MAIMidoriya's POV
Mai.
Mai avrei pensato di ritrovarmi nel bagno della scuola a piangere per una cosa tanto inutile.Quel maledettissimo tempo...
Qualcuno qui, ha presente quando si perde una persona? In qualsiasi modo, semplicemente non avere più l'occasione di parlare con essa o di restaurare il vecchio rapporto. Come se ti sentissi sprofondare in un pozzo senza fine, sempre più giù.
Se qualcuno sa cosa significa, allora avrà sicuramente provato quella sensazione orribile che ti riporta ai momenti migliori.
Quando ti guardi intorno, dovunque tu possa posare lo sguardo, qualsiasi oggetto tu guardi, esso ti riporta a ricordi passati che ti lacerano l'anima come se fossero lame.Midoriya Izuku, anche detto Deku.
Sedici anni da qualche mese, ormai.
Quello, il mio nome, era riconosciuto da tutti per appartenere ad un essere schifoso come me.Voglio essere qualcuno.
Qualcuno per qualcuno.
Voglio qualcuno.Certo che, è ingiusto.
La vita mi ha strappato dalle braccia l'unica persona che mi apprezzava davvero.
Mamma...
Non pensavo si potesse provare tanto dolore.
La mano destra pressata sulla bocca, sul palmo della mano le incisioni dei denti che appunto stringevano la pelle per non urlare. L'altra nei capelli tirando i ricci verdi per la disperazione. Lo sguardo offuscato dalle lacrime, il respiro pesante, la pressione nel petto.
Fino a quando non sentì entrare qualcuno nel piccolo bagno, i passi sempre più vicini.Ma non si decideva ad entrare in una porta.
Respirai affannosamente cercando di non farmi sentire, chissà cosa mi avrebbero fatto se mi avessero scoperto a piangere in un bagno.Un singhiozzo abbandonò le mie labbra, fu per fortuna leggermente soffocato dalla pressione data dalle mie mani, pressate in quel punto apposta per quello.
Odore di fumo.
Un odore di fumo invase le mie narici facendomi tossire.Poi, salutó.
"Ehi, novellino. Se ti beccano a piangere in un bagno ti fracassano di colpi"
Una voce profonda spezzò il silenzio, e il mio pianto.Novellino?
Lui come faceva a saperlo?Niente, non risposi.
"Perché piangi?" chiese ancora, la fonte era sempre più vicina alla porta.Silenzio.
"Ti lascio una barretta al cioccolato." da sotto la porta spuntó una mano. Una barretta al cioccolato era tenuta fra due dita.
Cosa?
"Eddai, prendila" disse l'altro muovendo la barretta, facendo scricchiolare la cartina.
Allungai una mano verso la barretta, titubante.
Perché, perché quel qualcuno ci teneva tanto a consolarmi? Perché con una barretta al cioccolato?Quel giorno tornai a casa leggermente confuso. Chi era quel ragazzo? Perché mi diede una barretta per poi sparire? Non era normale non provare più nulla. Mi buttai sulla sedia di legno imprecando. Non è possibile essere un metro e sessantasei di ansia e stress.
Alzai lo sguardo sullo specchio davanti a me. Che schifo.
Vedevo ancora quelle parole impresse sulla mia fronte, oltre che a sentirle scritte nel mio cuore."Hai paura, checca?" mentre mi teneva fermo, il biondo stappó il pennarello con i denti.
Mi alzò poi i capelli sulla fronte, mente io cercavo a tutti i costi di dimenarmi.
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Forever and Never //TodoDeku
Fiksi PenggemarPer quanto possa essere semplice una rosa, di qualsiasi colore essa sia, per Midoriya vale più di mille parole. Mille parole dette alla persona a lui più cara. Mille parole che non verranno mai udite da essa. Mille parole che ascolteranno solo le s...