-capitolo 31-

277 31 93
                                    



-MAI-

Midoriya's POV

MAI una volta in cui potessimo rimanere tranquilli.
E dopo quella bella figura di merda con Akihiro avevamo ancora da scegliere cosa fare durante il pomeriggio.
Di certo non potevamo davvero rimanere in stanza tutto il giorno, eh.

In quel caso vennero a salvarci Aoyama e Sero, che prendendo spunto da Akihiro spalancarono la porta urlando.

Erano vestiti da stadio, maglia e pantaloncini al ginocchio bianchi e rossi, attorno alle spalle striscioni del medesimo colore e sulle guance bandiere delle stesse sfumature.

"CHE COSA CI FATE ANCORA QUI?!" chiese urlando Sero.
"Dove dovremmo essere?" ridacchiò Shouto alzando lo sguardo dal telefono.

"Sero, sei vernante un ingordo. Non gli hai detto della partita? Pardon, mon amie. Oggi gioca il Al-Ahly." spiegò Aoyama.

"Il che?" chiesi osservandoli, stranito.

"La squadra di calcio! Forza, venite a prepararvi, abbiamo i biglietti anche per voi, coglioni." fece Sero gesticolando.
"Tsk, stupido italiano. Amis, manca qualche ora e il tragitto non è dei migliori. Pardon, Sero non ve l'ha detto, ma non potete assolutamente perdervi il Al-Ahly che gioca." disse il biondo.


"Tralasciando il fatto che io nemmeno conosca questa squadra, contro chi gioca?" domandò Shouto mettendosi seduto sul letto a gambe incrociate.

"E che ne so! L'importante è che giochi il Al-Ahly, no?" chiese Sero.

Senza altri discorsi venimmo trascinati nella stanza dei due, i quali ci dissero di metterci a sedere sul letto.
Sembravano due generali, smanaccando con le tinte rosse e bianche, i colori della squadra.

Ci diedero delle maglie e dei pantaloni dello stesso colore, mentre discutevano su come prepararci.
Si girarono per farci cambiare, cosa che avvenne molto velocemente per non avere altre provocazioni.

"Allora, Todoroki ha già i capelli a metà di quei colori, quindi basterà qualche striscia sul volto, mentre Midoriya terrà questo." fece Sero porgendomi un capellino rosso.

Aoyama era occupato a disegnare sul volto di Shouto dei cuori mezzi bianchi e mezzi rossi, mentre sero mi lasciò due impronte delle sue mani sulle guancia, una bianca e una rossa grazie alle tempere comprate apposta dai due ossessionati.

Ridacchiai quando Shouto mi lasciò un piccolo bacio sulla punta del naso aiutandomi ad alzarmi dal letto.

Era strano, vederlo vestito così. In inverno il suo stile era leggermente particolare, diverso dalla sua personalità. Non si vestiva da emo, non si vestiva dark o alt, semplicemente amava le catene e le camicie.

Le catene, quelle maledette catene, lo rendevano ancora più attraente di quello che già era.

E in men che non si dica eravamo in macchina, sfruttando la patente di Shouto per raggiungere lo stadio.

Era fantastica, tutta quell' improvvisazione.
Era fantastico osare in tutto senza un senso preciso.

Alla radio venne messa a tutto volume una canzone che, a nostra insaputa, divenne un punto fondamentale della nostra relazione.
"Buona Fortuna"

Devo dire che, già la prima volta, trovai il testo fantastico.
Sero e Aoyama intanto stavano facendo casino, non la smettevano di suonare una maledetta trombetta cantando i cori da stadio.
Poi iniziarono a litigare per i vari insulti di Aoyama in francese.

Forever and Never //TodoDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora