Fine agosto.
Ci eravamo ripromessi che non sarebbe mai più successo.
Perché sì, è capitato già. Capitò una sera, eravamo a casa da soli, Anne e Joseph erano usciti per andare al cimitero, ero troppo distrutta per andarci. Era deceduta da poco, mia madre, ed io non avevo ancora il coraggio di andarla a trovare.
Ero confusa, ero impaurita, terrorizzata dall'idea di dover affrontare la mia futura vita senza di lei. Harry riuscì a consolarmi come sempre, dopo un attacco di panico. Le cose si sono scaldate ed è successo quello ch'è successo.Ma io ora sono amareggiata, perché avremmo dovuto rispettare questo accordo, siamo migliori amici, come fratelli, e ci conosciamo sin da bambini, sin da quando non camminavamo nemmeno.
Mi ha lasciata da sola, avvolta nelle candide bianche lenzuola del mio letto. Papà non c'era ieri pomeriggio, lavorava e lui è andato via prima che tornasse.
Sembravamo due peccatori e traditori di noi stessi, entrambi non volevano farsi scoprire, insomma, sarebbe stato imbarazzante e irrispettoso se qualcuno scoprisse quelle cose.
Ma ora? Ora... ora ogni cosa mi sembra così diversa, non so come comportarmi.
Ha ferito i miei sentimenti da una parte, ma non potrei mai prendermela con lui del tutto.Decido di alzarmi, farmi coraggio e lavarmi, indossare dei vestiti e salutare non curante mio padre.
Cosa faccio? Suono al campanello? Dovremmo andare a scuola insieme?
Suono.
Dopo qualche secondo viene ad aprirmi lui, «Ciao.» mi sorride, «Ciao.» mormoro, «Ciao mamma, ci vediamo dopo!» esclama verso la donna, che risponde con un semplice "A dopo."
Ci incamminiamo verso la scuola, è presto perciò abbiamo deciso di non prendere il bus ma andare a piedi.
«Come va?» mi domanda... come dovrebbe andare secondo lui?
«Bene.» rispondo, «Capito.» mormora rassegnato, «Potremmo sostenere una conversazione normale?» mi domanda imperterrito, «In che modo?» domando fingendo, «Come tutti i giorni.» ammette, «In che modo vorresti sostenerla dopo ieri pomeriggio? Così? Alla cavolo? Harry è stato vergognoso. Mi sento usata.» confesso con voce rotta, «Ma non credo che non ti sia piaciuto.» dice, «Ma sei serio? Non sfarfallare, Harry, perché oggi non ti rivolgo la parola.» rivelo rigida aumentando il passo ed allontanandomi.Arrivo a scuola col fiato corto, sembra di aver fatto una maratona, mi dirigo al mio armadietto il più velocemente possibile, prima che arrivi anche lui.
Prendo i libri della lezione ed entro in classe, la prima ora è con filosofia. Fortunatamente non siamo nello stesso banco, dato che Mrs. Smith ha voluto quelli singoli.
«Ragazzi. Non so se Mrs. Williams ve l'ha annunciato, in ogni caso, il Music Quiz è alle porte e vi invitiamo ad iscrivervi ma anche ad impegnarvi perché subito dopo il Music Quiz ci saranno le borse di studio da consegnare. Perciò studiate studiate studiate. Vi vogliamo in molti. Ora possiamo cominciare.» ci spiega, «Qualcuno ha già intenzione di partecipare?» continua domandandoci, alzo istintivamente la mano, «Sandoval! Che piacere. Sapevo che ci avresti graziato della tua presenza. Hai intenzione di partecipare ad entrambe?» mi domanda dolcemente, «Si.» mormoro sfoggiando il mio sorriso più falso, «Avevo inteso.» conclude lei spostando la sua attenzione sugli altri, ma soprattutto su Harry, «E tu, Styles?» gli domanda, «Parteciperò al Music Quiz.» ammette soddisfatto, «Ah si? Saremo contenti di averti con noi.» dice.
Bussano alla porta, «Avanti!» mormora la giovane donna, la porta si apre scorgendo Liam, chi poteva essere altrimenti. «Buongiorno, sei Liam?» gli domanda sorridente, «Si.» risponde lui, «Allora ragazzi, credo che voi lo conosciate già, in ogni caso lui è Liam Payne, viene dalla Pennfields.» ci informa, «Parteciperai anche tu al Music Quiz?» gli domanda, «Si, avevo intenzione.» sorride flebile il moro, «Bene, siediti pure in fondo, cominciamo la lezione.» annuncia.Dopo la lezione mi dirigo all'armadietto ma sfortunatamente c'è già Harry, così decido di cambiare strada, ma vengo richiamata da lui, «Cosa c'è?» domando scocciata, «Dobbiamo parlare.» dice freddo, «Ah quindi te ne sei accorto?!» ammetto sarcastica, «Non qui, andiamo nello sgabuzzino di John.» suggerisce, io lo seguo semplicemente.
Entriamo nelle quattro mura ma non prima di aver controllato se ci fosse qualcuno nei paraggi, «Allora?» chiedo, «Scusami.» confessa, «Solo?» insisto, «Sono stato un coglione. So che non avrei dovuto.» continua, «E perché l'hai fatto?» domando ovvia, «Perché mi andava di farlo.» mi sorride, «Se hai intenzione di volermi usare per scopi poco consoni, scordartelo. È successo la prima, è successo alla seconda, alla terza chiudiamo.» spiego furiosa.
Usciamo dalla sgabuzzino, non spiccico parola, poi vado al mio armadietto per prendere i libri della prossima lezione.
Una volta presi giro i tacchi e vado in aula di chimica. Fortunatamente o sfortunatamente mi hanno cambiato compagno, non sono più con Harry, ma con quel tipo nuovo, «Buongiorno.» mi sorride sedendosi accanto a me, «Ciao.» mi rivolgo non curante, «Partecipi al Music Quiz?» mi domanda, «Si.» rispondo, «E alla borsa di studio?» continua imperterrito, «Si.» rispondo scocciata. Decide di ammutolirsi date le mie risposte sillabate, la lezione comincia appena mette piede in classe la meticolosa e perfetta Mrs. Brown.Durante l'esperimento sono molto concentrata, e preferisco che nessuno mi torci un singolo capello, ma puntualmente qualcuno sta sussurrando da non so quanto il mio nome, mi giro, «Harry! Cosa vuoi?» domando a denti stretti, «Perdonami.» dice con occhi dolci, «Hai rotto.» ammetto ritornando alle mie boccette.
Continua a sussurra il mio nome fin quando non smette grazie al mio astuccio che fa un volo verso di lui, «SANDOVAL!» esclama la prof, «Si?» domando ignara, «Sai che puoi nuocere fisicamente il tuo compagno? Sei in punizione con Anderson questo sabato.» ammette, «COSA? No no no! Prof, la prego!» la supplico, «Mi dispiace.» mormora... stronza.Ore 15:30
Le lezioni sono terminate da pochissimo, dopo aver sistemato lo zaino e i libri mi sono diretta sugli spalti senza Harry.
Ci sono le finali, oggi annunciano chi verrà preso nella squadra, e so quanto il mio amico fosse in ansia, e di certo non potevo mancare seppur siamo in discordia.I ragazzi entrano in campo, si posizionano in fila mentre Louis entra per ultimo, ovviamente.
«Allora fannulloni, oggi vi dico chi è stato preso. Non vi gasate, l'ho fatto perché mi facevate pena.» rivela, «Nella mia lista ci sono: Horan, Payne, Malik e Styles. STYLES?» conclude, «Si?» mormora il riccio, «No niente, non mi aspettavo di trovare una femminuccia qui.» ridacchia, «FOTTITI TOMLINSON!» urlo dagli spalti, «Guarda chi c'è! La tua fidanzatina!» ammette Louis verso Harry, «Sei uno stronzo.» sussurra il riccio a denti stretti.Una volta concluso tutto il mio amico si avvicina, «Non pensavo venissi.» ammette, «E invece... ascolta, scusami per prima. Non volevo lanciarti l'astuccio.» ridacchio, «Ma ero così arrabbiata.» dico tornando seria, «Scusami tu, ora sei in punizione con Malik ed Anderson.» cita, «Già.» alzo gli occhi al cielo, «Ti perdono, ma non voglio che tocchiamo più questo tasto.» concludo, «Grazie.» ammette a testa bassa.
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Between love and competition || One Direction
FanfikceSei sedicenni, tutti diversi tra loro, si ritroveranno ad incontrarsi al loro terzo anno di un liceo londinese. Come finirà?