Capitolo 32

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"Vado ad aprire. Vieni?" Annuisco e mi alzo per seguirla, portando con me sia le gocce che il panino.
Mi siedo sul divano e attendo che Marti apra la porta "Peia! Che ci fai qui? Mi sei mancata così tanto!" No. Non può essere. Lei non può essere qui. Questo è solo un altro incubo. Tra poco mi sveglierò e tutto questo sarà finito.
Martina non dice nulla, mentre lei la supera "Tancredi adorato! Sappi che ti ho perdonato per le cose brutte che mi hai scritto. Ti voglio bene" Lele si piazza alle sue spalle e la abbraccia "Piccolo mio! Mi sei mancato da impazzire" gli afferra il viso e lo bacia.
Mi alzo in piedi e vado a buttare il mio panino "Che fai? Perché non mangi?"Martina alle mie spalle mi fa sobbalzare "Mi è passata la fame. Io esco" Mi afferra per un braccio ed io sussulto, credo abbia toccato una cicatrice nuova "Vengo con te" silenziosamente gemo dal dolore, e annuisco.
Senza dire una parola mi afferra la mano e andiamo via da quella maledetta casa.

"Ma voi non eravate amiche?" La domanda mi frullava in testa da qualche minuto, ma non mi sembrava il caso di porgliela, però ovviamente la mia impulsività, mista alla mia curiosità ha vinto "Lo eravamo. Ma dopo quello che ti ha detto a Roma, lei ha chiuso per sempre con me"Le stringo la mano, che é ancora unita alla mia "Martina, davvero grazie per tutto quello che hai fatto per me, dal primo momento in cui ci siamo conosciuti." Mi abbraccia e poco dopo mi trascina con se "Sei una brava persona Tanc. Non meriti il male" sorrido.

Camminiamo per un po' lungo le strade di Milano, finché non svoltiamo ad un angolo e un ragazzo mi viene addosso "Oddio scusa io non.. Tancredi?" Ha un viso familiare eppure non riesco a capire chi sia "Sono Alex. Quello che hai conosciuto sul set di Tommy" sbuffo "Ma mi perseguiti o cosa?"scoppia a ridere "No. Credo che il nostro destino sia scontrarci ogni volta che siamo nello stesso posto" fa spallucce e Martina lo guarda confuso "Scusa ma chi sei?" Lui le porge la mano "Io sono Alex, un suo..amico" Martina gli stringe la mano "Scusami tanto Alessandro, ma da quando siamo amici?"lui sorride "Dai tanc ormai possiamo dire di essere amici. Eh comunque sono Alex" scoppia a ridere "Come puoi dire che siamo amici se non conosco nemmeno il tuo nome?" Mi porge un bigliettino di carta "Questo è il mio numero, quando hai tempo scrivimi e vedrai come diventeremo amici" sorride e saluta sia me che Martina, per poi andarsene.
"Quel tizio é bello strano eh" Marti mi accarezza un braccio "Non so, però non mi ispira nulla di positivo" faccio spallucce e continuo a camminare.

Dopo circa 1 ora in giro ci fermiamo da Starbucks dove lei ordina delle ciambelle e due frappuccini. Arrivati alla cassa pago io, visto che è da stamattina che offre lei.
Ci sediamo ad un tavolo ed i nostri telefoni cominciano a vibrare, quasi all'unisono:

"Tancredi e Peia mano nella mano a Milano"
"Sboccia l'amore tra Sigh.Tanc e Peia"

Milioni di notifiche, di varie pagine gossip mi riempiono la pagina iniziale.
"Ma è mai possibile che io non possa uscire con una mia amica in pace?" Sbuffo sonoramente e Martina mi accarezza un braccio, sfiorandomi un taglio e facendomi sussultare nuovamente "Per loro stiamo insieme Tanc. La cosa peggiore è che non possiamo smentirlo perché tutti sanno che stiamo insieme davvero, Aurora compresa, ma se dicessimo sui social che è vero, sarebbe solo per Hype" nego con la testa "È proprio una pessima idea" Lei annuisce "Non ci resta che lasciarli parlare" annuisco e bevo il mio frappuccino "Apri la bocca" faccio come mi dice lei, e in pochi minuti mi ritrovo un enorme ciambella tra le labbra.

Dopo essere stati in giro per tutto il pomeriggio torniamo a casa e ci stendiamo sul divano,lei con la testa sulle mie gambe ed io con le mani tra i suoi capelli.
"Quanto siete belli!"Sia io che Martina la ignoriamo e parliamo tra di noi "Ho un piano Tanc. Reggimi il gioco"annuisco e aspetto di capire cos'ha in mente.

Appena Lele arriva in salotto si blocca sull'uscio della porta "Ah, siete tornati" Martina annuisce e lui si siede dall'altra parte del divano.
Guardo Martina e lei mi afferra per il viso facendo scontrare i nostri nasi "Sei veramente bellissimo" arrossisco e le accarezzo una guancia.
Ecco il suo piano. Vuole vedere che reazione ha Lele.
Questa ragazza è un fottuto genio.
"Lele sai che stiamo insieme?" Lui tossisce "Davvero?" Lei annuisce "Si. E stavolta sul serio. Vero principe mio?" Trattengo una risata "Si principessa mia" unisce le nostre labbra, cogliendomi totalmente alla
sprovvista.

Apro un occhio e guardo Lele.
La sua faccia è una cosa letteralmente fantastica: è un miscuglio di rabbia, gelosia è tristezza.
Si alza per dirigersi in un'altra stanza, ma Aurora entra in salotto e comincia a battere le mani come una cretina "Nammo de limone qui ohh" non mi ero reso conto del fatto che io e Martina ci stessimo ancora baciando, finché la porta di casa si apre rivelando Diego e Gian, quest'ultimo con una faccia letteralmente confusa mentre Diego con un viso che emana euforia da tutti i pori.

Finalmente ci stacchiamo e notiamo che tutte le persone in quella casa ci stanno guardando, ma ognuno di loro ha uno sguardo diverso:
Lele è estremamente arrabbiato, Gian è palesemente confuso, Aurora finge di essere felice mentre Diego è letteralmente euforico.
"Questa stanza si è fatta troppo affollata per noi. Che ne pensi di andare in camera tua?" Marti mi fa l'occhiolino ed io annuisco.
Appena entriamo in camera mia chiudo la porta a chiave e scoppio in una risata vera e liberatoria "Ma sei un cazzo di genio" Lei sorride "Lo so, lo so" la abbraccio "Io ti adoro alla follia" la sollevo da terra e la lancio sul letto, per poi iniziare a farle il solletico.

"Come niente fosse"/Tancredi Galli"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora