Capitolo 26

1.1K 64 41
                                    

La finestra sbatte ed io mi sveglio di soprassalto.

Mi giro nel letto e sento una mano a stringermi la vita. É Lele.
Sfrego il mio naso contro il suo e gli lascio qualche bacio dalla fronte fino al collo.
Lui apre leggermente gli occhi e sorride "Sei proprio bellissimo. Sembri un Dio greco" mi accorgo di aver dato voce hai miei pensieri solo quando lui arrossisce leggermente, e mi lascia un breve bacio sulle labbra.

É stata una notte così tranquilla.
Ho dormito come non dormivo da tempo, tranquillo e rilassato, con il suo respiro all'unisono con il mio.
Quando ho aperto gli occhi per un momento ho avuto paura che tutto fosse stato solo un sogno. E invece lui era qui, accanto a me, davvero.

Gli allaccio le braccia al collo e lo stringo forte a me "Va tutto bene Tanc?" Mi accarezza la schiena e mi lascia un bacio sulla guancia "Ho solo paura di perderti" Non so nemmeno io perché, ma c'era qualcosa che mi diceva di stargli accanto il più possibile.
Era come se il mio sesto senso avesse avvertito qualcosa di a me sconosciuto. Ma cos'era?
Non lo so. Speriamo solo sia una semplice brutta sensazione passeggera.

"Non mi perderai. Ho bisogno di te" Ero sempre più sicuro dei suoi sentimenti nei miei confronti, così gli strinsi una guancia e lo baciai con tutta la passione che avevo in corpo.
Volevo fargli sentire che ci sarei stato per lui.

Dopo qualche minuto mi spostai da lui e afferrai il mio telefono, e notando che erano le 15 decisi di andarmi a fare una doccia.
Gli lascio un bacio veloce sulle labbra ed esco dalla camera "Buongiorno Tanche" i ragazzi sono seduti sul divano, e stanno giocando alla play, come sempre del resto.
Li saluto e mi dirigo in bagno.
Appena chiudo la porta il mio cellulare inizia a squillare e senza pensarci due volte rispondo:"Buongiornissimo. Finalmente ti sei svegliato" cavolo! Dovevo chiamarla due sere fa ma l'ho dimenticato "Buongiorno P. Scusa se non ti ho chiamata ma" "Ma non importa. Adesso raccontami subito cosa sta succedendo: ho visto io TikTok di Lele" sembra una fangirl in questo momento, sento persino attraverso il telefono che sta sbattendo le mani come una bambina "Beh.. ci siamo baciati e poi.." lancia un leggero strilletto "Cazzo si! Era ora" scoppio a ridere "Poi? Che é successo poi?" Ha una voce così gasata che non riesco a smettere di ridere "Mi ha detto che la lascerà" le dico dopo qualche minuto, e lei tira un enorme sospiro di sollievo "Beh era ora. Penso che sarei venuta a Milano solo per dargli fuoco se non lo avesse fatto" scoppiamo a ridere nuovamente.
Appena torno serio né approfitto subito "Io volevo ringraziarti tantissimo Marti" si blocca e torna seria anche lei "Perché?" Prendo un bel respiro "Perché se non fosse stato per te, sicuramente non avrei ancora accettato tutto questo" il suo tono si addolcisce ancora di più "Le amiche servono a questo. Se dovessi avere bisogno di qualsiasi cosa io sono qui" la ringrazio e poi la saluto.

Finalmente entro in doccia e l'acqua mi travolge.
Oggi sono felice, felice davvero.
Lele è mio ed io sono suo. Cosa posso chiedere di più?

Se penso che Aurora sparirà dalle nostre vite per sempre non posso fare altro che continuare a sorridere.

Appena finito di lavarmi mi posiziono davanti allo specchio e mi vedo una persona diversa: Le occhiaie sono sparite e la mia pelle ha ripreso colore.
Sembro quasi un altro.

Il mio telefono squilla di nuovo, ma stavolta è Zoe "Buongiorno Lil" sorrido e continuo a pettinarmi i capelli "Oggi pomeriggio devo andare a comprare delle scarpe. Vuoi venire con me?" Ovviamente fa la sua solita vocina da bimba e allora io accetto "Ci vediamo tra poco." Attacca ed io continuo a prepararmi.

Quando finalmente finisco di prepararmi vado in salotto, e noto che i ragazzi sono molto in ansia. Infatti non stanno più giocando alla play, ma fanno su e giù per tutto il salotto "Regá tutto bene? Siete strani" In risposta entrambi alzano le spalle come se nulla fosse come a dire che va tutto bene.
Decido di cambiarmi la felpa e mi dirigo in camera mia.
Sento delle voci provenire dalla stanza di Lele , ma non riconosco molto bene di chi siano.

Ormai spinto dalla troppa curiosità esco dalla mia camera e appoggio l'orecchio sulla porta "Io non ti amo. Non voglio più stare con te"
Il mio cuore si riempie di felicità quando gli sento pronunciare queste parole.

Ma basta poco, letteralmente 20 secondi è tutto il mio mondo si frantuma.
È bastata una frase di quella mocciosa per far sì che il mio cuore si frantumasse
"Io sono incinta"

Tutto diventa buio e ogni suono scompare.
Un buco si apre proprio sotto i miei piedi ed io comincio a precipitare.

Lei è incinta. Aspetta un bambino, da Lele.

Continuo ad andare giu e inizio ad urlare.

Non so da quanto tempo io sia qui giù, eppure sto ancora precipitando.
Ormai ho persino smesso di urlare, forse è meglio così.
È meglio precipitare nel vuoto, piuttosto, che vederlo insieme ad Aurora e un bambino.

È incredibile come l'umore di una persona possa cambiare in così poco tempo:
Ero felice, estremamente felice, ero pronto a vivermi la vita con lui accanto a me, ero pronto ad amarlo tutti i giorni, ero pronto a donargli tutto me stesso. Eppure sono bastati poco più di 20 secondi è il mio mondo si è sbriciolato in mille pezzi.

Aveva mantenuto la parola: l'aveva lasciata.
Ma adesso? Avrebbe rinunciato a suo figlio? No. Non lo avrebbe fatto. Non avrebbe mai potuto farlo. Se c'era qualcuno in quella casa che non avrebbe mai fatto una cosa simile era proprio lui.
Avrebbe preferito passare la vita con una donna che non amava pur di dare una vita felice a suo figlio, e io non potevo fare nulla.
Del resto non avrei mai potuto dargli un figlio nostro, non avrei mai potuto essere all'altezza di una donna.

E adesso che si fa? Riuscirò mai ad uscire da questo buco? Ma soprattutto: voglio veramente uscirne?

"Come niente fosse"/Tancredi Galli"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora