-capitolo 4-

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-SEMPRE-

Midoriya's POV

Sempre un parto, svegliarsi. Sembra che le coperte quel giorno mi stessero pregando di ritornare a letto.
Ma no, alle otto precise io dovevo essere al cimitero, come ogni venerdì.

Rotolai di sotto dal letto, cascando di faccia svegliandomi del tutto. Dolorante, scesi per salutare Akhiro, il quale già mi aveva preparato la colazione.

Dopo avermi chiesto come avessi passato la notte, l'uomo uscì di casa per andare a lavoro.

Finí di mangiare guardando il telefono, ignorando i vari insulti da parte di Shinsou, il quale probabilmente era incazzato per non avermi visto a scuola.

Lavai la tazza, ormai vuota. Poi, dopo essermi accorto dell'orario corsi al piano di sopra cercando qualcosa da indossare.

Uscì di casa dirigendomi dal fioraio, il quale mi riconobbe.
Mi chiese che cosa stessi cercando, e quando dissi finalmente una rosa gialla si sorprese.
In fondo lui sapeva del mio collegemento fra emozioni e fiori, ebbi l'occasione di spiegarglielo. Era due anni che prendevo solo un orchidee nere.

Allora mi diede una rosa gialla.
Sceglievo sempre un fiore, non un mazzo. Uno solo, sempre.
Non mi fece pagare, come al solito.
Ringraziai tanto prima di prendere l'autobus, diretto appunto da mia mamma.

E dopo circa mezz'ora, arrivai finalmente al cimitero. Scesi dal bus maledicendo il freddo, prima di sorpassare quei grandi cancelli.

Era una grande porzione di prato, circondata da possenti e alte mura e chiudo da un enorme cancello.

Camminai allora con lo sguardo fisso davanti a me.
Quante lacrime si saranno posate su quei terreni?
Una, due, tre.
Erano le mie, quelle.

E dopo essermi distratto grazie a quelle gocce cadenti dal mio viso, mi accorsi di aver finalmente raggiunto la mamma.

Sorrisi.
Mi chinai davanti alla lapide.

"Ciao mamma" carezzai il suo sorriso, in quella piccola foto.

Inko Midoriya, 4 luglio/2 gennaio.
Passai le dita su quelle incisioni.

Non meritavi di essere scritta con quel cognome, mamma.
Un girono avrei ammesso tutto a me stesso, l'unica cosa che sapevo è che avrebbero dovuto vergognarsi di averti scritta con quel cognome.

"Oggi ti porto una rosa gialla" mi sedetti alla destra della lapide, posando il fiore sulla terra accanto a essa.

"È la prima volta che te ne porto una. Sai cosa significa?" feci giocherellando con i lembi della felpa.

"Svolta. D'ora in poi una rosa gialla equivale ad una svolta" dissi alzando lo sguardo davanti a me, incontrando altre centinaia di lapidi.

"Ho un colloquio domani, mamma. Per aiutare il povero Akihiro economicamente, anche se non siamo messi male."

"So che saresti fiera di me." sorrisi.

"Mi hai visto, ieri sera? Guarda che ti ho beccata, a girovagare in cielo. Ti sono sempre piaciute le stelle. Ora tu sei in assoluto la più bella, mamma." guardai la piccola foto sotto al nome.

"È...Difficile, senza di te. E ormai sono due anni, sono passati due anni. Ma ancora non riesco a crederci. Scusa per ieri sera, scusa se ho pianto. Ma-" e stavo pianendo anche lì, si.

Venni interrotto appunto da un singhiozzo.

"Ma a ricordarmi di come ti ho trattata tutti questi anni..." mormorai asciugandomi le lacrime.

"Scusa. Non devo piangere." aggiunsi alzando lo sguardo.



"Izuku, tesoro! Perchè piangi? Che ti è successo, caro?" mia madre si chinò alla mia altezza.

Alla tenera età di quattro anni imparai che nessuno merita le mie lacrime.

Silenzio, non risposi.

"Le lacrime non stanno bene sul tuo viso"



Sorrisi, nonostante il mio viso venisse ancora bagnato dalle lacrime, ancora e ancora.

E così iniziai a raccontare tutto ciò che avevo da raccontare, fino ad arrivare all'orario in cui dovetti salutare la mamma per andare al colloquio.

Ero in ansia, certo. Ma parlare con lei mi calmava sempre.

Così, tornai a casa per farmi una doccia e lavarmi. E sotto quelle piccole goccioline che bagnavano il mio corpo mi misi a pensare a quei cretini dei compagni di classe.


Poco dopo ero asciutto e vestito, pronto finalmente per provarci. Davanti allo specchio, mi spruzzai del profumo prima di lasciare casa per la seconda volta.

E come già detto, per fortuna il bar si trovava vicino allo Yuuei. Era una giornata bellissima, non potevo negare che i raggi solari mettessero allegria. Presi a giocherellare con i miei ricci verdi, ma l'ansia non diminutiva.

Ormai era parte di me, l'ansia.
La conoscevo sotto ogni aspetto.

Infatti, quando mi ritrovai davanti alla vetrina del bar un senso di nausea mi avvolse completamente.

"No. Non ora" mormorai spingendo le porte del bar.

Era molto carino e moderno, devo dire. Il colore predominante era il bianco, unito al beige. Infatti il pavimento era di marmo, perfettamente pulito. I muri bianchi, con qualche quadro qua e là appunto marroncino.
Dei vasi contenenti delle piante molto belle erano sparsi qua e là per il locale, una più grande delle altre attirò la mia attenzione.

Era posta accanto alla cassa, perfettamente pulita.

I tavoli erano tondi, di metallo. Potevo specchiarmi in ognuno di essi. Pensai che chi faceva le pulizie dovesse essere davvero fissato.

Una voce risvegliò i miei pensieri, non mi ero minimante accorto di essere rimasto sull'uscita della porta.
Perfetto, che bella figura di merda per iniziare.

Alzai lo sguardo verso la fonte di quella voce, situata dietro la cassa.

La sua pelle era candida, ad eccezione di una piccola porzione arrossata, contornante l'occhio sinistro.

I capelli bicolori attiravano incredibilmente la mia attenzione, non avevo mai visto dei capelli così particolari.
La parte destra era estremamente bianca, la parte sinistra completamente rossa. Lo sguardo era freddo. Troppo freddo.

Quelle due iridi squadravano alla perfezione ogni centimetro della mia figura, senza tralasciare niente.
Uno blu , l'altro grigio.
In uno il mare.
Nell'altro la brina.

Contrasto.
Quel tipo era tutt'un contrasto.

Sorrisi cordialmente, senza una risposta da parte del bicolore.

Iniziamo bene.


ANGOLO BAR

NON GIUDICATE LE MIE ABILITÀ ARTISTICHE, QUEL DABI È STUPENDO LO SO

no okay scherzi a parte oggi aggiorno due volte perchè sta andando tutto troppo lentamente, A M A T E M I💖💘💕

non so perchè io stia scrivendo storto ma okay è più figo

Comunque questo capitolo è importante quindi se non avete capito qualcosa chiedere
E RICORDATEVI I COLORI DEI FIORI

Grazie a tutte le persone che hanno commentato i capitoli precedenti, siete dolcissimi giuro MCKKFKKDF🥺 Grazie di cuore per il supporto


Fatemi sapere cosa ne pensate!
Hasta la crostata e un grande sasageyo a tutti!


-polez

Forever and Never //TodoDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora