-capitolo 34-

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ATTENZIONE
In questo capitolo sono descritte scene ESPLICITE e contenuti NSFW, se non volete leggerlo, non leggetelo.
Enjoy

-polez




Todoroki's POV

Arrivati in Hotel, ci precipitammo subito in camera. I corridoi erano avvolti dal buio, la camera pure.
Riuscivo a vedere i suoi magnifici occhi solo grazie alla luce lunare.

Ormai impaziente di contenere il mio lato perverso, bloccai Izuku fra il mio corpo e la porta ormai chiusa, iniziando a baciarlo passionalmente. Il ragazzo ricambiò con la stessa dose di passione, nonostante fosse visibilmente imbarazzato.

Le mie mani, precedentemente posate sul suo collo, iniziarono a scendere piano, passando per il petto, raggiungendo l'orlo della sua maglietta ed entrando in essa, venendo subito a contatto con la sua pelle.

Iniziai a carezzare il suo esile corpo bollente, continuando a baciarlo.
Amavo la sua bellezza, amavo il suo fisico. Scolpito al punto giusto, esile e delicato ma pur sempre mascolino.

Iniziai a indietreggiare verso il letto portandomi dietro il verde, prima di prenderlo in braccio e portarlo con me sul materasso, lasciandolo per il momento seduto.
Tolsi la sua maglia molto lentamente, buttandola in qualche punto indefinito della camera.
Dopodiché potei finalmente farlo stendere sul letto, posizionandomi prontamente sopra di lui riiniziando a baciarlo.

L'aria si faceva sempre più calda, come se mille rose color corallo fossero nate nei nostri corpi ormai impazienti.

Scesi lentamente con la bocca contornando la sua mascella di umidi e brevi baci, raggiungendo molto lentamente il collo del ragazzo.
I suoi sospiro ormai udibili -nonostante io non avessi nemmeno iniziato-, le sue guance rosee...Mi facevano impazzire lentamente.

Tutto quel ben di Dio era solo mio, e stavo aspettando ormai da troppo di dimostrarglielo.
Lo guardavo come un bambino affamato guarda una vetrina piena di caramelle, e finalmente riesce ad assaporare la sua preferita.
L'unica.

Lui era unico per me.
Iniziai a succhiare un lembo di pelle molto lentamente, godendomi al massimo i leggeri gemiti che uscivano dalla bocca del ragazzo steso sotto al mio corpo.
Dopo aver lasciato il primo segno violaceo, passai la lingua su quel punto per alleviare il dolore.
Continuai con quel lento lavoro come se il tempo fosse sparito.

Sarei rimasto lì ad ascoltare i suoi gemiti per ore.
L'unico problema era il cavallo dei miei pantaloni, fattosi ormai leggermente stretto, e a giudicare da quello che potevo sentire con il ginocchio, posizionato fra le gambe del verde, la situazione per lui non era differente.

Sorrisi alla vista di quei marchi violacei che sembravano segnare la mia proprietà.
"Sei mio..." sussurrai continuando a succhiare la pelle accaldata del suo corpo.
I suoi sospiri si trasformarono in lievi parole.
"Tuo..." sussurrò posando una mano fra i miei capelli, tenendomi fermo in un punto del suo collo che probabilmente lo faceva impazzire.
Sorrisi sulla sensibilità di quella porzione di pelle iniziando a succhiarla.
I suoi gemiti i erano come musica per me...

Il braccio destro era portato al lato della sua testa e usato come leva per non schiacciarlo, mentre con la mano sinistra, in precedenza situata sul suo collo, iniziai a scendere piano seguendo una scia immaginaria che iniziava dalla clavicola e arrivava al ventre.

Senza smettere di baciare il collo del ragazzo iniziai a delineare le sinuose curve che creavano i suoi muscoli scolpiti, continuando a scendere, ancora e ancora, fino ad arrivare all'orlo dei suoi pantaloni.
Iniziai a massaggiare lentamente la sua intimità, godendomi al massimo i suoi gemiti.

Forever and Never //TodoDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora