Forever and Never //TodoDeku

-capitolo 56-

⚠️LEGGETE L'ANGOLO BAR!⚠️

Qualche mese dopo...

-SEMPRE-

Todoroki's POV

"Sempre un ghiro sei. Svegliati." sussurrai.
Mi rigirai nel letto dopo aver osservato la sveglia, abbracciando da dietro Izuku.
Passai una mano sotto il suo braccio, arrivando al suo petto e salendo sul suo profilo, carezzando il suo viso.
Iniziai a posare lievi baci sul suo collo per svegliarlo.
"Piccolo...Svegliati..." sussurrai dolcemente.
"Se che sei stanco dopo aver compilato tutti quei fogli...Ma ora è il momento che aspettavamo da tempo..." mormorai senza smettere di baciare dolcemente il suo collo e la sua spalla, da dietro.

"Oggi finalmente diventeremo genitori..." mormorai sorridendo, per poi abbracciare il ragazzo, che intanto si era girato verso di me.
"Nostra figlia finalmente farà parte della famiglia..."

Tutt'ora ricordo il delirio per scegliere il nome di quella santa bambina.

"Che ne dici di Aika?" fece il verde, sorridendo.
"Nah, mi ricorda Aki." mormorai.

"Mh...Etsuko?"
"Non mi piace come suona." feci, appoggiandosi al divano.

"Hana?"
"Hana la banana."

"Hisoka?"
"Mia figlia non è pedofila."

"Madoka?"
"Nah."

"Mi piacerebbe dare un significato al nome di nostra figlia...Che ne dici di Akahana? Significa rosa rossa..." sorrisi al ragazzo, sperando che afferrasse il concetto.

"Ma è stupendo! Che Akahana sia!"

"Svegliati, piccolo." sussurrai baciando tutto il suo viso, vedendolo ridacchiare.
"No..." mugolò.

Ghignai.
"SVEGLIA PRUSSIANO DI MERDA!" urlai, per poi prenderlo di peso e alzarmi dal letto e portarlo di peso in bagno.
"SHOUTO! SEI IMPAZZITO?!"

"L'abitudine di urlare il mio nome è rimasta, eh?" ridacchiai tirando una pacca sul suo fondoschiena prima di entrare in bagno, con il ragazzo issato in spalla.
"Ho sonno." mugolò lui, strofinandosi un occhio.
"Si, fila in doccia, muoviti." dissi, togliendo la sua maglia per poi fare lo stesso con la mia.

Mugolò spogliandosi, per poi entrare in doccia seguito dal sottoscritto.
"Shouto~"
"No, non hai capito che siamo in ritardo?! Non guardarmi così!" dissi, prendendo lo shampoo e versandolo in quantità industriale sui capelli del verde.
"Sta fermo."

E così poco dopo la doccia era fatta.
Infilai un'intera merendina nella bocca di Izuku per poi prenderlo di peso e portarlo in macchina.
"La strada è lunga, adesso puoi dormire." sorrisi ironicamente.

Lui sorrise dolcemente prima di chiudere gli occhi, a quel punto io ghignai mettendo la musica alla radio.
"Cazzo! Mi è scivolato il dito!"

Insomma, dopo tre ore di minacce, insulti ed inni russi riuscimmo ad arrivare dalla nostra futura figlia.
Parcheggiammo la macchina davanti all'istituto.

I vari incontri con gli assistenti sociali, il tribunale, quei mesi di attesa, sembrarono dare i loro primi frutti quando entrammo nell'edificio.
Tutto il passato con Izuku...Il matrimonio, la vacanza fatta, tutte le rose colte, le notti passati insieme...
Era semplicemente, irreale.