-capitolo 15-

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-MAI-

Midoriya's POV

"MAI! NON TROVO MAI QUEL MALEDETTO QUADERNO!" sbottai cercando dappertutto. Appena scorsi il verde fluo della copertina, lo buttai dentro lo zaino prima di mettermi quest'ultimo in spalla.
Ero in un clamoroso ritardo.

Salutai il mio tutore, il quale era impegnato a lavorare su dei fogli. Insomma, mi precipitai fuori di casa sbattendo la porta, per poco non andai a sbattere contro il cancello quando mi accorsi di Shouto.
"Shouto?" feci uscendo dalla residenza.

"Buongiorno, Madame. Come ha passato codesto fine settimana, egregia mia moglie?" fece inchinandosi.
"Non chiamarmi così." ridacchiai.
"Sono stanco." mi lamentai appoggiandomi alla sua spalla.

"Perchè sei qui?" chiesi subito dopo, quando lui prese a camminare.
"La accompagno a scuola, egregio signor Midoriya. O forse dovrei dire egregio signor Todoroki..." fece ghignando.
"Beh, sempre meglio che questo cognome di merda che mi ritrovo..." feci sottovoce.

"Voto per 'Signor Todoroki'..." feci ridacchiando.
"Vuoi sposarmi?" chiese stranito Shouto.
"Ma per l'amor del cielo, ti sopporto già a stento da normalissimi colleghi, figuriamoci da sposati." risposi subito.

"E io sono etero." aggiunsi osservandolo.
"Okay, Madame. Mi sembra giusto." fece lui mettendosi le mani in tasca.

Camminavamo silenziosamente per la strada della scuola.
"Ti rendi conto che siamo in ritardo?" gli chiesi dopo un po'.

"Beh, piccoletto, questo è un problema tuo. Io sono all'università." fece ridendo.
"Sei uno stronzo." risposi ironicamente, sorridendo.

"Però mi ami lo stesso..." disse lui fra un colpo di tosse e l'altro.
"Quando la finirai con questa storia?" chiesi guardandolo.
"Mh...Quando urlerai il mio-"

"OKAY, Shouto, basta così." lo richiamai tirandogli una pacca sulla spalla.
"-Nome sotto di me." finí la frase ridacchiando.

"Sognatelo." risposi.
"Stanne certo..." ghignò il bicolore.

Alzai gli occhi al cielo.
"La prossima volta che fai un discorso del genere metto l'inno della Prussia." lo minacciai osservandolo.
"Prussia di merda..." sospirò lui.

"CAZZO! DOVEVO STUDIARE LA PRUSSIA!" mi rinvenni portandomi le mani nei capelli.
"Quella lì mi becca di sicuro..." mi lamentai fermandomi.

"Balziamo scuola." fece semplicemente lui.
"Sei pazzo?" chiesi guardandolo.

"Non hai mai balzato scuola? Ma dove cazzo vivi?" chiese lui ridendo.

"No..."

"Okay, è il momento di farlo!" fece lui fermandosi.
"E no, non mi riferisco a fare l'amore." aggiunse.

"Fidati, sarà bellissimo..." fece prendendomi per un polso.
"Ma io non ho nemmeno acconsentito!" sbottai ridendo.
"Spoiler: sono io il maggiorenne qua." fece lui ridendo.

Ci incamminammo nella direzione opposta, o meglio, lui camminava tenendomi per il polso e io cercavo di stargli dietro.

Mamma non sará delusa per questo, giusto?

"Dove andiamo?" chiesi a Shouto, il quale aveva finalmente lasciato libero il mio polso.
"In treno." rispose osservandomi.

"Eh, e dove si va?" chiesi ancora.
"Non ne ho idea." rispose ancora gesticolando.
"Ma non è importante. L'importante è levarsi dai coglioni la gente che abita qua. Poi, possiamo andare dove vuoi." fece.

Forever and Never //TodoDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora