Capitolo 7

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Ottobre.
Pff... che settimana intensa! E non scherzo. Da quella sera, io e Liam ci siamo visti tutti i giorni
per studiare e non.
Ci siamo divertiti e siamo diventati più affiatati. La chimica che c'è tra noi è strana e indescrivibile allo stesso tempo. È come se per quell'istante in cui ci guardiamo il mondo sparisse. I nostri sguardi bruciano, sono come fuoco sulla nostra pelle ed è una sensazione del tutto inconsueta.
Eleanor è tornata da Manchester, ed anche a tormentarmi l'anima. Ma per fortuna è tutto alleggerito dallo scoop del secolo: lei e il suo LouLou si sono lasciati e non andranno alla festa di Halloween, cioè stasera, insieme, ma bensì separati e con i rispettivi amici.
Sono a casa, immersa tra i miei pensieri e tutto quello che n'è di noi, cioè, intendo tra me e Liam, dato che un "noi" vero e proprio non esiste, e mi chiedo anche perché io stia qui a pensarlo. Mi guardo allo specchio e penso alla me di un anno fa, ero davvero così diversa? E perché Eleanor ha voluto prendermi in giro per il mio aspetto? Di certo provare invidia per una come me non c'è bisogno, insomma, lei è una ragazza perfetta in tutti i sensi, ma con un piccolo difetto, la stronzaggine.
Ormai è quasi buio qui a Londra, ognuno è nelle proprie case, ma sul punto di uscire. Sono pronti per la serata ed io non posso fare a meno di ridere per il costume che Harry ha scelto, saremo rispettivamente il diavolo e l'angelo, credo che il mio amico sia perfetto per interpretare una creatura celeste.

Il campanello distoglie i miei pensieri, mentre attendo che mio padre apra la porta, di sicuro è il riccio, «Harry! Che costume!» sogghigna l'uomo, e infatti... «Ciao Jos! Cel?» domanda, «È di sopra, a momenti dovrebbe scendere.» risponde, «Va bene.» controbatte il mio amico.
Prendo la borsetta, la pelliccia e scendo di sotto, «Ma che dolce creatura!» lo canzono, «What a devil, girl!» ridacchia, «Ma che belli che siete, posso farvi una foto?» ci domanda mio padre, «Oh andiamo, papà! Hai la mania delle foto ormai!» esclamo scocciata, «Dai, Lin. Una foto e basta.» mi convince il riccio, «Eh va bene.» sbuffo.
Ci scatta la foto e dopo le tremila raccomandazioni riusciamo ad uscire. Sta venendo a prenderci Zayn, che ha ricevuto la patente quest'estate, avendo compiuto 16 anni a gennaio, «Ehi giovincelli! Che figata questi costumi!» si complimenta con noi mentre saliamo in auto, «Grazie, Zee. Anche il tuo è bello.» ammetto, «Già.» approva Harry, infatti è travestito da SpiderMan, semplice ma efficace.
Il tragitto prosegue tranquillo e senza troppi rumori causati dalla radio, arriviamo nella villa di Louis, il quale organizza sempre le feste qui.
«Ragazzi!» esclama Niall venendoci incontro, «Nì, ciao! Bel costume!» ammetto, «Grazie, anche il vostro.» ci sorride, lui, invece, è travestito da Frankstein, anch'esso molto semplice, «Sai dove sono gli altri?» domando, «Sono tutti dentro, stanno ballando e bevendo. Tra poco c'è la coreografia delle Sweets.» ci informa, noi annuiamo ed entriamo.
In mezzo alla folla troviamo Liam, travestito da Batman e devo dire che è una scelta azzeccata per i muscoli che possiede, «Ehi bella gente!» esclama con voce alta sovrastando la musica, «Ciao, Liam.» lo saluto baciandogli le guance, gli altri lo abbracciano, «Volete?» ci domanda, «Cos'è?» chiedo insicura, «Se non sei sicura, non bere, Lin.» sussurra Harry, «Non preoccuparti.» mimo con le labbra, «È vodka.» risponde il moro, «Capito. Vieni a vedere con noi la performance?» gli domando, «Si sì.» annuisce.

Ci dirigiamo sul retro, dove tutto è più tranquillo, anche se c'è comunque molta gente. Le ragazze, insieme ad Eleanor, si stanno preparando al meglio, fin quando il capitano non ci nota e ci raggiunge, «Macciao, guarda chi c'è.» sorride beffarda, «Ciao.» mormoriamo in coro, «Ma che bell'angioletto, Styles.» ammette punzecchiandolo, «Che bella troia, Calder.» controbatto richiamando l'attenzione di tutti, «Attenta perché potresti copiarmi.» mi fa l'occhiolino, «Meglio se ci sediamo.» ammette Niall, io annuisco.
Ci sediamo su delle panche mentre attendiamo che si esibiscano. Dopo una decina di minuti parte la musica, esattamente "Salute" delle Little Mix, un pezzo abbastanza vecchio ma che non si smentisce mai.

La performance si conclude con la solita posizione e gli applausi di tipi arrapati come ogni anno, mi fanno ribrezzo solo al pensiero.
«Avete fame? Perché io sì.» ci domanda Niall, «Sono a posto.» confesso, «Anch'io.» risponde Harry.
Ci spostiamo in pista, dove cominciamo a ballare un po' e scatenarci con dell'alcol, poco ma nelle nostre vene ne scorre.
Di certo non credo che sia dei migliori "la pista", è soltanto il salotto di casa Tomlinson senza divani e mobili ingombranti.

La serata prende una piega stancante, i nostri corpi caldi sono tutti ammassati in giardino, dove stiamo cercando di prendere aria, «Ehi, non vi divertite?» ci domanda Eleanor, «Fa caldo.» ammetto, «E tu?» domando, «Mi diverto. Soprattutto a guardare sfigati.» ridacchia, «Ah comunque... dimenticavo una cosa!» esclama la castana avvicinandosi pericolosamente a Liam... quali sono le sue intenzioni?
Le sue labbra sono premute su quelle del ragazzo, nessuno sta capendo cosa stia succedendo e mi sento andare pian piano in panico, senza un motivo valido.
Con la coda dell'occhio riesce a captare il mio sguardo, mentre Liam cerca di staccarsi invano. Non ce la faccio. Vado via.
Corro via il più in fretta possibile, facendo respiri profondi e ripetendo a me stessa che Eleanor è solo una puttana e non merita nessuno.
Ma alla fine a me cosa importa? Perché dovrebbe importarmi di chi frequenta Liam? Cosa me ne faccio io?

Sono a pochi isolati da quella casa. Non so cosa mi sia preso, non riesco a capire e a controllare le mie azioni. Non hanno un fottuto senso.
«CEL! CEL! CELINE!» esclama una voce il mio nome, mi volto... l'ultima persona che avrei voluto vedere.
Appena mi nota corre verso di me, ha i capelli scompigliati e il costume quasi tolto, con solo una t-shirt sotto, «Cel! Ehi!» mormora riprendendo fiato, «Perché sei arrabbiata?» mi domanda, «Cosa te lo fa pensare?» controbatto con lo sguardo perso, «Perché si vede. E molto.» risponde, «Non stiamo insieme.» confessa, «Lo so. Non riesci a capire.» ammetto, «Cosa? Parlami.» mi sollecita, «Non riesco a capire me stessa, Liam. Come potresti capire tu? Sono in panico, non so cosa mi prenda, io non lo so, va bene? Non lo so, cazzo!» spiego, «Voglio andare via. Io ora vado via.» lo informo, «No, aspetta, Cel.» dice fermandomi il polso, «No, Liam. No! Lasciami stare! Non riesco a spiegarti cosa succede, non chiedermelo neanche!» ammetto, la presa diventa più forte, si avvicina a me pericolosamente, «Io so cosa sta succedendo, solo che non vuoi accettarlo, te stessa non lo accetta.» sussurra a due centimetri dalle mie labbra, «Tu non sai un bel niente!» esclamo mollando la presa e riprendendo a camminare.

Mi intrufolo infastidita tra la folla per cercare Harry, fin quando non lo vedo in cucina mentre chiacchiera animatamente con Niall, «Harry. Andiamo. Voglio tornare a casa.» sussurro, «Non abbiamo un mezzo, Lin.» dice, «Voglio andare a casa, a costo di farmela anche a piedi da sola.» controbatto nervosa, «Ok ok, andiamo. Ciao ragazzi, scusate. Ci vediamo.» dice salutando tutti.
«Che ti prende?» mi domanda una volta usciti fuori, «Ho bisogno di tornare a casa, non mi sento bene qui.» confesso ricevendo un suo abbraccio in risposta.

Between love and competition || One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora