-capitolo 20-

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-SEMPRE-

Midoriya's POV

Sempre, da sempre le portavo solo un fiore.
Mai in realtà avevo pensato alla possibilità di portare due o più fiori alla mamma. Quel giorno per la prima volta comprai più di una rosa dal fioraio, il quale era sempre più confuso vedendomi cambiare colore ogni settimana, dopo anni di orchidee nere.

Una rosa blu e una rosa rosa.
E certo, che strano.
Ma appena mi sedetti accanto a lei per raccontarle il tutto, tutto sembrò fermarsi, il tempo sembrò fermarsi.

Cambiando i fiori della scorsa settimana inziai a parlare.
"Ciao, mamma. Come stai? Qua va tutto benone, da quando ti ho portato la rosa bianca. Non so se ricordi, i colori stanno iniziando ad essere tanti, eh. I primi anni solo orchidee nere, e lo sai: tristezza e monotonia. Poi è arrivata la rosa gialla: svolta. E devo dire che la svolta è arrivata davvero, per questo motivo ti ho portato anche la rosa bianca: inizio. L'inizio della felicità, ricordi? È vero, l'inizio di una felicità, è arrivato. Oggi ti porto due rose: una blu e una rosa. Sai perchè? Ho trovato un vero amico, per il quale sono leggermente interessato...E questo è l'interesse." dissi poggiando il fiore roseo per terra.

"Ma sono alquanto confuso, ed ecco che arriva il blu: confusione. Amicizia e confusione...Non capisco, non ti ho mai chiesto che cosa fosse l'amore. Quella fra me e Todoroki, il mio nuovo amico, non è un semplice rapporto di amicizia...Penso ci sia qualcosa in più, ma non so cosa. Sono confuso." ammisi poggiando la rosa blu per terra.

"È come se ogni pensiero fosse rivolto a lui...Come se mi potessi fidare solo di lui...Sai, ho pure pensato di raccontargli tutto...Ma non credo di essere il suo tipo..Penso che faccia delle battute sconce su di 'noi' solo perchè ha bisogno di qualcuno su cui sfogare le sue fottute esigenze sessuali." feci irritato.
"Scusa..." mormorai poco dopo.

"Vedi? Non lo so, sono sicuro che lui stia con me solo perchè è solo...Eppure dovresti vedere quanto è bello." mormorai appena.

"Non ho niente da dire. Adesso sto pure per fare tardi a lavoro, quindi...ci vediamo settimana prossima." sorrisi passando le dita sulla fredda pietra prima di lasciare quel posto, che oramai era diventato la sua eterna casa.

Per poco non misi sotto una vecchia per la fretta di arrivare a lavoro, ma non per il ritardo...Avevo fretta di raggiungere lui.
Ero convinto che, però, lui stava con me solo per non sentirsi solo. Insomma, io non lo amavo, provavo solo uno strano interesse nei suoi confronti.

Arrivato a lavoro salutai Todoroki, il quale stava bevendo il suo solito caffè e mangiando la sua solita barretta al cioccolato.

Mi ricordai di quando qualcuno me ne offrí una un mesetto prima, il primo giorno di scuola.
Sembravano essere passati anni...

"Finito l'orario ti va di uscire? Magari stiamo fuori anche la notte...Devo raccontarti una cosa." affermai mettendomi accanto a lui, dietro il bancone.

E così eravamo d'accordo per quella stessa notte.
Gli avrei raccontato tutto il fatto dei fiori, tutte le cose che non ho mai raccontato nemmeno a me stesso.
Mi fidavo ciecamente di Todoroki.

Arrivato a casa nemmeno pensai a mettermi in pari con i compiti, mangiai qualcosa di veloce per cena e subito mi preparai per uscire.
Dopo una doccia e qualche imprecazione per aver strappato i jeans infilando la gamba nello strappo, riuscì ad uscire di casa.
E lui era lì fuori che mi aspettava, al cancello.

Sorrisi uscendo,salutandolo.
Non fu un tragitto brutto, per niente. Nonostante la lunghezza del sentiero per arrivare in quel posto, la strada con lui sembrò essere più piacevole.
Arrivammo là quando ormai era buio.

Mi sedetti per terra, come sempre, appoggiando la schiena alla grande lastra di pietra dietro di me, invitando Shouto a fare lo stesso.
Lui si guardò intorno prima di sedersi accanto a me e guardare il cielo.

"Wow..." fece a bocca aperta, facendo volteggiare gli occhi in ogni angolo del cielo.
Sorrisi.
"Questo posto è importante, per me." ammisi.
"Mia mamma mi ci portava sempre." aggiunsi con lo sguardo fisso in cielo.

"Io voglio raccontarti la mia storia, Shouto. O almeno, la storia di me e mia mamma." sospirai girando la testa per guardarlo.
Lui sorrise dolcemente.
"Ti ascolto, Izuku." mormorò prendendomi la mano delicatamente.
Sorrisi lasciandolo fare.
Appoggiai la testa sulla sua spalla prendendo un respiro profondo prima di iniziare a parlare.

"Mio padre non ha mai amato mia mamma. Appena scoprì di essere incinta, la lasciò completamente da sola, arrivava a spendere centinaia di euro ogni sera al bar, tornava a casa ubriaco fradicio ogni notte, con una ragazza diversa...Così...Quando avevo quindici anni, il due gennaio..." iniziai a tremare leggermente sentendo le lacrime agli occhi.
Lui mi guardava calmo.
"Il due gennaio mio padre la uccise." finì la frase lasciando che le lacrime cadessero sul mio volto.
"Venne subito arrestato, ovviamente. D-Da quel giorno non trovo più pace..." sussurrai asciugandomi le lacrime con la mano libera.
"Fino a quando non ti ho conosciuto." conclusi osservandolo.

"Lei mi portava ogni settimana qui, perchè come vedi ci sono molti fiori." indicai i germogli illuminati dai raggi lunari.
"E grazie a questi ho ideato una sorta di rito tutto mio." ridacchiai credendo di sembrare pazzo agli occhi di Shouto.
Ma lui continuava a guardarmi rilassato.

"Ho associato ogni fiore ad un emozione..." spiegai guardandolo.
Lui sorrise.
"Quali fiori?" chiese.
"Per ora i più importati sono le orchidee nere, le rose blu e le rose rosa. Rispettivamente tristezza, confusione e...Interesse."

Lui mi abbracciò.
"Sei una persona fortissima, Izuku." sussurrò carezzandomi i capelli.
"Shouto, io-"
"Potresti spiegarmi i significati che hanno i fiori per te?" chiese guardandomi negli occhi.

"Risulterei noioso-"
"Ti prego." fece lui carezzandomi il volto.
Annuì sorridendo dopo qualche secondo di esitazione.

"Le orchidee nere per me sono la tristezza. Da quando lei mi ha lasciato, nel giro di tre anni ho comprato solo orchidee nere...Poi una rosa gialla: una svolta. Quando mi sono trovato lavoro al bar, quel giorno ho preso per la prima volta un fiore diverso dalla solita orchidea nera. Poi abbiamo iniziato a conoscerci meglio, ricordi? Grazie a te, per la seconda volta, un secondo fiore diverso: una rosa bianca, un nuovo inizio...L'inizio di quella che -probabilmente- sarebbe stata la mia felicità. Infine, le rose blu e rosa, confusione e interesse." spiegai al ragazzo.

"Confusione?" chiese tenendomi la mano dolcemente.
"Già, sono confuso dall'interesse che ho verso una persona, ed ecco la rosa rosa." conclusi.

"Sei bravo, ad abbinare i sentimenti ai colori...Riescono a trasmettere molto..." mi sorrise il bicolore.
"Se dovessi indicare la nostalgia? Che colori sceglieresti?" aggiunse.
"Un fiore sui toni del lilla." ammisi pensando.
"La passione intesa come desiderio amoroso?" chiese sfidandomi.
"Un fiore color corallo."

"E l'amore, invece?" chiese infine.
"Beh, facile. Una rosa rossa." feci semplicemente ritornando ad osservare il cielo.

E fra notti passate a guardare le stelle e giorni di scuola balzati arrivarono le tanto attese vacanze di Natale. Dovetti salutare Shouto, il quale andò in montagna con suo padre e i suoi fratelli.


ANGOLO BAR

SASAAAAAGEYO GUYS

RICORDATEVI I FOTTUTI COLORI💞💖💖

visto che nessuno si è cagato il mio annuncio lo scrivo qui:
Volete un doppio aggiornamento?
Fidatevi che ne vale la pena, però se metto oggi il 21esimo capitolo domani non posto, e torno a pubblicare il martedì, giovedì e sabato

Insomma se volete oggi quello di domenica ditemelo che lo posto

SPOILER DEL MANGA DI MHA

raga ho sclerato
Dabi è un todoroki NDKEKCKRFK

OKAY
HASTA LA CROSTATA E UN GRANDE SASAGEYO A TUTTI!💞

-polez

Forever and Never //TodoDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora