasso lo sguardo "Mi dispiace Aurora. Tu ed io ci odiamo, ma quel bambino era importante anche per me" unisce i nostri sguardi, sollevandosi e sedendosi proprio difronte a me "Sei venuto qui per cercare di riprenderti Lele vero?" Nego con la testa "È tempo perso tancredi. Lui crede a me, non a te. Non vedi? Gli ho detto che mi hai spinto e lui ha abboccato come un idiota." Comincio a giocare con le mie mani "Perché mi hai accusato di una cosa tanto brutta?" I suoi occhi vengono inondati da un odio profondo, tanto profondo da mostrarsi sulle sue pupille "Perché ti odio. Ti voglio fuori dalla mia vita. Lele mi appartiene, e tu lo sai. Presto ti cacceranno via di casa e tu rimarrai solo, come deve essere" mi alzo in piedi e mi dirigo alla porta "Sei un frocio e anche un mostro. Marcirai all'inferno" quando mi chiudo la porta alle spalle, milioni di lacrime cominciano a rigarmi il viso.
Perché deve essere così bastarda?
Mi avvicino ad un distributore per comprare una bottiglietta d'acqua e quando comincio a sorseggiarla, da lontano, intravedo la figura di Alex che entra in camera di Aurora.
Ho proprio voglia di sapere cosa faccia quel infame con lei e che cosa li tiene così legati.
Mi appoggio allo stipite della porta, aspettandolo per circa 40 minuti, ma quando finalmente viene fuori da quel buco, lo trascino in bagno con me e lo sbatto contro il muro "Come vi conoscete eh?" Lui sbianca e comincia a respirare a fatica "Non puoi saperlo" gli tiro un pugno sul naso "Ho perso l'amore della mia vita per colpa di quella bastarda. Parla o ti faccio saltare il setto nasale" abbassa lo sguardo ed io gli stringo il colletto "Sei il suo amante? Il bambino in realtà era tuo? O ti ricatta?" Fa scontare i nostri sguardi "Lei.. è la mia sorellina" un brivido mi percorre la schiena.
La sua sorellina.
Sorellina.
Aurora sorella di alex?"Smettila di prendermi per il culo" si copre il viso con le mani "È la verità: Lei è la mia sorellina, e quando mi ha confessato di essere innamorata di Lele mi ha fatto promettere che ci sarei sempre stato per aiutarla, e quindi eccomi qui" gli stringo il colletto "E quindi è per lo stupido capriccio di una mocciosa viziata, che ho perso la persona che ho più amato in tutta la mia cazzo di vita?" Quando abbassa lo sguardo e solleva le spalle, perdo il controllo e lo scaravento contro una porta.
"Sei un fottuto bastardo Alex. Sempre che sia davvero questo il tuo nome" mi allontano da quella stanza lasciandolo lì per terra con il naso sanguinante.
Che bastardo.Con ancora le nocche, rosse e gonfie, faccio ritorno a casa e mi dirigo subito in camera mia.
Ho bisogno di solitudine.Apro un comodino e comincio a mettere tutto sottosopra, finché non la trovo. Una lametta che avevo nascosto qui qualche mese fa.
Tiro un sospiro di sollievo e sollevo la manica della felpa "Solo due. Piccoli e non profondi. Posso farcela" me la striscio lentamente sul polso e traccio due linee abbastanza chiare.
Mi mancava questa sensazione: Il mondo che si rilassa e comincia a scorrere lentamente.Mi appoggio sul letto e ammiro il soffitto, ripensando ai miei migliori momenti proprio qui sopra, con lui.
Sommerso nuovamente dall'ira esco di casa e mi dirigo sul tetto del palazzo.
Mi siedo sul cornicione, alto di soli otto piani, e tiro le gambe verso l'esterno facendole penzolare.
L'aria mi sbatte sul viso, rilassandomi, così mi metto in piedi.
Mi sento così libero.Ma che succederebbe se mi gettassi?
Lo scoprirò solo facendolo.
"Tancredi ascoltami: Scendi di lì e parliamo dei tuoi problemi, devo spiegarti delle cose" la voce di Alex fa sparire la mia calma, facendola sostituire da una profonda ira "Vaffanculo. Non voglio ascoltarti" comincia ad avvicinarsi, ed io mi sporgo di più "Fai solo un altro passo, e mi vedrai volare" lui si blocca e si inginocchia a terra "Non farlo Tancredi. Ti prego. Vieni giù" allargo le braccia "Perché dovrei? Va tutto a puttane, non cambierà certo qualcosa se me ne andrò"
Il rumore di una porta che sbatte mi fa rabbrividire, non so nemmeno io il perché, ma prima che possa rendermene conto mi ritrovo sulle spalle di Gian "Che ti è saltato in mente? Non provarci mai più" mi abbraccia ma io lo spingo via "Lasciami Gian. Non lo capisci che starò bene solo così?" Alex mi appoggia una mano sulla spalla per confortarmi, ma preso dall'ira mi volto nella sua direzione e gli sferro un destro sull'occhio "Sei un pezzo di merda" sento un forte bruciore ai tagli, e quando mi guardo le maniche della felpa bianca, le trovo completamente rosse.
Cazzo.
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"Come niente fosse"/Tancredi Galli"
FanfictionFanfiction #tankele🍓 Lo scoprirai solo leggendo🙂❤️