Capitolo 36

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Da quel giorno sono passate due settimane.
Alex ha iniziato a venirmi a trovare tutti i giorni, così ormai possiamo dire di essere amici.

In questo momento io e Martina siamo insieme in camera mia. Non ne ha proprio voluto sapere di ripartire per Brescia e di lasciarmi da solo.
Non ho avuto nemmeno un momento per tagliarmi, ne per farmi qualche canna.
Eppure sono stato bene.

Lele ha discusso spesso con Alex da quando siamo diventati amici.
Non lo sopporta proprio, ma amo la sua faccia quando ci vede insieme.
Il suo viso emana gelosia e rabbia, e questa cosa mi fa letteralmente impazzire.
Infatti a causa di questo ho avuto dei sogni alquanto strani..

"Comunque ho preso una decisione importante" Martina richiama la mia attenzione "Che hai deciso?" Si siede di fronte a me e mi afferra le mani "Devo trovare casa a Milano. Vieni con me a cercarla?" Annuisco e lei si mette in piedi, trascinandomi con se "Ma adesso?" Spalanco la bocca "E quando sennò? L'anno prossimo?" Scoppia a ridere e mi trascina in cucina.

Appena varchiamo la soglia notiamo Lele che ci fissa da lontano "Siete felici. Che succede?" Io lo ignoro mentre Martina gli sorride "Il mio fidanzato sta per accompagnarmi a trovare casa" mi abbraccia e lui la guarda storto mentre io guardo il tavolo e un sogno di due sere fa mi torna in mente: Io e Lele che ci sfioriamo ogni parte del corpo, mentre le nostre lingue si muovono all'unisono.

Istintivamente arrossisco e corro in bagno.
Questo potrebbe essere un problema.
Cerco di calmarmi, ma più ci provo e più l'eccitazione cresce in me, così senza pensarci due volte mi abbasso là zip dei pantaloni e comincio a scaricare l'eccitazione.
Non avrei mai pensato di arrivare a tanto.
È possibile eccitarsi pensando al proprio "migliore amico"? La risposta è no.

Infatti Lele non è il mio migliore amico, non più.
Ormai lui è il primo pensiero quando mi sveglio e l'ultimo prima di andare a dormire.
Non passa notte in cui non lo sogni, e ormai i sogni in cui c'é lui sono estremamente erotici.

Qualcuno bussa alla porta ed io mi blocco "Tanc stai bene? Sei lì dentro da 30 minuti" mi sciacquo le mani ed esco "Va tutto bene" sorrido e cogliendomi di sorpresa Martina mi tira su le maniche della felpa.
"Non ho fatto nulla. Lo giuro" mi scruta il viso e annuisce "Andiamo?" Annuisco e la seguo.

Finalmente siamo fuori da quella casa.
Mi trascina in un'agenzia immobiliare e comincia a parlare con un uomo.
Ci sono delle case vicino alla mia, ma a richiamare la sua attenzione è un piccolo appartamento al terzo piano del mio stesso palazzo.
Così senza pensarci due volte comincia a contrattare con l'agente immobiliare, per quell'appartamento.

Quando usciamo lei mi salta al collo "Finalmente avrò una casa tutta mia a Milano. E la cosa più bella è che sarà vicino a te" la abbraccio anch'io e scoppio a ridere "potrai controllarmi 24 ore su 24!!" Lei mi colpisce il braccio "Non è colpa mia se sei stupido eh" subito torno serio "Ah quindi sono stupido?" Lei abbassa la testa "io non volevo dire quello, intendevo che" la zittisco "Non devi dire nulla. Sono uno stupido hai ragione. Ma questo stupido vuole essere lasciato in pace da questo momento in poi" mi volto e comincio ad allontanarmi "Tanc aspetta mi.." la guardo negli occhi con più ira possibile "Vaffanculo Martina! Ti credevo diversa" corro lontano da lei e mi dirigo al parco.
Entro nella mia solita aiuola e mi siedo sull'erba.

Perché tutto sta andando così male?
Non mi sarei mai aspettato di discutere persino con Martina.
Ormai non parlo con Zoe e Cecia da quando sono stato a Roma l'ultima volta, con Lele non c'è alcun genere di contatto, mentre Gian e Diego sono sempre impegnati a fare cose loro. Ormai l'unica persona che mi è rimasta è Alex..
Afferro il mio telefono e compongo il suo numero "Hey bello!" Risponde dopo due squilli, ed io tiro un sospiro di sollievo "Che stai a fa?" Lo sento sbuffare "Mi sto annoiando a morte. Ti va di passare a casa mia?" Non ho nulla di meglio da fare... potrei accettare, però non saprei.
"Allora? Che fai?" Non ho nulla da fare, così dopo pochi minuti accetto "Mandami l'indirizzo su whatsapp" attacco e mi infilo le cuffiette.
Apro la posizione e comincio ad incamminarmi verso casa sua.

Durante la mia camminata una canzone viene riprodotta nella mia playlist, non so nemmeno io il perché.
Vorrei dirti che ti amo, quando sbagli, mica quando sei perfetta perchè, sarebbe troppo facile.
Dirti che ti amo quando mi fai stare male, perché poi mi fai capire che la vita mia sei te.
Dirti che ti amo quando mi guardi negli occhi ed io non posso fare altro, che chiamarti amore.

In questo momento vorrei correre da lui, per dirgli quanto lo amo.
Ormai ne ho la più assoluta certezza. Io sono fottutamente innamorata di Emanuele Giaccari.
Farò qualsiasi cosa, qualsiasi, pur di riportarlo da me.
Aurora deve sparire, lei e pure suo figlio.
Mi sono stancato di essere io quello sbagliato: è lei che è piombata nella mia vita, e non il contrario.
Lele sarà mio, con le buone o con le cattive.

Arrivo davanti ad una casa, e appena leggo il nome di Alex sul campanello suono.
Dopo circa 10 minuti viene ad aprirmi.
"Hey bello!" Gli faccio un cenno con il capo, e lui mi lascia entrare, conducendomi in salotto.
Mi siedo sul divano e lo scopro a fissarmi "Tutto bene bro? Perché mi fissi così?" Lui gira la testa nella direzione opposta "Stavo solo fissando il vuoto. Allora..Come va con la tua ragazza?" Lo guardo confuso "Ragazza?" Lui mi guarda stupito. Oh cazzo no. Lui sa che sto con Martina " Cioè, va bene con Martina. Grazie" mi tocco i capelli "Tu invece? Come sei messo in amore?" Arrossisce "Mi piace, una.. però è già fidanzata.." gli appoggio una mano sulla spalla "Cazzo bro, che brutta situazione. Deve essere brutto" lui annuisce.
Come sei io non lo sapessi..

"Come niente fosse"/Tancredi Galli"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora