-capitolo 42-

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-SEMPRE-


Dabi's POV

"Sempre, come sempre..." sussurrai sospirando.
Entrai nella silenziosa stanza d'ospedale. Le rose erano posate in un vaso di vetro, pieno d'acqua, probabilmente portato da Mina.
Chiusi la porta senza distogliere lo sguardo dal ragazzo, sospirando.
Mi sedetti sulla solita poltrona, a fianco del letto.

Chiusi gli occhi un secondo.
Silenzio.
Era cambiato tutto quanto, certo, io non conoscevo Izuku, non lo conoscevo bene.
Ma Cristo, la pesantezza della situazione si sentiva. Si sentiva per il verde ormai intrappolato nel suo stesso corpo, si sentiva dalla parte di Shouto, in America.
Era successo tutto troppo in fretta, e mi sembrava impossibile che Shouto fosse così lontano.
Così lontano da lui.

Conoscevo mio fratello, lo conoscevo come i palmi delle mie stesse mani.
Era diverso con Izuku. Era davvero diverso.

Cazzo, che dura la vita.
Erano perfetti insieme, avrebbero potuto essere felici per sempre.
No, boom, dal nulla un evento che bruciò ogni possibilità.
Shouto lontano migliaia di kilometri, dal suo vero cuore, Izuku.

Presi un respiro profondo riaprendo gli occhi.
"Lascia che sia." dissi alzando lo sguardo sul suo viso.
"Sai cosa vuol dire? Che non puoi fare altro che abituarti alla realtà."

"Non felice di non aver mai illuso Shouto sul fatto di nostra madre e nostro padre."


"La verità fa più male se preceduta dai sogni."


"Si, perchè a quel tempo una vita tranquilla per noi era solo un lontano sogno."
"Ma mai mi sono permesso di illuderlo. E lui lo sa, lo sa molto bene, e so che pensa che sia stato giusto così."
"Allora non mi permetterò di illudere anche te. Che tu mi senta o no, Izuku, mi dispiace. Ma Shouto non sarà qui, non ora." mormorai serio.

"Ma tu sei nel suo cuore. Quello di sicuro." carezzai leggermente le ciocche verdi del ragazzo.

Sospirai.
"Tieni duro." fu l'ultima cosa che dissi, prima che la porta potesse essere aperta.
Una figura di mezz'età, dai capelli grigiastri e accenni di barba dello stesso colore. Portava gli occhiali, ma potei benissimo notare le occhiaie.
Beveva il caffè, chiudendo la porta.

Mi guardò un po'.
"Sono Akihiro, il suo tutore." mormorò mettendosi seduto dal lato opposto del letto.
Annuì.

"Sono il chirurgo, il fratello del suo ragazzo." risposi.
"Oh, sei il fratello di Shouto...Molto piacere..." disse, distrattamente.

"Sai cosa è successo fra loro due? Shouto non è venuto a trovarlo..." mormorò prima di portarsi la mano tremolante alla bocca e bere il caffè.
"Purtroppo so. Come sai il pagamento è stato effettuato da Shouto. Aveva preso i soldi di nostro padre, per questo...Nostro padre l'ha scoperto e l'ha portato via da qua. In America..." sussurrai, cercando di dirlo nel modo meno strano possibile.

Ma era difficile, abbastanza.
Lui sgranò i suoi occhi azzurri.
"In America...?" chiese incredulo.
Annuì tenendo gli occhi sul verde.

"Ma è terribile...Lui e Izuku stavano così bene assieme...Chissà che ansia che avrà per l'intervento...Oddio..." sussurrò, togliendosi gli occhiali e posandoli sul piccolo comodino bianco, insieme alla tazzina.
Si strusciò un po' gli occhi.

"Lo so...Mio fratello ama alla follia Izuku."
"L'ho notato...È davvero un ragazzo in gamba, ma una notizia del genere mi sconvolge..." mormorò alzando il viso e prendendo gli occhiali, pulendoli alla camicia bianca.

Forever and Never //TodoDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora