-POCHI MESI DOPO--MAI-
Midoriya's POV
"Mai una volta che te ne stai fermo!"
"Prendi questo!" mi urlò Shouto, tirandomi una cuscinata.
"SHOUTO! TI TIRO IL SAPONE ADESSO!" lo minacciai ridacchiando, dato il fatto che stessi lavando i piatti usati per mangiare pochi minuti prima."Che minaccia! Mi piace!" ridacchiò abbracciandomi da dietro.
"Eddai! Così rovescio l'acqua!" sorrisi a mia volta, godendomi però l'abbraccio.
Mi baciò la guancia, sorridendo.
"Sei carinissimo."Arrossì leggermente, sciacquando il bicchiere che avevo in mano.
"Adesso però vai a dormire che domani sei a lavoro. Guarda che il capo sennò ti licenzia, eh!" urlò lui, facendomi mugolare dal fastidio."E non urlare, scemo!" gli risposi ridendo, urlando a mia volta.
"Certo che voi due siete strani." affermò una voce familiare dietro di noi. Ci girammo nello stesso momento, scoprendo Akihiro con il telefono in mano.Ci scattò una foto, per poi esultare.
"SI! HA FUNZIONATO! FINALMENTE HO UNA FOTO DI VOI DUE ABBRACCIATI!" sorrise, agitando il telefono."Giramela!"
"Shouto! Smettetela! Siete rimasti uguali, voi due..." sorrisi, in imbarazzo.Avevo ormai finito di lavare i piatti, Shouto mi prese in braccio portandomi in salotto.
"Akihiro, ti dispiace se porto via Izuku per una notte?" chiese poi, girandosi verso il diretto interessato."Ma figurati." ridacchiò l'uomo, ricevendo un 'grazie' da Shouto, il quale mi infilò il cappotto.
"Usate le protezioni!" sussurrò poi Akihiro, ricevendo una scarpata in faccia dal sottoscritto.
O meglio, gli lanciai una ciabatta, ma invece che colpire lui, colpii un quadro.
Esso cascò per terra, frantumandosi.Silenzio.
"Scappa." sussurrai ridendo, prendendo la mano di Shouto e correndo fuori dall'abitazione."IL MIO QUADRO PREFERITO! IO TI AMMAZZO!" si sentì urlare da dentro casa, il povero buon uomo Akihiro era disperato a vivere con due disastri come noi.
E poco dopo, eravamo già in strada verso la stazione, nel bel mezzo della notte.
"Ma si può sapere dove vuoi andare?" chiesi sorridendo, tenendo la sua mano.
"Sai, ho scoperto come si chiamava quel luogo nel quale siamo andati la prima volta che abbiamo balzato la scuola. Mi piacerebbe ritornare lì, e non accetto un no come risposta."Sorrisi.
"Volentieri."Poco dopo, eravamo già sul treno.
"Cucciolo, dormi pure se vuoi. Ti sveglierò quando saremo arrivati." sorrise Shouto, carezzandomi i capelli.
Sorrisi, stampando un bacio sulle sue labbra e appoggiando la testa sulle sue gambe.Todoroki's POV
Certe abitudini non cambiano...
Carezzai i suoi capelli, cullandolo e indirizzandolo sulla strada del sonno. Notando che tremasse, gli posai la mia giacca sulle spalle, coprendolo.Sospirai leggermente, godendomi quella vicinanza con il verde.
"Queste cose fatele da un'altra parte." fece una voce a quanto pare disgustata. Alzai lo sguardo, incontrando quello di un ragazzo moro."Scusa?"
"Perchè voi gay di merda dovete venire a rompere le palle a noi?" chiese, gesticolando.
"Ma non stiamo facendo nulla che-""Che schifo, siete proprio contro natura."
Strinsi i pugni.
"Ascolta, innanzitutto abbassa la fottuta voce di merda che ti ritrovi o ti arriva un puntone nel muso, poi vedi di finirla con 'sti insulti, non stiamo dando fastidio a nessuno.""Mi fate schifo."
"Eh sapessi quante cose fanno schifo a me, ma di certo non vado ad insultare tutto e tutti."
Fece per parlare.
"Esci dai coglioni." lo guardai male, sbuffando.
"Me ne vado solo perchè vedervi mi fa sentire male." disse, schiaffo, per poi andarsene.Appena se ne fu andato, abbassai lo sguardo sul mio ragazzo ancora addormentato sulle mie gambe.
Sospirai, iniziando a sentire la pressione in gola farsi più pesante.Mugolai, sentendo il bisogno di piangere.
Eravamo sempre rimasti noi due, soli, niente insulti o cose del genere.Scossi leggermente Izuku, che si svegliò subito.
"Scusa." mormorai, alzandomi dal sedile e avviandomi in bagno.
"Shouto, aspetta..." fece, con voce assonnata.
"Stai piangendo?"Scossi la testa, entrando nella stanza.
Lui mi raggiunse qualche secondo dopo, quando ormai avevo iniziato a lacrimare."Shouto che succede? Perchè stai piangendo?" chiese, prendendomi il viso fra le mani.
"Cucciolo...Non piangere..." sussurrò, asciugando le lacrime con i pollici, per poi alzarsi in punta dei piedi e darmi un lieve bacio sulla punta del naso.Davvero avrei rinunciato a ciò per uno stupido omofobo?
No.
Chi era lui per dirmi una cosa simile? Il campione del mondo, forse? Il più intelligente?Le persone grandi d'animo non dicono ciò.
Non se sono veramente veramente grandi.
I campioni veri ti aiutano, non ti guardano dall'alto verso il basso.
Quindi, seppur mi avesse ferito, non avrei rinunciato ad Izuku, all'amore, alla passione, per uno scemo del genere.Mi ripresi subito, a dire il vero, non volevo sprecare tempo prezioso.
Eravamo appena arrivati in uno dei posti più importanti per noi.Scesi dal treno, iniziammo a camminare lungo il grande muro, come la prima volta.
Era passato così tanto tempo, erano cambiate così tante cose.
Ma io e Izuku eravamo lì, ancora una volta.Poco dopo, eravamo seduti su quei massi.
Come la prima volta.Ed era tutto stupendo.
Le onde ancora battevano sui massi levigati, riportando alla mente uno dei ricordi più belli di sempre.Angolo Bar
RAGAZZI
HO FINITO DI SCRIVERE QUESTA STORIA
STO P I A N G E N D O
se volete un doppio aggiornamento ditemelo. So che questi capitoli saranno noiosi, mi dispiace🥺
Ma godeteveli...
Godeteveli:)))
Presto arriveranno altri due personaggi...O forse tre:D
E cosa potrei dire di questi nuovi personaggi?Mi sto impegnando molto a revisionare al meglio i capitoli per costruire il loro carattere.
UNO DI QUESTI PERSONAGGI piaceva ad una personcina...Chissà se questa personcina capirà che sto parlando di lei:D
Mentre l'altro...Chissà:)
Saranno due persone molto molto importanti per la storia, anche se apparentemente non sembra.Secondo voi chi sono?
Fatemelo sapere:3E ditemi un po'
chi è il vostro preferito?:))-polez
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Forever and Never //TodoDeku
ФанфикPer quanto possa essere semplice una rosa, di qualsiasi colore essa sia, per Midoriya vale più di mille parole. Mille parole dette alla persona a lui più cara. Mille parole che non verranno mai udite da essa. Mille parole che ascolteranno solo le s...