-capitolo 18-

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Continuo del capitolo precedente

-SEMPRE-

Todoroki's POV

Sempre. Sarei potuto stare SEMPRE insieme a Izuku, non mi sarei mai stancato di quel ragazzo. Quella sera camminammo un quarto d'ora per trovare un qualcosa da mangiare, alla fine trovammo un ristorante giapponese per nostra fortuna.

Poi, devo dire la parte più bella del giorno. Il sushi ce lo portammo dietro, per mangiarlo nel posto dove eravamo stati prima. Ma è possibile amare una città senza sapere quale sia, solo dopo un giorno?
Forse.

Comunque, io e Izuku ci sedemmo sul masso di prima.
Era fantastico, tutto. Davvero, ormai era buio pesto, il mare era calmo e l'unico suono che si sentiva erano le leggere onde che finivano contro gli scogli lí vicini.
Il sushi era posato fra noi due, le stelle erano ormai alte nel cielo.


"Dovremmo davvero balzare più spesso." ridacchiò lui mandando giù un pezzo di sushi.
"Per me non c'è problema..." risposi alzando lo sguardo su di lui.

Dio...Era bellissimo.
Il suo sorriso sembrava l'unica fonte di luce in quella notte scura, il mare dietro di lui creava un senso di infinitá stupendo.

"Allora stiamo qui anche domani!" fece lui.
"Per me non c'è problema, okay. Però tu hai scuola, piccoletto." feci prima di mangiare.

"Non mi interessa..." fece.
"E il lavoro? Sono sempre il tuo capo, insomma..." feci ironico, atteggiandomi.

"Il mio capo ha dormito in mutande nel mio stesso letto dopo aver tentato di baciarmi nonostante mi avesse già detto altre volte di non essere il suo tipo, quindi penso che il capo possa chiudere un occhio." fece lui sorridendo.

Non capisci un cazzo, Izuku.

"Io non ho provato a baciarti..." feci distogliendo lo sguardo dall'imbarazzo.
"No?" chiese lui.
"No." risposi io.

Lui mi guardò con un aria di sfida.
"Se io faccio così..." disse mettendosi davanti a me, allungando una mano verso il mio volto per carezzarmi la guancia, imitandomi.
Si avvicinò ancora, ancora, ancora...
Il suo tocco sul mio viso era troppo...

Calmati Shouto.

"Se io faccio così cosa sto tentando di fare?" chiese.
Deglutì rumorosamente.

"È inutile che fai così, tanto lo so che starai sotto..." mormorai osservandolo.
"Sei scemo?"
"Io non starò sotto a nessuno, in che lingua te lo devo dire che sono etero?" chiese ridacchiando.

"Di certo non in prussiano."
"Okay, sei scemo" affermò lui.

E poi quello che temevo.
"Perché hai provato a baciarmi, prima?" chiese tornando serio.

Ma che razza di domanda è?

Distolsi lo sguardo.
"Possiamo passarci sopra?" chiesi.

Certo che anche tu non capisci veramente niente, eh, Izuku.

"Io non capisco..." mormorò il verde alzando lo sguardo su di me.
"Non capisci cosa?" chiesi.
"Io penso di essere interessato ad una persona ma non capisco nè come nè perchè" spiegò.

"Chi devo ammazzare?" chiesi protettivo.
Ridacchió.
"Nessuno. Tu rimarrai per sempre il mio unico vero amico." affermò convinto.

Avete sentito il mio cuore rompersi, così, senza motivo?

Sorrisi.
E per fortuna finimmo con questi discorsi. Ci sdraiammo come qualche ora prima, come se non fosse successo nulla.
Per qualche motivo a me sconosciuto sorrisi.
Mi piaceva guardare le stelle.
E probabilmente anche a Izuku, da quanto ho capito.

Forever and Never //TodoDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora